SearchGPT: cos’è, come funziona e come cambia la SEO

Lo aspettavamo da mesi – ne parlava ad esempio il nostro Ivano Di Biasi nel suo “SEO for AI” delineando la SEO del futuro – e il debutto ufficiale non poteva che essere accolto da un’eco fortissima e da un mix di interesse, speranze e preoccupazioni. SearchGPT è finalmente realtà e dal 31 ottobre è partito il primo motore di ricerca interamente basato sull’intelligenza artificiale. La promessa è ambiziosa: OpenAI lo ha presentato come risposta innovativa all’esigenza di recuperare informazioni in tempo reale, ma soprattutto come strumento in grado di assicurare risposte precise, in tempi rapidi e con una robusta capacità di comprensione delle domande più complesse, trasformando l’esperienza di ricerca in qualcosa di più conversazionale e immersivo. Un cambiamento significativo per chi è abituato ai tradizionali motori come Google, che resta l’attuale dominatore del campo ma si trova anche di fronte a limiti e ostacoli vari, compresa la sfida tecnologica di un algoritmo capace di adattarsi di volta in volta alle esigenze specifiche di ogni singola query. Andiamo allora a scoprire che cos’è SearchGPT, come funziona e soprattutto in che modo questo cambiamento influisce sulla SEO e quali nuove opportunità si aprano per chi crea, gestisce e ottimizza contenuti per i motori di ricerca.

Che cos’è SearchGPT