Page Experience di Google, nuove FAQ per chiarire i dubbi

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È uno dei temi che ha maggiormente messo in fermento la community SEO, che sin dal primo annuncio di Google ha atteso con un misto di curiosità e ansia la partenza del Page Experience, anticipata un anno prima del lancio effettivo (peraltro anche procrastinato rispetto alle previsioni iniziali e definitivamente avvenuto nel giugno 2021). A contribuire a questo hype è stata senza dubbio l’attenzione che Google stesso ha dedicato al tema, con la pubblicazione di vari contributi e, caso non sempre frequente, anche di una serie di FAQ che ci aiutano a capire che cosa significhi questo sistema e a risolvere alcuni dei principali dubbi sorti in chi opera professionalmente sul Web.

Google chiarisce dubbi e domande su Core Web Vitals e Page Experience

Nonostante siano passati ormai tre anni dai primi riferimenti a questo intervento – e nonostante un impatto sulle SERP meno sensibile di quanto si potesse pensare – l’Esperienza sulla pagina è ancora un tema che richiede degli approfondimenti e, in effetti, nelle ultime settimane Google ha lavorato proprio ad aggiornare vari documenti in cui si menziona la Page Experience, contribuendo ad alimentare dubbi e domande al riguardo. Giusto per ricapitolare, il Page Experience è stato rimosso dai sistemi di ranking attualmente attivi nella Ricerca e, per così dire, declassato a “insieme di segnali di classificazione utilizzato da vari sistemi”, e poi è stata anche eliminata la vecchia pagina di FAQ redatta da Cheney Tsai, Google Employee, nei forum di assistenza per la Search Console (la risorsa ora restituisce un errore 404), sostituita da un’altra serie di domande/risposte utili a inquadrare l’attuale definizione e significato del concetto.

È infatti proprio questo il termine utilizzato nella nuova guida ufficiale, scritta da Danny Sullivan, che definisce la Page Experience come “un concetto usato per descrivere un insieme di aspetti chiave dell’esperienza sulle pagine” su cui i proprietari dei siti potevano, e possono ancora, concentrarsi per cercare di ottenere risultati migliori nella Ricerca, ma soprattutto per fornire un servizio di qualità ai loro utenti. Un’altra pagina spiega proprio questo punto: i sistemi di ranking principali di Google “cercano di premiare contenuti che offrono una buona esperienza sulle pagine”, ma l’ottimizzazione ideale non si concentra “solo su uno o due aspetti dell’esperienza sulle pagine”, quanto piuttosto sull’assicurare “un’esperienza sulle pagine complessiva positiva valutando diversi aspetti”.

Alla luce di queste nuove e più recenti informazioni (questa rivoluzione si è completata nel mese di maggio 2023) abbiamo adeguato anche questo nostro articolo, lasciando comunque traccia della precedente versione delle FAQ nella seconda parte del testo.

Le nuove FAQ di Google sul Page Experience

Diamo dunque uno sguardo al primo set di domande e di risposte ai dubbi più frequenti su questo tema.

  • Esiste un singolo “indicatore relativo all’esperienza sulle pagine” utilizzato dalla Ricerca Google per il ranking?

No, non c’è un singolo indicatore. I sistemi principali di ranking esaminano una varietà di indicatori in linea con l’esperienza sulle pagine complessiva.

  • Tra gli indicatori relativi all’esperienza sulle pagine sono inclusi i Core Web Vitals, l’ottimizzazione per il mobile, l’uso di HTTPS e l’assenza di interstitial invasivi. Questi indicatori sono ancora utilizzati nel ranking nei risultati di ricerca?

L’esperienza sulle pagine riguarda molti aspetti e non tutti questi indicatori potrebbero essere usati direttamente per influenzare il ranking: ciò nonostante, Google ritiene che questi aspetti dell’esperienza sulle pagine siano utili per aver un buon ranking di ricerca e meritano attenzione.

  • Le metriche di Core Web Vitals sono importanti?

