Google per gli eCommerce: 8 consigli per fare bene business oggi
Un salto in avanti di 10 anni rispetto al flusso standard: l’effetto Coronavirus ha creato uno scenario imprevedibile sulle abitudini di consumo degli italiani, che si sono dovuti affidare quasi inevitabilmente al commercio digitale per le spese di ogni tipo di bene durante il lockdown. Il trend è stato simile anche nel resto del mondo, e Google ha quindi pubblicato delle best practices dedicate ai siti eCommerce che vogliono intercettare nuovi utenti e fare business in questa nuova realtà.
L’eCommerce in Italia
Le ultime rilevazioni di Netcomm, nei primi quattro mesi dell’anno in Italia sono nati 2 milioni di nuovi consumatori digitali, persone che mai prima di quel momento avevano fatto un acquisto online: nello stesso periodo dell’anno scorso furono 700mila, quindi si può dire che 1,3 milioni di italiani hanno conosciuto l’eCommerce grazie al lockdown da Coronavirus. Inoltre, secondo gli analisti questi trend andranno a consolidarsi anche in futuro, e ciò rende cruciale avere un sito ottimizzato e performante per far fronte alla aumentata domanda e superare la concorrenza.
Il supporto di Google
La tendenza è stata osservata anche a livello internazionale e Kevin Fried, Industry Leader, Specialty Retail presso Google, racconta che la compagnia americana è entrata tempestivamente in contatto con una quarantina di suoi clienti commercianti al dettaglio, per scoprire le preoccupazioni, le nuove abitudini e le sfide che stavano affrontando (ad esempio, chiusure dei loro negozi fisici o restrizioni in atto), così da capire come poter essere d’aiuto.
Anche i consumatori si trovano ad affrontare l’incertezza, scrive il Googler: più del 50% degli acquirenti statunitensi ha cercato sul motore di ricerca “cosa è aperto o chiuso” nelle loro vicinanze la scorsa settimana.
La pressione ora è sui siti eCommerce
Quindi la pressione è passata adesso sui nuovi negozi principali dei rivenditori: i loro siti di eCommerce. I negozi online non sono più soltanto vetrine per vendere prodotti e generare entrate, ma devono diventare un canale per supportare, informare e rassicurare i clienti lungo il loro percorso.
Le 8 strategie per un’esperienza positiva con gli acquisti online
Un obiettivo complicato, frutto di un bilanciamento delicato, ma non impossibile da raggiungere, e Fried ha “lavorato con il mio team per identificare otto strategie che i retailer possono applicare per offrire ai loro clienti esperienze di acquisto rilevanti, frictionless (senza attrito e intoppi) e utili in questo momento”.
- Dai priorità alle sfide aziendali
È probabile che il tuo team sia inondato di richieste e nuove idee, si legge nel posto su Think With Google, ma non possiamo pensare di affrontare tutto allo stesso tempo. La chiave è assegnare priorità: “valuta se ci sono aspetti della messaggistica o del design del tuo sito che danneggiano il brand o hanno un impatto negativo sull’esperienza dei clienti”, e migliora prima questi aspetti. Poi possiamo dedicarci alle ottimizzazioni “che possono migliorare l’esperienza o potenziare le prestazioni”.
Gli aspetti da considerare includono le prestazioni del sito e la corrispondenza tra la comunicazione/messaggistica dei canali di marketing con quelle del sito