In inglese si chiama case sensitivity, anche se forse abbiamo più familiarità con l’espressione case sensitive, ed è un aspetto forse trascurato quando si costruisce un sito e, in particolare, si studia la struttura degli URL. Parliamo della distinzione tra maiuscole e minuscole, un aspetto che, apparentemente insignificante, può invece influenzare l’accessibilità, la sicurezza e l’efficacia della nostra presenza digitale e aprire a conseguenze complicate per i nostri sforzi SEO. In parole semplici, questa sensibilità all’utilizzo di caratteri maiuscoli e minuscoli può influenzare il modo in cui i sistemi informatici interpretano indirizzi web, nomi di file e parametri di ricerca e può quindi rivelarsi una trappola silenziosa nel mondo digitale.
Definizione di case sensitivity: che cos’è la sensibilità alle maiuscole
L’espressione inglese case sensitivity, traducibile in italiano come sensibilità alle maiuscole, indica ogni operazione di analisi del testo in cui le lettere maiuscole e quelle minuscole vengono trattate come fossero caratteri completamente differenti.
Se i sistemi case insensitive o non-case sensitive sono quelli che non discernono la differenza tra i caratteri maiuscoli e minuscoli (trattando quindi i caratteri in modo univoco), la case sensitivity è più precisamente la capacità di un sistema di riconoscere le differenze tra lettere maiuscole e minuscole
Pertanto, due parole apparentemente uguali, come Zucchero e zucchero, sono in realtà diverse per l’uso della lettera maiuscola o minusc