SEO Audit, l’analisi per ottimizzare il sito

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È un check periodico necessario per controllare la salute del nostro sito e verificare che non ci siano infezioni, pardon errori, che possano compromettere i risultati e la visibilità sui motori di ricerca: la nostra panoramica sulle tecniche SEO e sugli strumenti di analisi siti Web ci porta oggi ad approfondire un tema importante e delicato, quello del SEO Audit.

Con questo termine si fa riferimento a un’operazione molto specifica per scansionare, revisionare e valutare le prestazioni di un progetto online, mettendo in evidenza gli eventuali errori, i problemi riscontrati, il rapporto con i competitor e, in sintesi, tutti gli aspetti tecnici e contenutistici che hanno influenza sulle performance del sito e sul suo posizionamento sui motori di ricerca.

Che cos’è il SEO Audit

Nel linguaggio comune, l’audit è una valutazione indipendente che serve a valutare con obiettività un determinato oggetto, per stabilire se i criteri e gli obiettivi precedente fissati siano stati soddisfatti; a eseguire questa attività è l’auditor (o valutatore), professionista che ha caratteristiche dimostrate e competenza per effettuare questa valutazione.

Nel nostro campo, il SEO Audit è un’analisi SEO globale, tecnica e diagnostica sul sito web che serve per avere un quadro quanto più possibile definito dello stato di salute del progetto. Il ruolo dell’auditor viene svolto da SEO audit software o esperti del settore che, attraverso un insieme di varie analisi, approfondiscono gli aspetti tecnici, strutturali, contenutistici e concorrenziali del sito, sia interni che esterni, e la loro eventuale influenza in termini di posizionamento sui motori di ricerca, per scoprire le problematiche a livello SEO che ostacolano le prestazioni, come carenze ed errori strutturali che non consentono di avere una corretta scansione e indicizzazione delle risorse, in vista dunque della complessiva ottimizzazione del sito web.

A cosa serve il SEO audit

Attraverso questa verifica SEO si possono scoprire i punti di forza e di debolezza di un sito, con la finalità di intervenire per le correzioni e di sviluppare una strategia SEO efficace per massimizzare il risultato del proprio lavoro e incrementare il traffico organico che proviene dai motori di ricerca.

Essenzialmente, quindi, questo processo serve ad assicurare che il nostro sito web possa essere visto, scansionato e classificato dai motori di ricerca, ed è un elemento centrale dell’attività di SEO tecnica, l’area del lavoro di ottimizzazione del sito che si concentra sui fattori tecnici, appunto, che possono rendere le pagine più o meno facili da scansionare per i crawler.

Gli audit SEO sono un ottimo modo per creare piani d’azione per trovare e correggere i problemi, identificare le opportunità di miglioramento interno e scoprire anche elementi che possano aiutarci a superare i concorrenti, creando nel contempo esperienze migliori per i clienti.

Analisi sito web, perché è strategica

Come dicevamo, con questa operazione di audit SEO è possibile controllare in maniera precisa ed dettagliata il sito web, di qualsiasi natura sia (blog, eCommerce, portale di informazione e così via) per verificare che tutti gli aspetti del progetto siano in corretto funzionamento, ad esempio analizzando i livello di contenuti, SEO on page e off pag e link profile, verificando che gli spider di Google traccino il sito senza problemi e che i motori di ricerca siano capaci di leggere la sitemap, ma anche esaminando l’esperienza di navigazione offerta a utenti e potenziali clienti.

