Guida SEO per principianti: tecniche e consigli per iniziare a fare SEO

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Apri un motore di ricerca, digiti una parola chiave del tuo business e non vedi apparire il tuo sito tra i risultati; peggio ancora, prima di te ci sono tutti i competitor principali e anche qualche “new entry” che non avevi mai visto prima. Quanto è frustante questa situazione e quante volte accade? Ti sei mai chiesto quale magia utilizzi il tuo competitor per occupare quella ambita posizione? La risposta è meno misteriosa di quanto si possa pensare e si chiama SEO, ovvero l’arte di posizionarsi strategicamente sui motori di ricerca. Se non hai mai sentito questa parola – è un acronimo, per la precisione – o se ti ha sempre fatto immaginare un mondo fatto di codici e linguaggi di programmazione, sappi che è esattamente così, perché non è una materia ad appannaggio esclusivo di tecnici e ingegneri informatici, anzi. La SEO è a portata di tutti, è un territorio in cui l’impegno e la strategia pagano più della sola conoscenza tecnica, e questa guida prova ad accompagnarti appunto alla scoperta delle “mosse” di base per iniziare a fare le cose in ottica SEO.

SEO per principianti: una guida per iniziare il viaggio

SEO è l’acronimo di Search Engine Optimization e descrive l’insieme di tecniche e interventi che servono a ottimizzare un sito web per migliorarne il posizionamento nei risultati dei motori di ricerca. Questo processo è cruciale perché la posizione nei risultati di ricerca – il cosiddetto ranking – è direttamente proporzionale alla visibilità online.

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In altri termini: vuoi sapere perché fare SEO? Perché apparire tra i primi risultati di Google per una ricerca pertinente al tuo business può significare un aumento del traffico verso il sito, e quindi maggiori opportunità di conversione, sia che si tratti di vendite, iscrizioni o qualsiasi altra azione che desideri che gli utenti compiano sul sito.

Devi avere consapevolezza di un elemento cruciale: non basta avere un sito online. Il successo non è solo una questione di essere presenti su internet, ma di essere trovati e, ancora più precisamente, di essere trovati dagli utenti giusti, quelli che cercano esattamente ciò che offri.

La SEO è il ponte che collega la tua offerta alla domanda del tuo pubblico target. Senza una buona strategia il tuo sito sarebbe solo uno tra i tantissimi del web, che non riceve visite profilate, non ti porta contatti e clienti, non produce risultati.

Certo, può apparire – e spesso è – un processo complesso che richiede tempo, dedizione e un approccio olistico. E di sicuro non esiste una formula magica valida per tutti i siti e tutte le situazioni. Tuttavia, basta seguire alcuni passaggi, apprendere dei concetti base, padroneggiare delle tecniche semplici e mantenere una mentalità aperta all’apprendimento affinché anche i principianti possano iniziare a vedere risultati tangibili, senza la necessità di conoscenze avanzate in codici e programmazione.

La chiave del successo è creare contenuti di alta qualità e utili per il tuo pubblico di riferimento, saper interpretare le esigenze di chi cerca su Google e proporre di conseguenza contenuti che riescono a rispondere e soddisfare quelle esigenze in maniera efficace.

Le basi della SEO: tutto inizia da una ricerca online

Uno degli elementi che complica la SEO – o, per meglio dire, che complica la strada verso il successo online – è che il tuo lavoro deve raggiungere due obiettivi: accontentare gli utenti e, al tempo stesso, accontentare anche Google e gli altri motori di ricerca.

E quindi, il vero punto di partenza del tuo lavoro è cercare di comprendere i principi di base di come funzionano i motori di ricerca, perché solo così puoi avere idea di ciò che serve ottimizzare sul tuo sito.

I motori di ricerca, come Google, utilizzano algoritmi complessi per determinare l’ordine dei risultati di ricerca, prendendo prendono in considerazione centinaia di fattori, dall’autorevolezza del sito alla pertinenza e qualità del contenuto, fino all’esperienza utente – in questo articolo abbiamo raccolto gli oltre 200 fattori di ranking su Google, tra quelli ufficiali e quelli “presunti” dalla comunità SEO internazionale!

