Occhio alle penalizzazioni Google: come riconoscerle e recuperare
Parafrasando una notissima campagna pubblicitaria di fine anni Ottanta, possiamo dire “se le conosci, le eviti”: oggi il nostro blog si occupa nello specifico delle penalizzazioni Google, ovvero delle varie sanzioni che il motore di ricerca commina per punire i siti che si sono resi responsabili di comportamenti in contrasto alle sue linee guida sulla qualità, con primo riferimento all’acquisizione di backlink o attività di spam online. Questa penalità si traduce in un drammatico calo delle classifiche e in una perdita di traffico organico, da non confondere con le altre situazioni in cui un sito può incappare in una diminuzione della visibilità.
Che cosa sono le penalizzazioni Google
Il punto di partenza sono le linee guida per SEO e webmaster, che ormai da qualche anno si chiamano Search Essentials, in cui leggiamo che ci sono “comportamenti e tattiche che possono portare a un ranking inferiore o una rimozione completa dai risultati della Ricerca Google”, che rientrano nelle più ampie “Norme relative allo spam”.
Volendo sintetizzare, ciò significa che se (e quando) Google scopre che un sito ha compiuto azioni contrarie alle sue linee guida interviene con una penalizzazione specifica, che può determinare come effetto ranking più basso nei risultati oppure, nei casi peggiori, la completa rimozione dall’Indice del motore di ricerca – e a sua volta la sanzione può essere imposta alla pagina singola o, nelle situazioni più gravi e compromesse, all’intero sito.
Il lavoro di rilevazione di contenuti e comportamenti che violano le norme avviene sia tramite sistemi automatici che, se necessario, mediante una revisione da parte di persone fisiche, che termina nell’esecuzione di una azione manuale.
Le tecniche sconsigliate sul motore di ricerca
Le penalizzazioni di Google non risparmiano nessuno: dalle piccole imprese locali ai grandi brand internazionali, ogni sito web che infrange le linee guida sulla qualità di Google può essere soggetto a penalizzazioni. È importante notare che Google non agisce per punire, ma per garantire che i risultati di ricerca siano il più possibile utili e pertinenti per gli utenti.
In realtà, le indicazioni per creare un sito in linea con i consigli di Google sono davvero chiare e