I rank tracker tool di SEOZoom per analizzare keyword e siti

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Il rank tracking, traducibile in italiano come monitoraggio delle posizioni, è una delle principali attività da compiere in ambito SEO e, più in generale, in qualsiasi attività legata a un progetto online, ed è facile comprenderne il motivo. Tenere traccia delle variazioni delle keyword più rilevanti e del comportamento del proprio sito nelle SERP significa infatti capire quali sono i punti di forza e debolezza di un sito e offre la possibilità di poter intervenire per correggere la rotta. Soprattutto chi lavora nel mondo della SEO ha praticamente l’obbligo di monitorare le parole chiave di un progetto per sapere quali risultati occupano i contenuti nel posizionamento dei motori di ricerca e verificare gli eventuali progressi realizzati grazie alle tecniche e alle soluzioni messe in atto. Se abbiamo l’obiettivo di aumentare le visite al nostro sito e-Commerce o al blog, insomma, non possiamo fermarci alla stesura di contenuti di qualità – o, peggio ancora, intervenire “a casaccio” – ma dobbiamo dar seguito al lavoro utilizzando i SEO tools per eseguire queste analisi, come le funzionalità rank tracker di SEOZoom che permettono di monitorare le keyword e il loro rendimento.

Che cos’è un rank tracker

Traducendo dall’inglese, un rank tracker è semplicemente uno strumento per tener traccia del ranking, e dunque, in riferimento specifico al nostro settore di attività, un tool per monitorare il posizionamento delle keyword sui motori di ricerca, studiare il loro andamento, la distribuzione, le variazioni nel tempo e così via.

Il monitoraggio del ranking è quindi la pratica di tracciare nel tempo il posizionamento degli URL nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca per determinate parole chiave, così da rilevare le tendenze e vedere l’impatto dell’ottimizzazione SEO.

Come funzionano i rank tracker

Sul Web sono disponibili diversi strumenti online che aiutano a monitorare il posizionamento del sito per specifiche parole chiave target in un motore di ricerca, progettati per facilitare il tracciamento grazie a dati sulle prestazioni aggiornati con rapidità e facili da capire.

Gli strumenti rank tracker riescono infatti a eseguire l’analisi delle posizioni in tempo reale o con scarto temporale davvero basso rispetto alla realtà mostrata dai motori di ricerca, e propongono interfacce che devono essere semplici, affidabili e comprensibili per velocizzare le operazioni e consentire anche a chi non ha particolari competenze o esperienza di comprendere dove e come intervenire per ottimizzare le strategie online, aumentare i profitti e favorire la crescita del business.

L’utilizzo di questo tool SEO consente di semplificare il lavoro di monitoraggio delle prestazioni dei nostri siti, delle parole chiave di riferimento del business e, non meno importante, delle prestazioni dei competitor, così da supportare la SWOT analysis e la content strategy.

Perché serve un rank tracker tool

Per molti può essere una banalità scontata, ma forse chi è alle prime armi nel lavoro di gestione di un sito potrebbe non aver chiaro un aspetto: digitare semplicemente le parole chiave target su Google per vedere in che posizione si trovano le pagine del nostro sito è una strada che non offre risultati accurati. Sin dal 2005, infatti, Google ha lanciato la ricerca personalizzata, e quindi quando facciamo ricerche su Search i risultati sono influenzati dalla cronologia, dalla posizione geografica e da altri elementi – e anche la ricerca in anonimo potrebbe non essere la soluzione più precisa.

Ne consegue che l’unico modo accurato per ottenere dati sul ranking dai motori di ricerca è utilizzare una piattaforma di rank tracking, che sono progettate per consentire questo monitoraggio indipendentemente da fattori soggettivi come la geolocalizzazione.