I motori di ricerca aggiornano costantemente i loro algoritmi per fornire agli utenti i risultati più pertinenti e di qualità, e pertanto la SEO è un processo dinamico e in continua evoluzione, con strategie che devono essere continuamente riviste e aggiornate per rimanere efficaci.

Mantenersi informati sulle ultime novità e tendenze è quindi essenziale per chiunque operi in questo campo, anche perché – come dicevamo prima – non dobbiamo dimenticarci degli utenti, l’altro “polo” del lavoro. Anche il pubblico varia, ha interessi mutevoli e cerca cose differenti in modo differente.

Insomma, la SEO non è un lavoro che si fa una volta sola e non dà frutti immediati: in genere, si consiglia di aspettare almeno 6 mesi per iniziare a vedere i risultati delle strategie SEO.

Come iniziare a fare SEO: la guida per tutti

Quindi, la SEO è un insieme di strategie e tecniche utilizzate per aumentare la quantità e la qualità del traffico verso un sito web tramite risultati organici dei motori di ricerca.

Il posizionamento di un sito web è influenzato da un insieme di fattori che possono essere suddivisi in due grandi categorie: fattori on-page sono quelli che riguardano gli elementi del tuo sito che puoi controllare direttamente, e fattori off-page, che si riferiscono a come il tuo sito è percepito dagli altri siti e dagli utenti.

Con la SEO puoi quindi prendere il controllo sulla tua comunicazione e sulla tua strategia di marketing, non affidandoti solo a canali e piattaforme esterne, come i social, che seguono regole diverse e ti chiedono una doppia fatica.

SEO come iniziare: i 10 momenti chiave

A livello ideale, la SEO non dovrebbe essere un’operazione di riparazione, ma un processo intrinseco nella progettazione di un sito web, un pensiero fisso fin dalle prime fasi della creazione di un sito web, per assicurare la sua ottimale visibilità fin dal lancio, anche se nella maggior parte dei casi ci si trova ad affrontare problemi quando il sito è già online.

Insomma: se non hai mai lavorato in maniera strategica all’ottimizzazione della visibilità del tuo sito, e se vuoi rimboccarti le maniche per provare a raggiungere rendimenti migliori senza dover necessariamente affidarti a un SEO specialist esterno, sei sull’articolo giusto. Ecco ciò che ti serve sapere e fare per iniziare a gestire il tuo sito “in ottica SEO”.

  1. Decidere la tipologia di sito

Prima di tutto, se non hai ancora un sito devi avere chiaro su quale tipo vuoi orientarti: un blog personale, un e-commerce, un sito vetrina per la tua attività? La scelta influenzerà le strategie SEO da adottare.

Se il tuo obiettivo è vendere prodotti, ti servirà un e-commerce, progettato per facilitare la navigazione e la transazione degli utenti, e magari con una sezione blog dedicata ad alcuni approfondimenti mirati. Se desideri condividere conoscenze o passioni, puoi aprire un blog in cui i contenuti sono il cuore pulsante, concentrandoti sulla rilevanza e la freschezza delle informazioni. Un sito aziendale, invece, è il tuo biglietto da visita digitale, che deve comunicare professionalità e trasmettere fiducia fin dal primo clic.

Qualsiasi sia la scelta, ogni tipologia di sito ha le sue specifiche esigenze SEO: un e-commerce richiederà un’attenzione particolare alla SEO tecnica per i prodotti, un blog avrà bisogno di una strategia di content marketing ben definita, mentre un sito aziendale dovrà ottimizzare la local SEO per essere trovato facilmente dai clienti nelle vicinanze.

  1. Scegliere un nome di dominio strategico

Chiariamo subito: anche se non influisce direttamente sul ranking, avere un buon nome dominio è un buon punto di partenza per il successo del progetto.

In teoria, il nome del dominio dovrebbe essere intuitivo, facile da ricordare e possibilmente contenere una keyword rilevante per il tuo settore, per aiutare gli utenti e i motori di ricerca a capire di cosa tratta il tuo sito. Ad esempio, se vendi biciclette elettriche, avere “ebike” nel nome dominio può aiutare gli utenti a capire immediatamente cosa offri e migliorare potenzialmente la visibilità per ricerche pertinenti.