Google invita vivamente i proprietari di siti di avere buone metriche di Core Web Vitals per usufruire al meglio della Ricerca e garantire un’ottima esperienza utente in generale. Tuttavia, per un’esperienza sulle pagine eccellente le metriche di Core Web Vitals non sono sufficienti: delle buone statistiche nel report Core Web Vitals in Search Console o nei report Core Web Vitals di terze parti non garantiscono un buon ranking.

  • L’esperienza sulle pagine viene valutata a livello di sito o di una pagina specifica?

In genere, i principali sistemi di ranking di Google valutano i contenuti in base a una pagina specifica, anche quando capiscono aspetti correlati all’esperienza sulle pagine. Tuttavia, ci sono alcune valutazioni a livello di sito.

  • Quanto è importante l’esperienza sulle pagine per ottenere un buon ranking?

La Ricerca Google cerca sempre di mostrare i contenuti più pertinenti, anche se l’esperienza sulle pagine è mediocre. Tuttavia, per molte query sono disponibili tanti contenuti utili e, in questi casi, un’esperienza sulle pagine eccellente può contribuire al successo nella Ricerca.

  • Che cosa significa tutto questo per “l’aggiornamento dell’esperienza sulle pagine”?

L’aggiornamento dell’esperienza sulle pagine era un concetto usato per descrivere un insieme di aspetti chiave dell’esperienza sulle pagine su cui i proprietari dei siti possono concentrarsi. In particolare, ha introdotto Core Web Vitals come nuovo indicatore preso in considerazione dai principali sistemi di ranking, insieme ad altri indicatori relativi all’esperienza sulle pagine, come HTTPS, che gli algoritmi stavano già usando. Non era un sistema di ranking separato e non combinava tutti questi indicatori in un singolo indicatore “Esperienza sulle pagine”.

  • È richiesta una buona esperienza sulle pagine per comparire nel carosello “Notizie principali” sui dispositivi mobili?

L’esperienza sulle pagine non è un requisito di idoneità per comparire nella sezione “Notizie principali“. Se i contenuti rispettano le best practice di Google News e le norme di Google News, i sistemi automatici potrebbero prenderli in considerazione.

  • L’esperienza sulle pagine viene presa in considerazione nel sistema di contenuti utili?

Il sistema algoritmico di contenuti utili è incentrato principalmente sugli indicatori relativi ai contenuti, invece che sull’esperienza sulle pagine e sulla presentazione. Tuttavia, proprio come i principali sistemi di ranking prendono in considerazione indicatori in linea con una buona esperienza sulle pagine, lo stesso vale anche per il sistema di contenuti utili.

Page Experience e Core Web Vitals: le prime risposte di Google

Come dicevamo, già nel 2020 Google aveva provato a rispondere ai primi domande e i dubbi sul Page Experience – e sui Core Web Vitals, che rappresentavano la grande novità applicativa dell’aggiornamento – pubblicando una pagina informativa con una lunga serie di FAQ che possono, ancora oggi, fornirci interessanti approfondimenti sul modo in cui inizialmente era valutata l’esperienza utente su dispositivi mobili e desktop e sulle varie tecnologie utilizzate per fornire tali esperienze.

Con il Page Experience, Google intende infatti concentrare l’attenzione sulla user experience, soprattutto da mobile, iniziando anche a testare un indicatore visivo nei risultati di ricerca per evidenziare le pagine che garantiscono un livello di navigazione eccellente per gli utenti – oltre ovviamente a contenuti di qualità che rispondono al search intent, il primo e fondamentale criterio da soddisfare.

  1. Quali sono le metriche? Perché sono rilevanti per gli utenti?

Si parte subito con un’utile sintesi di ricapitolazione su cosa sono i “Segnali web essenziali”, le nuove metriche incentrate sull’utente introdotte nei mesi passati da Google per comprendere, misurare e migliorare l’esperienza utente di ogni sito.

