Meta Tag, cosa sono e quali sono quelli che servono per Google

Tempo di lettura : 6 minuti

Sono piccoli descrittori di contenuto che ci aiutano a comunicare ai motori di ricerca di cosa tratta una pagina, e più precisamente sono aree del codice HTML che contengono informazioni su un sito e su quella specifica pagina: andiamo ad approfondire cosa sono i meta tag e perché sono considerati una parte importante di una solida strategia SEO.

Che cosa sono i meta tag

I meta tag HTML sono piccoli frammenti di testo che servono a descrivere il contenuto di una pagina per i motori di ricerca: al contrario di altri pezzi di codice o dei vecchi tag che comparivano (e a volte compaiono ancora) in siti e soprattutto blog, infatti, questi snippet esistono solo nel codice della pagina in HTML, non influiscono sulla impaginazione grafica e non sono visibili per i lettori comuni se non attraverso la visualizzazione nel codice sorgente (se usati, infatti, i meta tag compaiono nella parte alta – l’head – del contenuto così visualizzato).

Il nome esteso sarebbe metadata e deriva dall’unione delle parole meta (dal greco μετὰ “oltre, dopo, per mezzo”) e data (plurale latino di datum “informazione”): significa che questi tag danno maggiori informazioni e dati riguardanti la pagina a cui fanno riferimento, e in pratica sono dati sui dati sulla pagina.

La composizione degli elementi Meta

I tag meta non sono formalmente codificati e potenzialmente il webmaster può quindi usarli a propria discrezione, secondo le proprie necessità; ogni sistema elabora solo i meta tag che riconosce, mentre ignora tutti gli altri.

I meta tag vengono aggiunti nella sezione <head> della pagina HTML tra i tag <HEAD> </HEAD>, non hanno un tag di chiusura e generalmente hanno un aspetto simile a questo:

<!DOCTYPE html>
<html>
  <head>
    <meta charset=”utf-8″>
    <meta name=”Description” CONTENT=”Author: A.N. Author, Illustrator: P. Picture, Category: Books, Price:  £9.24, Length: 784 pages”>
    <meta name=”google-site-verification” content=”+nxGUDJ4QpAZ5l9Bsjdi102tLVC21AIh5d1Nl23908vVuFHs34=”/>
    <title>Example Books – high-quality used books for children</title>
    <meta name=”robots” content=”noindex,nofollow”>
  </head>
</html>

La grammatica formale richiede che sia presente una coppia nome/valore e almeno due elementi, ovvero gli attributi “name” “content“, a cui si aggiunge il terzo elemento principale, “http-equiv”.

Name serve a indicare il tipo di informazione contenuta nel tag; i dati presenti in http-equiv comunicano al browser che questi sono valori di intestazione della connessione HTTP (HTTP Header); Content informa sul contenuto del tag, determinando il valore da attribuire alla proprietà che lo precede.

Quali sono i meta tag

Non tutti i meta tag hanno la stessa importanza e, nel tempo, alcuni sono diventati obsoleti o comunque meno rilevanti per il web marketing)., anche per la diffusione dei dati strutturati, che migliorano e semplificano la comunicazione di informazioni ai motori di ricerca.

Ad ogni modo, ci sono alcuni meta tag che vale la pena conoscere e usare per far sapere a Google chi siamo e cosa forniamo attraverso le nostre pagine, e in particolare:

  • Title Tag – è ciò che i motori di ricerca interpretano come titolo della pagina (possibilmente unico per ogni pagina pubblicata), che viene visualizzato nella parte superiore del browser.
  • Meta description – è la breve descrizione della pagina che compare nelle SERP di Google.
  • Meta Tag Robots – Si tratta di istruzioni riservate ai crawler dei motori di ricerca rispetto alle possibilità che hanno di prendere e mostrare i contenuti, che ad esempio possono essere etichettati come “noindex” o “nofollow”.
  • Tag Hreflang: è un attributo che consente al motore di ricerca di identificare la lingua e il Paese in cui si desidera visualizzare il contenuto quando si ha un pubblico internazionale.
  • Tag canonici – serve a specificare la versione principale o preferita di una pagina.
  • Meta Tag Keywords – Una serie di parole chiave pertinenti alla pagina in questione.
  • Tag Viewport – è un attributo che influisce sul modo in cui i contenuti vengono visualizzati sui dispositivi mobili.
  • Tag Open graph: specificano quali risorse vengono visualizzate nel titolo e nell’immagine per impostazione predefinita quando si condividono i link sui siti social.
  • Content type: influisce sul modo in cui la pagina viene visualizzata nel browser.

Meta Tag e Google: le istruzioni riconosciute da Google

Google dedica particolare attenzione alle definizioni generali di meta tag, con una pagina specifica che introduce il topic e chiarisce quali sono gli elementi che Googlebot effettivamente riconosce: è proprio qui che leggiamo che “i meta tag a livello di pagina sono un ottimo strumento a disposizione dei proprietari dei siti web per fornire ai motori di ricerca informazioni sui propri siti“, e che possono servire “a fornire informazioni a tutti i tipi di client“.