Il nome di dominio è infatti molto più di un semplice indirizzo web, perché è il primo elemento della tua identità online. Se ben pensato e scelto, può influenzare positivamente la percezione del tuo sito e la sua memorabilità, motivo per cui dovrebbe essere breve, diretto e facile da ricordare. Di contro, è fondamentale evitare di cadere nella trappola di nomi di dominio eccessivamente lunghi o complessi, che potrebbero confondere gli utenti e rendere più difficile la loro memorizzazione; allo stesso modo, sarebbe preferibile non usare dei nomi “belli” ma scarsamente correlati all’intento del sito.

  1. Utilizzare WordPress

Se vuoi una soluzione comoda, la strada più semplice per creare un sito è usare un CMS o sistema di gestione dei contenuti, e in particolare WordPress – una piattaforma flessibile, immediata e intuitiva da usare, con numerosi plugin disponibili, che rende accessibile la gestione di un sito anche per i non tecnici.

Non è un caso che alimenti una porzione significativa dei siti web globali, permettendo a chiunque di scegliere temi e plugin per personalizzare l’aspetto e le funzionalità di un sito senza dover scrivere una riga di codice. Per la SEO, in particolare, ci sono plugin come Yoast SEO che ti guidano attraverso l’ottimizzazione di ogni pagina e post, suggerendo miglioramenti in tempo reale (anche se i “semafori” lasciano il tempo che trovano). Questo strumento offre spunti validi, soprattutto nelle fasi iniziali, per assicurarsi che i contenuti siano non solo coinvolgenti, ma anche ottimizzati per i motori di ricerca.

  1. Scegliere un buon servizio di hosting

Un hosting affidabile e veloce è cruciale per garantire tempi di caricamento ottimali e ridurre i downtime, entrambi fattori importanti per la SEO, ma anche per l’usabilità stessa del sito.

Un provider affidabile offrirà uptime elevati, supporto tecnico competente e risorse adeguate per gestire il traffico del tuo sito, anche durante i picchi; inoltre, alcuni host offrono servizi aggiuntivi come backup automatici e protezione da attacchi DDoS, che contribuiscono a mantenere il sito sicuro e operativo.

  1. Studiare i competitor organici e la nicchia di mercato

Conoscere il campo di gioco è fondamentale in ogni strategia, e la SEO non fa eccezione: analizzare cosa fanno i concorrenti che si posizionano bene sui motori di ricerca può fornire spunti preziosi su cosa funziona e su quali strategie adottare.

Studiare la nicchia di mercato e i competitor organici – ovvero quei siti che occupano le posizioni di vertice nei risultati di ricerca per le parole chiave che ti interessano e fanno riferimento al tuo segmento – ti fornisce una mappa dettagliata delle pratiche vincenti e delle aree di opportunità, e ti permette di capire quali contenuti risuonano con il pubblico, qual è il tono che piace e convince di più, quali parole chiave sono più efficaci. Questo tipo di analisi ti aiuta a modellare la strategia SEO in modo informato, permettendoti di competere su basi solide e con una visione chiara del panorama competitivo in cui ti muovi.

Per scoprire chi sono i tuoi competitor hai diverse strade, da quella più immediata a quella più “tecnica”. Inizia ad aprire il tuo browser e fai una ricerca per le parole chiave che ritieni siano le più importanti per il tuo business o per i contenuti che offri – frasi come “miglior caffè a Milano” se gestisci un bar, o “consigli per l’allenamento” se hai un blog sul fitness. Guarda i primi risultati che compaiono: questi sono i tuoi competitor organici, i siti che Google ritiene più rilevanti per quelle parole chiave.

Ma non fermarti qui: approfondisci la tua ricerca utilizzando strumenti specifici per l’analisi dei competitor, usando dei SEO tools come SEOZoom che ti permettono di inserire il tuo dominio o le tue parole chiave e ricevere un elenco di siti concorrenti, insieme a dati preziosi come il volume di traffico che ricevono, le parole chiave per cui si posizionano e i backlink che hanno acquisito. Questi strumenti possono anche aiutarti a scoprire nuove parole chiave per cui potresti voler competere e a identificare le strategie che i tuoi competitor stanno utilizzando per posizionarsi. Ad esempio, potresti scoprire che un concorrente ha un blog molto popolare che attira traffico, o che un altro sta utilizzando efficacemente i social media per coinvolgere il suo pubblico.

