Da tradizione, i primi giorni dell’anno sono destinati (anche) alla riflessione sui mesi appena trascorsi, all’insegna della filosofia del “guardare indietro per andare avanti”: ecco perché può essere utile andare a rileggere le storie e le notizie SEO più importanti del 2021, dagli aggiornamenti algoritmici di Google all’introduzione di MUM passando per altri interventi impattanti sulle nostre attività, sia per rivivere i momenti da montagne russe che hanno interessato i nostri progetti che per trarre indicazioni utili su ciò che ci può attendere nell’immediato futuro.
Il 2021 di Google: tanti update in vari ambiti
Iniziamo subito con un recap del lavoro di aggiornamento degli algoritmi di ricerca rivelato pubblicamente da Google, che ha vissuto (e ci ha fatto vivere) un 2021 particolarmente impegnativo su vari fronti.
Oltre alla classica attività di perfezionamento della qualità dei risultati con i broad core update, infatti, nei mesi passati Google ha portato a compimento la Page Experience, e poi è intervenuto sulle recensioni dei prodotti, contro lo spam e in altri ambiti specifici della Ricerca, contribuendo (ammettiamolo!) a rendere piuttosto stressante il lavoro SEO – anche per la tempistica scelta da questi aggiornamenti, senza dimenticare la situazione pandemica globale che ha provocato inevitabilmente ripercussioni sulle nostre attività, oltre che sulle nostre vite.
Tre Core Update di Google nel 2021 a scuotere il mondo SEO
Come già nel 2020, anche nel 2021 abbiamo affrontato e superato tre broad core update, che si sono susseguiti però con tempistiche piuttosto particolari, essendo stati lanciati a giugno, luglio e novembre.
In particolare, come ricorda Barry Schwartz, Google ha impiegato un po’ più tempo del solito per rilasciare il suo primo aggiornamento di base dell’anno, il June 2021 Core Update che ha iniziato a essere implementato il 2 giugno 2021 ed è stato completato circa dieci giorni dopo, il 12 giugno 2021.
In realtà, come spiegato da fonti ufficiali della compagnia, questo è stato solo una parte dell’aggiornamento, che è stato spezzettato in due momenti differenti: per questo, già all’inizio di luglio è partito il