Per avere un quadro preciso, possiamo dire che Google riconosce sicuramente questi meta tag – l’elenco non è completo, ma la guida sottolinea che “Google ignorerà i meta tag che non riconosce”:

  • <meta name=”description” content=”A description of the page” />

È una breve descrizione del contenuto della pagina che, scrive Google, in alcune situazioni “viene utilizzata nello snippet visibile nei risultati di ricerca”.

  • <meta name=”robots” content=”…, …” />
  • <meta name=”googlebot” content=”…, …” />

Permettono di controllare il comportamento della scansione e dell’indicizzazione da parte dei motori di ricerca. Il tag <meta name=”robots”> si applica a tutti i motori di ricerca, mentre il tag <meta name=”googlebot”> è specifico per Google. Nel caso di meta tag robots (o googlebot) in conflitto, viene applicato quello più restrittivo. Ad esempio, se una pagina ha entrambi i tag max-snippet:50 e nosnippet, viene applicato il tag nosnippet. I valori predefiniti sono index, follow e non devono essere specificati.

  • <meta name=”google” content=”nositelinkssearchbox” />

Quando gli utenti cercano un sito, a volte nei risultati della Ricerca Google vengono visualizzati una casella di ricerca specifica per quel sito e altri link diretti alle sue pagine: questo tag indica a Google di non mostrare la casella di ricerca dei sitelink.

  • <meta name=”google” content=”notranslate” />

Quando Google riconosce che i contenuti di una pagina probabilmente non sono nella lingua utilizzata dall’utente, spesso fornisce un link a una traduzione nei risultati di ricerca; di norma, questo consente di offrire contenuti esclusivi e accattivanti a un gruppo di utenti molto più ampio, ma potrebbero verificarsi situazioni in cui non si rivela opportuno. Questo meta tag comunica a Google che non intendiamo fornire una traduzione della pagina.

  • <meta name=”google” content=”nopagereadaloud” />

Impedisce ai browser web di leggere ad alta voce la pagina in questione usando i comandi vocali dell’Assistente Google “Leggi questa pagina” e “Leggi”.

  • <meta name=”google-site-verification” content=”…” />

Possiamo utilizzare questo tag nella pagina di primo livello del sito per verificare la proprietà per Search Console. I valori degli attributi name e content devono corrispondere esattamente a quelli forniti (rispettando le minuscole e le maiuscole), ma è irrilevante se modifichiamo il tag da XHTML a HTML o se il formato del tag corrisponde al formato della pagina.

  • <meta http-equiv=”Content-Type” content=”…;
  • charset=…” />
  • <meta charset=”…” >

Questo codice definisce il tipo di contenuti e il set di caratteri della pagina.

  • <meta http-equiv=”refresh” content=”…;
  • url=…” />

Questo tag indirizza l’utente a un nuovo URL dopo un certo periodo di tempo e talvolta è utilizzato come una semplice forma di reindirizzamento. Tuttavia, non è supportato da tutti i browser e può confondere l’utente, al punto che il World Wide Web Consortium (W3C) sconsiglia di utilizzare questo tag (meglio sostituirlo con un redirect 301 lato server).

  • <meta name=”viewport” content=”…”>

Questo tag indica al browser come mostrare una pagina su un dispositivo mobile. La presenza di questo tag indica a Google che la pagina è ottimizzata per i dispositivi mobili.

  • <meta name=”rating” content=”adult” />
  • <meta name=”rating” content=”RTA-5042-1996-1400-1577-RTA” />

Consente di indicare che una pagina include contenuti per adulti in modo che sia filtrata dai risultati di SafeSearch.

Tra gli aspetti da considerare, il documento ufficiale di Mountain View ricorda che Google può leggere meta tag di tipo HTML e XHTML, indipendentemente dal codice utilizzato nella pagina, e che in genere i meta tag non sono case sensitive, per cui l’uso delle maiuscole e delle minuscole è irrilevante (a eccezione di google-site-verification).

Meta Tag e SEO, i chiarimenti

Queste informazioni possono avere un rilevante valore per la SEO, perché i meta tag influiscono sul modo in cui il sito appare nelle SERP e sull’engagement delle persone e dei loro clic; in particolare, titoli e descrizioni sono elementi cruciali per catturare clic e quindi hanno un impatto potenziale su traffico organico e tassi di coinvolgimento.

Non sono un fattore di ranking diretto e non hanno un impatto diretto sulle classifiche, ma possono comunque influenzare il modo in cui il sito appare all’interno dell’ecosistema digitale, oltre che rappresentare una fonte di informazione per la visibilità in risultati di ricerca non tradizionali, come Knowledge Graph, ricerca di immagini di Google, voce e altro.

In generale, una buona strategia SEO deve badare all’ottimizzazione di questi elementi perché possono aiutare Google a comprendere meglio il tipo di contenuto proposto e migliorare l’esperienza fornita agli utenti, soprattutto da mobile. Altri tag, e in particolare i tag Robots e hreflang, sono cruciali per una gestione ottimale dei contenuti da indicizzare o da veicolare alle persone in determinati Paesi e un utilizzo accorto dei meta tag garantisce che i nostri contenuti siano indicizzati in modo appropriato e visualizzati al pubblico giusto, evitando problemi come contenuti duplicati o serviti a utenti di Paesi sbagliati, che possono danneggiare il posizionamento e la reputazione del sito.

TOP