A cosa serve il rank tracking per la SEO

Probabilmente è una frase letta un milione di volte, ma se l’obiettivo di ogni progetto online è massimizzare i profitti, la strada passa inevitabilmente anche dall’analisi delle performance dei contenuti prodotti in termini di posizioni Google. Vale a dire, la “semplice” realizzazione di articoli e contenuti di qualità non assicura buone prestazioni, se poi il motore di ricerca continua a non “vederli” e, di conseguenza, a non portare traffico e visite al sito, al blog e all’eCommerce.

Insomma, è fondamentale conoscere gli elementi di SEO rankings e saper valutare fattori come il monitoraggio parole chiave all’interno dei risultati organici di ricerca o lo storico posizioni Google per poter avere dei progetti vincenti, e per fortuna non mancano supporti per compiere queste attività.

Soprattutto per i professionisti SEO, un rank tracker tool è essenziale: sapere come si posiziona un sito web e come si sono sviluppate le sue classifiche nel tempo aiuta a capire quali strategie possono essere utilizzate per aumentare sia le classifiche che il traffico organico, ad esempio, e ci sono anche altri insights utili che possono servire a migliorare il lavoro.

In particolare, con il rank tracking è possibile:

  • Verificare il rendimento dei contenuti. I dati ci possono aiutare a creare contenuti pertinenti, restando nella scia di quelli che hanno ottenuto il gradimento maggiore di Google e lettori, così da cercare di indirizzare ancora più traffico online verso il sito.
  • Verificare i cali di traffico. Le informazioni dei rank tracker ci possono servire per diagnosticare improvvise perdite di traffico o tendenza al ribasso delle nostre pagine, individuando gli URL in difficoltà, per avviare poi l’analisi delle cause di calo del traffico organico e la risoluzione del problema.
  • Monitorare i competitor. Gli strumenti ci permettono di vedere dove è classificato un concorrente diretto, per analizzare non solo il contesto del mercato in cui operiamo, ma anche il livello di concorrenza sui motori di ricerca c’è per ogni parola chiave selezionata. Capire cosa rende vincenti le campagne di marketing della concorrenza è un passo importante nell’avvio di qualsiasi campagna SEO, così come è utile individuare opportunità non sfruttate attraverso l’uso di tool per la content gap analysis, ad esempio.
  • Identificare nuove opportunità potenziali. Oltre a consentire il tracciamento delle parole chiave attuali, i tool possono servire anche per identificare nuove opportunità di posizionamento e termini di ricerca su cui focalizzarci in futuro. Ad esempio, se abbiamo pagine web classificate nella seconda pagina delle SERP per termini di ricerca specifici, possiamo intervenire con l’ottimizzazione del contenuto per aumentare la probabilità che quelle pagine passino alla prima pagina.
  • Supportare la reportistica ai clienti. I dati sul rendimento delle parole chiave strategiche possono essere usati per l’elaborazione dei SEO report da presentare ai clienti, per dimostra come (e quanto) le attività SEO stiano aumentando le classifiche e impattando su vendite o lead.

Quali sono i rank tracker tool

Online ci sono moltissimi strumenti rank tracker, disponibili sia gratuiti che a pagamento.

Prima di soffermarci su SEOZoom, che mette a disposizione diversi strumenti per conoscere e avere sotto controllo tutto quello che sta succedendo al posizionamento delle parole chiave, ci soffermiamo con una piccola parentesi sugli altri tool utili per il rank checker, che ormai spuntano quasi come funghi: dappertutto infatti si trovano piattaforme che consentono (o almeno promettono) il SEO ranking check sui motori di ricerca, ma di frequente si tratta di servizi limitati o piuttosto semplicistici.

