Tassonomia: cos’è e cosa significa in informatica e per i siti
Pensiamo alla disposizione degli scaffali e all’organizzazione dei corridoi in un supermercato: se ogni prodotto è collocato nel reparto giusto, con etichette chiare e percorsi logici, i clienti possono facilmente trovare quello che cercano tra gli innumerevoli articoli disponibili, dalla pasta al pane fresco. È un esempio banale di tassonomia, il processo di classificazione e ordinamento di cose o concetti che serve a noi esseri umani per comprendere meglio il mondo che ci circonda. Passando a temi a noi più affini, questo è anche ciò che in ambito informatico fa una tassonomia del sito, che rappresenta la struttura che funge da impalcatura che supporta le singole pagine di contenuto, il fulcro attorno al quale ruota l’esperienza dell’utente e, non meno importante, la capacità del sito di essere compreso e valorizzato dai motori di ricerca. Approfondiamo quindi il significato della tassonomia e il suo potenziale impatto per la SEO, provando a dare qualche consiglio non solo a chi sta studiando le soluzioni giuste per costruire un nuovo progetto, ma anche istruzioni per rendere più efficace un sito già avviato che stenta a decollare.
Che cos’è la tassonomia
Il termine tassonomia deriva dal greco e significa “regola di ordinamento”: è una vera e propria disciplina scientifica che analizza il criterio e l’ordine logico con cui si classificano e mettono in gerarchia determinati elementi.