Ricorda, l’obiettivo non è banalmente copiare ciò che fanno i tuoi competitor, ma piuttosto imparare da loro e adattare le strategie vincenti al tuo contesto unico, migliorando e personalizzando la tua presenza online per posizionarti al meglio nel tuo mercato di riferimento.

  1. Organizzare la struttura del sito

La struttura di un sito web è il suo scheletro, l’architettura che sostiene e organizza i contenuti in modo che gli utenti possano navigare con facilità e i motori di ricerca possano indicizzarlo efficacemente. Una struttura logica e navigabile è essenziale per garantire che le persone trovino ciò che cercano senza sforzo e che le pagine più importanti siano facilmente accessibili.

Pensa alla struttura del sito come a una libreria ben organizzata: ogni libro (pagina web) è sistemato nella sezione giusta (categoria), e ogni sezione è chiaramente etichettata e facilmente raggiungibile. La homepage funge da indice o da receptionist che indirizza i visitatori verso le varie sezioni con chiarezza e precisione. Da lì, i menu di navigazione, come gli scaffali di una libreria, devono essere intuitivi e ordinati, guidando gli utenti attraverso le categorie e sottocategorie in modo che possano trovare ciò che cercano con pochi clic.

Una struttura efficace segue una gerarchia chiara, con una distinzione netta tra le pagine principali (come la homepage, i prodotti o servizi principali, il blog, la pagina dei contatti) e le pagine secondarie. Questo non solo migliora l’esperienza utente ma aiuta anche i motori di ricerca a comprendere la rilevanza e la relazione tra le pagine, fattore che influisce sul ranking.

Impostare sin dal principio una struttura solida, coerente, ben organizzata è sicuramente una leva per il successo. Ancora di più se scegli categorie e sezioni in modo analitico e strategico, usando ad esempio il Site Builder di SEOZoom per scoprire quali sono i topic che hanno maggior volume di ricerca su Google, e che quindi potenzialmente interessano il maggior numero di persone e possono essere più coinvolgenti.

  1. Aspetti tecnici del sito

Un sito non deve essere solo esteticamente gradevole, ma anche funzionale: quando progetti il tuo sito, quindi, devi pensare a come gli utenti interagiranno con tutte le sue pagine, le sue sezioni e i suoi contenuti.

Oltre alla strutturazione, devi anche trovare il giusto punto di incontro tra la ricercatezza estetica e l’usabilità: un sito bello, curato graficamente, con immagini ad altissima risoluzione e video emozionanti può sembrare l’eccellenza “sulla carta”, ma nella pratica rischia di essere una cattedrale nel deserto, perché può diventare difficile da caricare sui dispositivi mobile o addirittura illeggibile e fastidioso per gli utenti.

Oggi più che mai, Google è attento all’esperienza utente (UX) e si impegna a fornire agli utenti i risultati di ricerca più pertinenti e utili, e sta dando sempre più importanza alle prestazioni di un sito web, considerando fattori tecnici quali la velocità di caricamento, l’interattività e la stabilità visiva come elementi chiave per una buona esperienza.

In particolare, la velocità di caricamento di una pagina è fondamentale non solo per la SEO, ma anche per mantenere gli utenti sul sito: un sito lento può frustrare gli utenti e aumentare il tasso di abbandono, mentre una pagina che si carica rapidamente migliora l’esperienza utente e può contribuire a un miglior posizionamento nei risultati di ricerca.

Altrettanto basilare è lavorare sulla design responsiveness, ovvero sulla capacità del sito di adattarsi a tutti i dispositivi e a qualsiasi dimensione dello schermo in maniera naturale e fluida, perché il traffico da mobile ha da tempo superato quello degli utenti che navigano da computer fisso, e quindi non puoi trascurare le loro esigenze.

In estrema sintesi, ciò che devi tenere a mente è che un sito web con buone prestazioni offre una migliore UX, che può aumentare il tempo di permanenza degli utenti sul sito web, il numero di pagine visitate e il tasso di conversione.