Un checkup completo del website

In generale, i vari SEO tools online consentono di monitorare lo stato di ottimizzazione in base ai fattori di posizionamento SEO noti e presunti, per indicare la strada da seguire per scalare le SERP per le keyword di riferimento. L’esecuzione di questa indagine permette perciò di scoprire i punti di debolezza di un progetto che sottoperforma, mettendone in risalto i problemi e scoprire le cause, che possono essere generate da una configurazione tecnica inefficiente, per esempio segnalando immagini che non sono state ottimizzate, sitemap assente, mancato utilizzo di CDN, o più in generale difficoltà in termini di User Experience, lentezza nella visualizzazione delle pagine (abbiamo detto che la velocità è un fattore di ranking!) o problemi di fruibilità da mobile (un tema che sta particolarmente a cuore a Google); oltre al test SEO, poi, questa funzione serve anche per determinare la posizione del sito all’interno del settore, per effettuare un confronto con i competitor e per individuare contenuti su cui puntare per migliorare.

SEO audit checklist, le fasi dell’analisi

In linea di massima, i vari SEO tools disponibili funzionano in maniera piuttosto simile, realizzando attività di SEO analysis on site e off site, con strumenti di testing diagnostico per fare un checkup del website. In genere, si parte dallo studio della struttura del sito, procedendo con l’analisi di pagine e codice per valutare i principali fattori di ranking, passando per l’analisi dei concorrenti, e concludendo con la verifica dei contenuti e delle variabili che rendono un sito web ottimizzato e performante. Al termine dell’operazione si riceve un documento di valutazione nel quale sono elencate, categorizzate, contestualizzate e spiegate nel dettaglio le problematiche riscontrate, anche attraverso esempi pratici, con indicazione delle priorità per le correzioni e suggerimenti per la soluzione di questi problemi.

Attività di testing sulla salute del website

Il check SEO inizia dalla struttura stessa del progetto e dai controlli sulla SEO on page, che sono quelli più tecnici e più duraturi, mirati a delineare ciò che riguarda il sito in quanto tale (e quindi il codice, i contenuti, la velocità di caricamento) e mettere in risalto criticità relative ad architettura del sito, codice HTML ed esperienza dell’utente. Ad esempio, si ottengono risposte tecniche a questioni sulla navigazione all’interno del sito, sulla logicità dei collegamenti, sull’efficienza della sitemap, sulla presenza di broken links e di contenuti ordinati semanticamente, controllando attraverso vari test nei file robots.txt che i motori di ricerca siano autorizzati a scansionare solo le pagine selezionate.

Non meno strategica è l’eliminazione dei contenuti duplicati, operazione da compiere su base periodica se si aggiungono nuovi contenuti al sito: l’obiettivo dell’ottimizzazione è evitare che le pagine del sito web abbiano generato url duplicate, eventualità che manda in confusione il crawler ed è considerata un errore grave (in questo caso è possibile inserire il Rel Canonical). Per quanto riguarda l’indagine on page esistono due software SEO particolarmente utili come Screaming Frog o Visual SEO, simulatori di crawling che verificano proprio l’esistenza dei problemi descritti.

Sempre in ambito di SEO on page è possibile cercare di migliorare in ottica SEO i testi già pubblicati, analizzando anche i contenuti prodotti per scoprire se sono state individuate solo le migliori parole chiave (in termini di volume di ricerca e di potenzialità concorrenziali) e come eventualmente intervenire in tal senso.

Cosa valuta il test SEO Off-Page

In ottica di analisi SEO Off-Page si vanno invece ad approfondire tutte le materie che interessano attività e condizioni che sono esterne al sito, ma che ne influenzano prestazioni e rendimento, a cominciare dai backlink e passando per autorevolezza del brand, menzioni, condivisioni e popolarità sui social network. Utilizzando SEO tools come ahrefs o quello presente all’interno di SEOZoom, ad esempio, è possibile sapere quanti e quali link il sito riceve, visualizzare una panoramica delle anchor text utilizzate per i link e approfondire la situazione del brand sui social network; quest’attività sui fattori esterni serve a perfezionare la strategia SEO, ottenendo spunti per ottimizzare la campagna di acquisizione link e rafforzare il brand del sito.