Un riferimento “inevitabile” è la Google Search Console, che sappiamo essere una piattaforma gratuita con cui Google fornisce preziosi dati di posizionamento, con vari rapporti che informano su elementi quali clic, impressioni, CTR e posizione media. La Search Console nasce come pacchetto di utilities per supportare editori e sviluppatori a migliorare la struttura del sito, la modalità di visualizzazione del sito nella Ricerca Google e la qualità dell’esperienza degli utenti sul sito, ed è quindi una piattaforma per monitorare e gestire in maniera semplice e completa il progetto online, per ottenere informazioni aggiornate sull’andamento dei contenuti all’interno dei motori di ricerca, per scoprire le query sulle quali si sta posizionando il sito e avere un’analisi efficace dei propri dati, proposti però in maniera non completa e in forma grezza.

E poi ci sono i rank tracker tool a pagamento, che solitamente forniscono dati più granulari e sono progettati per fornire approfondimenti fruibili attraverso funzionalità più specifiche. Spesso, infatti, al classico strumento di monitoraggio delle posizioni manca la cronologia delle posizioni Google, che invece rappresenta un plusvalore degli strumenti di keyword rank tracker.

I tool di SEOZoom per il rank tracking

SEOZoom non è mai stata una piattaforma orientata al semplice rank tracking, in realtà, e tutti gli strumenti della suite – sin dal suo lancio – hanno sempre avuto l’obiettivo di allargare l’analisi oltre al mero dato sulla posizione, fornendo informazioni, metriche e insights per una panoramica più dettagliata sullo stato del nostro sito e sulle strategie che possono servire a ottenere risultati migliori rispetto a quelli disponibili su altri SEO rank tracker.

Con un’ambizione suffragata dai fatti possiamo considerare SEOZoom molto più un classico strumento per monitorare le parole chiave e il loro rendimento su Google. Anche perché, volendo citare solo uno dei vantaggi del rank tracker di SEOZoom, è possibile eseguire analisi non solo sulle singole keyword, ma anche più in generale sul dominio, sui singoli URL e sulle pagine, scoprendo quindi tutti i dettagli utili per ottimizzare la strategia. Con l’ampliamento ai mercati internazionali, a cominciare dal monitoraggio delle SERP UK, è poi possibile utilizzare il rank tracker di SZ anche in versione multilingua, semplicemente selezionando la bandierina di interesse, collegata alla lingua e ai motori di ricerca correlati.

Usare SEOZoom come rank tracker

Più precisamente, possiamo usare la funzionalità di rank tracking delle parole chiave, che ci indica semplicemente la posizione delle keyword all’interno delle SERP e le variazioni nel posizionamento: in questo modo abbiamo a nostra disposizione un valido alleato che tiene traccia di tutto quello che accade alle nostre parole chiave, e leggere i dati per decidere dove intervenire per migliorare le posizioni del nostro progetto.

Come usare SEOZoom come rank tracker

Usare SEOZoom come semplice “rank tracker” ci permette, come detto, di tracciare le parole chiave che scegliamo in tutte le lingue e su tutte le versioni internazionali di Google: per farlo, basta accedere al progetto, andare su modifica e impostare il monitoraggio delle keyword secondo i parametri che ci servono, selezionando l’estensione di Google su cui intendiamo incentrare l’analisi e la relativa lingua. Rispetto alle informazioni piene del monitoraggio regolare, in questo caso otterremo però solo il valore del ranking delle parole chiave inserite e non i volumi di ricerca precisi, disponibili solo per i database internazionali di SEOZoom.

Sempre in quest’area, poi, possiamo anche settare il monitoraggio di una keyword su base locale, utile per le query fortemente influenzate dalla posizione dell’utente: di base, infatti, SEOZoom analizza le SERP impostando Italia come località, ma in alcuni casi può servirti una geolocalizzazione più precisa per scoprire davvero quali sono le prestazioni del sito e delle pagine rispetto ai concorrenti in zona.

Per offrire sempre dati precisi e affidabili, il rank tracker di SEOZoom si basa su un monitoraggio di posizioni e variazioni che avviene su base giornaliera così da offrire una visione più rapida di come cambino le posizioni delle parole chiave nel tempo, con un grafico del rank tracking più dettagliato.

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