  1. Impostare un piano editoriale strategico, basato su una efficace keyword research

Per avere successo durevole non basta scrivere di getto, pubblicare in maniera disordinata e caotica seguendo l’estro del momento o affidandosi a trend del momento “percepiti” in modo casuale: ogni progetto serio si basa su un piano editoriale efficace, studiato e ragionato, che inizia da una keyword research ben eseguita.

Identificare le parole chiave pertinenti è il primo passo per connetterti con il target audience: le keyword devono rispecchiare ciò che gli utenti stanno cercando e devono essere rilevanti per i contenuti del tuo sito.

La scelta giusta delle parole chiave è fondamentale per guidare traffico qualificato verso il tuo sito, perché non tutte le parole chiave sono uguali. È importante comprendere l’intenzione di ricerca dietro ogni termine per selezionare quelle che possono realmente portare valore al tuo sito. Le parole chiave possono avere un’intenzione informativa, transazionale o navigazionale, e la tua selezione dovrebbe riflettere l’obiettivo che vuoi raggiungere con il tuo contenuto.

SEOZoom è un esempio di strumento che può aiutare a trovare le parole chiave più rilevanti per il tuo settore e per i contenuti che intendi pubblicare. Così puoi scoprire quali termini gli utenti utilizzano quando cercano prodotti, servizi o contenuti come quelli che proponi col tuo sito, e con queste informazioni, puoi creare contenuti mirati che rispondano alle domande degli utenti e che siano ottimizzati per attrarre traffico qualificato al sito.

  1. Scrivere considerando l’intento di ricerca

Il cuore di un sito sono i suoi contenuti, che devono essere originali, informativi e di valore per l’utente – Google premia i siti che offrono contenuti utili e ben scritti.

È quindi fondamentale scrivere testi che rispondano alle domande e alle esigenze degli utenti, partendo dall’analisi dell’intento di ricerca per soddisfare le aspettative di chi cerca informazioni. La scrittura strategica in ottica SEO va oltre la vecchia concezione di “scrivere per Google” e spinge proprio a considerare prima di tutto gli utenti finali.

L’intento di ricerca non è altro che il motivo sottostante a una specifica query su Google: cosa vuole veramente scoprire l’utente quando digita quelle parole chiave? Il tuo obiettivo è essere la risposta a quella domanda. Questo significa creare contenuti che non solo includano le parole chiave giuste, ma che siano anche ricchi di informazioni, risposte e soluzioni. Se un utente cerca “come curare le piante grasse”, non si aspetta solo una lista di passaggi; cerca consigli pratici, esperienze personali, forse anche storie di successo e fallimento. Rispondendo in modo completo e autentico all’intento di ricerca non solo soddisfi la curiosità dell’utente, ma costruisci anche fiducia e autorità, elementi che Google valuta positivamente nel posizionamento dei risultati.

Sul versante pratico, poi, i testi devono essere scritti con frasi chiare e paragrafi ben strutturati: la leggibilità è fondamentale per mantenere l’attenzione dell’utente e ridurre il tasso di rimbalzo, che può influenzare negativamente il posizionamento SEO. Un uso corretto delle intestazioni o headings (H1 per il titolo principale, seguito da H2, H3, H4 per sottosezioni) ti aiuta proprio a organizzare il contenuto, rendendolo più leggibile e comprensibile sia per gli utenti che per i motori di ricerca.

Dedica attenzione anche ai titoli e alle meta descrizioni, che sono tra i primi elementi che un utente vede nei risultati di ricerca. Un titolo accattivante e una meta descrizione informativa possono fare la differenza tra un click e uno scroll oltre. Ottimizza questi elementi non solo con le parole chiave scelte, ma anche per renderli in grado di catturare l’attenzione e suscitare interesse.

  1. Monitorare i risultati e orientare il tuo lavoro

Il monitoraggio costante dei risultati è vitale per capire cosa funziona e cosa necessita di miglioramenti nella tua strategia. Senza l’analisi dei dati, saresti come un capitano che naviga a vista.

