Letteralmente si traduce con “ricerca sicura” ed è il mezzo con cui Google prova appunto ad assicurare una navigazione priva di rischi ai suoi utenti: negli anni, SafeSearch si è imposto come uno strumento indispensabile per chi desidera mantenere un ambiente di navigazione online sicuro e pulito. Questo filtro non aiuta però solo a proteggere gli utenti, impedendo l’accesso a contenuti espliciti o inappropriati, ma può anche diventare una significativa preoccupazione per chi gestisce un sito web, perché essere filtrati da SafeSearch potrebbe infatti limitare la visibilità e il traffico delle proprie pagine. Ecco che, quindi, diventa fondamentale comprendere bene che cos’è SafeSearch, come funziona, come attivarlo e disattivarlo e quali sono le sue implicazioni, così da poter avere un approccio consapevole e proattivo in ogni situazione.
Che cos’è SafeSearch di Google
SafeSearch di Google è un sistema di filtri che agiscono a livello di browser per impedire la visualizzazione di contenuti inappropriati agli utenti. La funzione utilizza complessi algoritmi e tecniche di machine learning per analizzare e classificare miliardi di pagine web, assicurando che le informazioni visualizzate rispettino criteri di sicurezza prestabiliti; in questo modo, si propone di rendere più sicure le ricerche online, stabilendo un ambiente web più adatto per i minori e per chiunque desideri evitare incontri accidentali con contenuti sgradevoli.