Autori e contenuti, da Google indicazioni utili per gli editori

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La creazione dei contenuti di qualità è uno dei refrain che si ripetono (e che ripetiamo!) spesso per indirizzare le attività online; spesso, però, l’aggettivo usato è troppo vasto e ambiguo per essere compreso a pieno. Di recente, Gary Illyes di Google ha fornito qualche indicazione utile per capire in che modo il motore di ricerca valuta le caratteristiche delle pagine e, quindi, cosa può significare qualità per Google.

L’intervento di Gary Illyes al PubCon Vegas

A fornire l’occasione è stato il PubCon di Las Vegas, la grande conferenza internazionale dedicata a social media e Search Engine Optimization, dove Gary Illyes è stato invitato come relatore sottoponendosi anche a una serie di domande botta e risposta (raccolte da Marie Haynes). Il Webmaster Trends Analyst ha parlato del modo in cui funziona il motore di ricerca, ma si è soprattutto soffermato sui criteri di qualità anche in relazione al paradigma EAT, cercando di “aiutare i webmaster a creare siti eccezionali”, come ama ripetere.

Come Google valuta i contenuti e la qualità

Sono tre i punti principali che possono servire in questo processo di costruzione di siti di qualità, perché ci consentono di aprire un piccolo squarcio sul sistema di funzionamento dell’algoritmo di Google e sui modi in cui l’algoritmo valuta le pagine:

  1. L’accuratezza del contenuto è un fattore di ranking.
  2. Google non usa un punteggio EAT né un punteggio YMYL.
  3. Google non riconosce autori, ma entità.

Google non riconosce gli