È invece fondamentale stabilire metriche chiare – quelle che in linguaggio marketing si chiamano KPI, Key Performance Indicators, ovvero indicatori chiave di prestazione – e monitorarle regolarmente per valutare l’efficacia delle tue strategie, per identificare ciò che sta producendo buoni risultati e ciò che invece necessita di ottimizzazione. Che si tratti di tassi di conversione, posizionamenti delle parole chiave o tassi di rimbalzo, ogni dato raccolto è un pezzo del puzzle che, una volta assemblato, ti fornisce una visione completa delle performance del sito.

Il punto di partenza è nell’installare Google Analytics e Google Search Console, due strumenti gratuiti di Google che sono essenziali per monitorare il traffico del sito, comprendere il comportamento degli utenti e identificare eventuali problemi tecnici.

Google Analytics ti offre una visione approfondita del comportamento degli utenti: da dove vengono, quali pagine visitano, quanto tempo trascorrono sul nostro sito e quali azioni compiono. Queste informazioni sono vitali per ottimizzare la tua strategia di contenuto e di marketing. Google Search Console, d’altra parte, è focalizzato sulla visibilità del sito nei risultati di ricerca di Google e ti fornisce dati preziosi sulla salute del sito, evidenziando problemi tecnici come errori di crawl, problemi di sicurezza o pagine non indicizzate, permettendoti appunto di monitorare le performance nei risultati di ricerca.

Oltre a Google Analytics e Google Search Console, esistono numerosi altri SEO tools che possono aiutare a migliorare la strategia SEO di un sito. Si tratta spesso di fare un investimento – economico, ma anche di tempo e di lavoro – in cambio di una visione completa delle prestazioni del sito e di insights per identificare opportunità per ulteriori ottimizzazioni, che potrebbero portare a nuovi e maggiori guadagni.

La SEO non è un’attività “set and forget”

Ora dovresti avere le idee più chiare su che cos’è la SEO, su cosa significa lavorare in ottica SEO e – speriamo! – anche su ciò che devi fare concretamente per rendere il tuo sito più visibile su Google.

Abbiamo però ancora qualche consiglio per te.

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Innanzitutto, la SEO non è un’attività “imposta e dimentica”, una strategia “set and forget“: ovvero, non è qualcosa che, dopo averlo configurato o avviato, può funzionare autonomamente senza bisogno di ulteriori interventi. I motori di ricerca aggiornano costantemente i loro algoritmi, i comportamenti degli utenti cambiano e i concorrenti non stanno fermi, quindi è necessario rimanere aggiornati e adattare le strategie di conseguenza.

L’analisi e il monitoraggio costanti ti forniscono i dati necessari per adattare e ottimizzare continuamente le strategie, e questo processo di ottimizzazione continua è fondamentale per mantenere e migliorare il posizionamento del tuo sito nel tempo.

E poi, se vuoi continuare la tua “scalata alle SERP di Google”, potresti pensare di fare uno step ulteriore e di investire tempo nell’apprendimento e nel rimanere aggiornati sulle ultime tendenze e best practice della SEO, per scoprire ad esempio nuove tecniche che emergono e vecchie pratiche che diventano obsolete.

Insomma, per rimanere competitivi ed efficaci la formazione continua è un imperativo. Questo significa restare aggiornati sulle ultime notizie e aggiornamenti degli algoritmi di Google, ma anche approfondire la comprensione di concetti come l’usabilità, l’esperienza utente, il content marketing, l’ottimizzazione offpage eccetera.

Come puoi farlo? Partecipa a webinar (ad esempio, sai che SEOZoom organizza ogni settimana un appuntamento con alcuni dei più noti esperti del mondo digital?), iscriviti a corsi “seri”, leggi studi di settore, segui influencer sui social e sperimenta con nuovi strumenti e tecniche, in modo da affinare le tue competenze e garantire che le strategie SEO siano sempre all’avanguardia.

Avventurarsi nel mondo della SEO può sembrare un viaggio complesso ma, come abbiamo visto, anche chi è alle prime armi può intraprendere questo percorso con fiducia. E ricorda: non ci sono trucchi o segreti, né incantesimi riservati ai maghi del codice, perché la SEO è una disciplina alla portata di tutti, a patto di avere un pizzico di buona volontà e di impegno.

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