Search News di aprile 2023: ripercorriamo le novità di Google

Provaci

Mettici alla prova

Analizza il tuo sito
Seleziona la lingua del database:

Primo appuntamento dell’anno per Search News, la serie stile TG in cui John Mueller ci offre una panoramica rapida su tutti i più recenti aggiornamenti che hanno interessato il mondo della Ricerca Google e, più in generale, gli altri prodotti dell’ecosistema Google, per dare modo ai proprietari e gestori di siti di non perdere traccia di nessuno di questi interventi. Nell’episodio di aprile 2023, il nostro abituale host (per l’occasione tornato a registrare da casa, piccola curiosità) ci accompagna a rivivere le notizie sulle esportazioni di dati di Search Console, sulle rinnovate linee guida di ricerca, sulle dashboard di stato e altro ancora.

April 2023 Search News, il menu dell'episodio

Google Search News di aprile 2023: i più recenti interventi sul sistema di Ricerca

Il primo punto ricordato da Mueller riguarda l’aggiunta della possibilità di esportazione collettiva dei dati in Search Console, la piattaforma che fornisce ai proprietari di siti utili insights sul rapporto tra il proprio sito e la Ricerca: la funzionalità di bulk data export migliora l’operatività, perché porta i dati sulle prestazioni a Google BigQuery.

BigQuery è essenzialmente un database gigante per ogni tipo di informazione: quando i dati sono effettivamente qui conservati, possiamo eseguire query complesse su di essi o esportarli ulteriormente su altri sistemi.

L’esportazione collettiva di dati ci permette di inviare tutti i dati sulle prestazioni disponibili per la nostra proprietà, fatta eccezione per le query anonime, e supera il limite giornaliero di righe di dati nell’interfaccia utente. Questo è utile soprattutto per i siti web più grandi, con molte migliaia di pagine o query al giorno, sottolinea il Googler, mentre per i siti più piccoli sono solitamente sufficienti le Search Analytics API o il connettore Looker Studio.

Nuove linee guida per i contenuti (e per la SEO)

Passando più specificamente agli interventi che interessano la SEO, Mueller analizza anche le ultime modifiche apportate alle documentazioni ufficiali di Google per Search.

Si comincia, inevitabilmente, dalla guida sull’uso dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale per la Ricerca, divenuta necessaria alla luce dell’estrema popolarità che negli ultimi tempi hanno avuto gli strumenti per aiutare a fare brainstorming e creare contenuti. Google ha quindi ritenuto opportuno chiarire alcuni punti chiave ai proprietari dei siti, ribadendo che i sistemi di ranking puntano a premiare i contenuti originali di alta qualità che dimostrano autorevolezza, competenza e affidabilità – ovvero, i parametri di E-E-A-T. Da anni, quindi, il focus degli algoritmi del motore di ricerca è sulla qualità dei contenuti, piuttosto che sul modo in cui il contenuto è stato prodotto, e ciò nel tempo “ci ha aiutato a fornire risultati affidabili e di alta qualità agli utenti”.

Come si legge anche nelle linee guida alla scrittura di contenuti utili, poi, dobbiamo anche pensare a “chi, come e perché per quanto riguarda i contenuti”, ovvero mostrare chi ha scritto le informazioni, dare dettagli su come è stato realizzato e, soprattutto, non perdere di vista l’obiettivo principale (il perché) di ogni contenuto, ovvero aiutare le persone.

L’utilizzo di sistemi di automazione, inclusa l’intelligenza artificiale, per generare contenuti con lo scopo principale di manipolare il posizionamento nei risultati di ricerca costituisce una violazione delle norme di Google sullo spam, dichiara Mueller, ma ciò non significa che qualsiasi uso dell’automazione sia spam o considerato tale.

L’automazione, ricorda il video, è stata utilizzata per generare contenuti utili, come risultati sportivi, previsioni meteo e trascrizioni, e l’intelligenza artificiale può anche aiutare le persone a generare grandi e utili contenuti per il web. Insomma, in definitiva l’uso appropriato dell’intelligenza artificiale o dell’automazione non è contrario alle linee guida di Google, e ad ogni modo tutti i contenuti che produciamo – che siano creati con il supporto di AI o meno – dovrebbero essere valutare in base alle indicazioni di Google, in modo da rendere più facile “rimanere in linea con ciò che i nostri sistemi cercano di premiare e ciò che gli utenti amano scoprire nella Ricerca”.