Com’è fatto un SEO audit

Lo scopo dell’audit è quindi identificare il maggior numero possibile di problemi fondamentali che incidono sulle prestazioni della ricerca organica, segnalando in particolare

  • Problemi tecnici di SEO
  • Problemi con la struttura del sito web
  • Problemi di SEO on page
  • Potenziali problemi off page
  • Problemi di esperienza utente
  • Lacune e opportunità sui contenuti

presentando eventualmente anche insights di analisi competitiva e fornendo dei dettagli su aspetti quali performance (anche alla luce dei più recenti parametri dei Core Web Vitals di Google), ottimizzazione mobile, salute dei link interni, problemi con le immagini, stato delle pagine (in particolare per le pagine con codici 404 e 301), struttura degli URL, tag canonici e così via.

La quantità (e la qualità) delle informazioni varia ovviamente da strumento a strumento, ma di base ogni tool dovrebbe fornire almeno le risposte a questioni SEO tecniche di base come mappe del sito, errori del server e metadati, coprendo a un livello superiore anche fattori quali l’accessibilità, l’usabilità, l’effettiva indicizzazione e le possibili aree di ottimizzazione.

Analizzare un sito web con SEOZoom

Tutto quello che abbiamo scritto fin qui ha carattere generale, ma la nostra piattaforma consente di eseguire un online SEO audit in maniera efficiente e semplice grazie al nuovo SEO Spider di SEOZoom, uno strumento unico, integrato nella suite, che compie un’indagine tecnica approfondita in pochissimo tempo su ogni sito.

Schermata sintetica dello spider di SEOZoom

Si tratta di un tool che scansiona ogni pagina del dominio praticamente come fanno i crawler dei motori di ricerca, segnalando eventuali errori nel codice o problemi derivanti dall’errato utilizzo di tag importanti per la SEO e offrendo in modo veloce un report con i dati e le indicazioni per correggere le criticità emerse.

In questo modo, possiamo tenere sotto controllo tutti i reindirizzamenti presenti, verificare l’esistenza di problemi con URL, pagine duplicate, titoli di pagina, meta descrizioni, intestazioni e molto altro ancora, il tutto senza installare alcun software (il tool funziona direttamente dal browser) e con possibilità di esportare i dati per analizzarli più comodamente anche offline.

Il SEO Audit con lo spider di SEOZoom

Una volta avviato il tool (che scansiona per link interni e solo pagine HTML), l’indagine riporta in maniera dettaglia lo stato del sito web, raggruppando le varie problematiche su cui intervenire nelle categorie “Error” e “Warning”, che ci permettono di orientarci immediatamente e decidere le priorità di intervento per correggere gli errori.

Lo specchietto riassuntivo

Nella sezione Error sono elencati appunto i principali errori riscontrati, che possono essere URL errati, immagini e link non funzionanti, pagine che hanno qualche problema di scansione, title e descrizioni duplicate. Si tratta dunque del primo “blocco” di errori che devono essere corretti al più presto per evitare penalizzazioni o problematiche durante la scansione dei motori di ricerca.

La seconda sezione è “Warning”, le cui informazioni riguardano delle “avvertenze”, ovvero fattori su cui il tool “suggerisce” di intervenire per ottimizzare il sito web, come l’assenza di titoli H1 o ALT Tag delle immagini: sta poi alla nostra discrezione comprendere e valutare in quali casi sia opportuno intervenire per sistemare o se si tratta di elementi “irrilevanti”.

Schermata dello spider di SEOZoom

Molto utili sono anche le informazioni che troviamo nelle sezioni Links (che ci offre dei focus su tutte le tipologie di link – esterni, interni, su immagini e con attributi rel), Response Code (che riporta appunto l’elenco di tutti gli status code HTTP delle pagine analizzate) e Directives (che ci aiuta a controllare e monitorare le impostazioni attive sulla pagina in termini di meta tag robots), mentre attivando la visualizzazione Crawl tree possiamo seguire il percorso compiuto dallo spider per trovare e analizzare tutte le pagine del sito, che può essere utile per capire la struttura di link interni del sito che viene praticamente mostrata ai nostri occhi.

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