I grafici a bolle in Search Console per ottimizzare le strategie SEO

In inglese si chiamano bubble charts, che in italiano sta per diagramma a bolle o grafico a bolle, ed è uno strumento molto utilizzato in ambito scientifico per descrivere le relazioni tra le entità analizzate e facilitare la comprensione dei dati. Anche i SEO possono trovare benefici da questi diagrammi, e nell’ultimo episodio di Search Console Training Daniel Waisberg ci accompagna a scoprire come possiamo ottimizzare le prestazioni organiche del nostro sito (anche) grazie a queste bubble charts.

Che cosa sono i grafici a bolle o bubble charts

A livello generale, un grafico a bolle è una rappresentazione visiva di dati che si serve appunto di bolle o cerchi di diverse dimensioni per mostrare le informazioni, usato soprattutto quando vogliamo visualizzare grandi insiemi di dati poiché permette di rappresentare più informazioni contemporaneamente: ogni cerchio o bolla rappresenta una variabile e la sua dimensione corrisponde all’importanza del dato, offrendo così un colpo d’occhio immediato per l’analisi. Solitamente le bubble chart usano (e mostrano) tre dimensioni di dati: ogni entità, con il suo trio di dati associati, viene rappresentata come una bolla, dove la posizione delle bolle sul grafico può indicare due delle tre dimensioni, mentre la dimensione della bolla stessa rappresenta la terza dimensione.

Per questo motivo, le bubble charts si rivelano molto utili per evidenziare le relazioni tra le grandezze indagate, perché rivelano rapidamente la rilevanza delle entità, ma anche il modo in cui i dati si influenzano a vicenda e se ci sono trend identificabili; inoltre, il grafico a bolle può essere personalizzato in modo da includere diverse combinazioni di colori, legende e sfondi per rendere la presentazione ancora più facile da comprendere (nonché accattivante).

I grafici a bolle sono particolarmente utili quando si hanno grandi quantità di dati e si vuole vedere le relazioni tra diverse variabili, ma possono diventare confusi se ci sono troppe bolle o se le bolle si sovrappongono; pertanto, è importante utilizzarli con attenzione e assicurarsi che siano sempre chiari e facili da interpretare per il pubblico.

Bubble charts e SEO, i consigli di Google

Analizzare i dati sulle prestazioni nella Ricerca è sempre una sfida, ma lo è in particolar modo se abbiamo molte query long-tail, che sono più difficili da visualizzare e comprendere: come ci rivela il Search Advocate di Google, i grafici a bolle possono diventare un nostro alleato nel lavoro di miglioramento delle prestazioni del nostro sito web, perché possiamo usarli per analizzare i dati sul rendimento della Ricerca in Search Console.