La status dashboard per la Ricerca

Da qualche settimana, inoltre, Google ha lanciato una nuova pagina che fornisce informazioni sullo stato dei servizi che fanno parte di Search e che permette di visualizzare a colpo d’occhio la situazione attuale dei servizi elencati.

Nello specifico, questa dashboard offre una panoramica trasparente sulle modifiche a Search, ma anche sugli eventuali incidenti – nelle tre fasi di funzionamento della Ricerca, ovvero scansione, indicizzazione o pubblicazione – che, per quanto siano estremamente rari, non sono comunque inevitabili (e serviva “un posto” per informare i proprietari del sito dell’accaduto). Grazie alla collaborazione con i Google’s site reliability engineers è quindi nata la ” Dashboard di stato della Ricerca Google”, che appunto permette di scorrere tutti gli eventi legati ai meccanismi di scansione, indicizzazione o al rilevamento di problemi e bug diffusi del recente passato.

Oltre agli incidenti, la stessa dashboard fornisce anche una traccia delle principali modifiche al sistema di classificazione – ad esempio, possiamo vedere i riferimenti ai più recenti update come il March 2023 Core Update o il Reviews System update di qualche giorno fa.

Le modifiche alla documentazione ufficiale a supporto di sviluppatori e gestori di siti

In questi mesi, poi, ci sono stati numerosi interventi di aggiornamento alle pagine di guida su temi differenti che interessano gli sviluppatori (secondo il vocabolario di Google), ma a ben vedere anche chi si occupa della gestione dei siti e della SEO.

Il primo è la modifica sostanziale alle linee guida per search quality raters, i collaboratori esterni che hanno il compito di valutare i cambiamenti più importanti attuati da Google nella Ricerca, e nello specifico l’aggiunta di una seconda E al vecchio paradigma EAT. In altre parole, ora i quality raters (ma anche i sistemi automatici di Google) ricercano E-E-A-T di ogni pagina, vale a dire i livelli appropriati di Esperienza, Competenza, Autorevolezza e Affidabilità del creatore del contenuto e del sito nel suo insieme.

Di recente è cambiata anche parte della documentazione per le annotazioni di link rel=canonical, che danno ai motori di ricerca un suggerimento per quanto riguarda la pagina preferita per l’indicizzazione all’interno di un gruppo di pagine dal contenuto simile, e ora Google presenta anche una pagina che mostra una galleria degli elementi visivi più comuni che appaiono in Search, così da dare modo a tutti di avere riferimenti appropriati.

Ultima, ma non meno importante, è la rinnovata guida con le best practices per i link, che fornisce utili raccomandazioni per la gestione dei collegamenti del sito (anche, se non soprattutto, in fase di strutturazione del sito con un web designer, in modo da impostare sin dal principio un sistema di linking che funzioni bene per Google).

Le altre notizie dal mondo Google

Infine, prima dei consueti saluti John Mueller ha parlato di altri due interventi recenti nell’ecosistema di Big G. Il primo riguarda la Search Console, con l’aggiornamento delle funzionalità di gestione degli utenti e delle autorizzazioni in Search Console e l’aggiunta di un report di indicizzazione video, oltre ad alcuni aggiornamenti per gli elenchi di merchant.

John Mueller racconta le ultime novità di Google

Sul sito Web.dev, invece, è stato pubblicato un articolo sugli interventi più importanti per migliorare i Core Web Vitals sul sito per il 2023, che offre indicazioni facili da seguire e applicabili alla maggior parte dei siti per migliorare le nostre pagine rispettando questi parametri essenziali che, come sappiamo, rappresentano dei metodi per quantificare e misurare l’esperienza degli utenti reali sul nostro sito.

Iscriviti alla newsletter

Prova SEOZoom

7 giorni di Prova Gratuita

Inizia ad aumentare il tuo traffico con SEOZoom!
TOP