Quanto spazio Google sottrae ai risultati organici

Dove sono finiti i link blu su Google? Tra local pack, knowledge panel, box di risposte dirette, carousel e featured snippet, è sempre più difficile trovare a colpo d’occhio i vecchi risultati organici, frutto del lavoro di classificazione dell’algoritmo e degli sforzi SEO.

Abbiamo cercato di dare una risposta precisa alla domanda di apertura, analizzando migliaia di keyword e di SERP per determinare la posizione effettiva del primo link organico, la mitica posizione 1 su Google, in tutti i principali settori e industrie: ciò che emerge forse non è sorprendente, ma di certo è una clamorosa conferma dell’invadenza di Google, che occupa spesso gran parte delle SERP con le sue feature e cannibalizza i risultati organici in prima pagina.

La metodologia dello studio

Grazie al nuovo motore di analisi delle SERP di SEOZoom, abbiamo potuto determinare come si comporta Google con le varie query di settore, prendendo in esame un dataset delle migliori 10.000 keyword di ogni settore su Google UK per desktop.

Abbiamo così analizzato 16 differenti casistiche di occupazione delle SERP, segnalando per ognuna le differenze tra le query di settore. Questo ci ha permesso di scoprire quanto spazio è occupato da feature e box vari di Google per ciascuna nicchia, la percentuale di query per settore in cui il primo risultato non è immediatamente visibile al primo scroll dell’utente, ma anche la percentuale di news, video e immagini

I dati raccolti descrivono un quadro chiaro: in quasi tutti i settori Google spesso occupa gran parte della SERP con i propri box, relegando i link organici in posizioni grafiche addirittura below the fold