Il Largest Contentful Paint misura la velocità con cui gli utenti visualizzano i contenuti; il First Input Delay misura la reattività di un sito all’input dell’utente (come il tocco di un pulsante o l’inserimento di dati in un modulo); il Cumulative Layout Shift misura la frequenza con cui gli elementi della pagina si spostano mentre l’utente cerca di leggerla o interagire.

  1. Google vuole che tutte le pagine raggiungano queste soglie? Qual è il vantaggio?

Secondo Cheney Tsai, Google “suggerisce ai siti di utilizzare queste tre soglie come guida per fornire un’esperienza utente ottimale su tutte le pagine”. Le soglie dei Core Web Vitals vengono valutate a livello di pagina e “potresti scoprire che alcune pagine sono al di sopra e altre al di sotto di queste soglie”. Il vantaggio immediato sarà una migliore esperienza per gli utenti che visitano il sito, ma a lungo termine “riteniamo che lavorare per un insieme condiviso di metriche e soglie di esperienza utente su tutti i siti web sarà fondamentale per sostenere un ecosistema web sano”.

  1. Le pagine AMP soddisfano le soglie consigliate?

“Esiste un’alta probabilità che le pagine AMP soddisfino le soglie”, leggiamo nelle risposte, perché “AMP significa offrire esperienze di alta qualità, user-first” e gli obiettivi fondanti del framework “sono strettamente allineati con ciò che misurano oggi Core Web Vitals”.

Ciò significa che i siti creati utilizzando AMP probabilmente possono facilmente soddisfare le soglie dei segnali Web essenziali, e inoltre la versione evergreen di AMP consente ai proprietari dei siti di “ottenere miglioramenti delle prestazioni senza dover modificare il loro codebase o investire in risorse aggiuntive”.

Ma è importante notare che ci sono cose al di fuori del controllo di AMP che possono far sì che le pagine non soddisfino le soglie, come tempi di risposta del server lenti e immagini non ottimizzate.

  1. Un sito può soddisfare le soglie consigliate senza utilizzare AMP?

La risposta è affermativa ed è quindi è possibile ottimizzare le prestazioni per incontrare i Core Web Vitals. Il vantaggio dell’utilizzo di AMP è che “ottieni queste best practices per lo sviluppo web integrate nel framework, senza ulteriore sforzi”.

  1. Se il ì sito è una Progressive Web App, soddisfa le soglie consigliate?

Non necessariamente, poiché dipenderà ancora “da come viene implementata la Progressive Web App e da come gli utenti reali stanno vivendo la pagina”. I Core Web Vitals sono complementari allo sviluppo di una buona PWA, ma è importante che “ogni sito, che sia un PWA o meno, si concentri su esperienza di caricamento, l’interattività e la stabilità del layout”.

  1. Un sito Single Page Application può soddisfare le soglie consigliate?

I Core Web Vitals misurano l’esperienza dell’utente finale di una particolare pagina web e non tengono conto delle tecnologie e delle architetture coinvolte per fornire tale esperienza. Le tre metriche sono importanti per un’applicazione a pagina singola come lo sono per altre architetture, e “architetture diverse possono comportare diversi punti di attrito per affrontare e soddisfare le soglie”, ma indipendentemente da questo “ciò che conta è l’esperienza utente osservata”.

  1. Un sito è mobile-friendly, ma ha un punteggio Core Web Vitals basso sui dispositivi mobili: come è possibile?

Il segnale Page Experience “misura aspetti di come gli utenti percepiscono l’esperienza di interazione con una pagina web” e i “Core Web Vitals sono un aspetto, insieme all’ottimizzazione per i dispositivi mobili”. Questi elementi “non sono pensati per essere sovrapposti, ma aggiuntivi al fine di fornire un’immagine olistica dell’esperienza della pagina”.

  1. Come posso migliorare il mio punteggio LCP / CLS / FID?

Il miglioramento delle metriche per un sito richiede la conoscenza dello sviluppo web. Se sei un utente non tecnico, “abbiamo alcuni suggerimenti nel nostro Help center di Search Console, ma dovresti considerare di contattare un professionista”.

  1. Perché ci sono differenze nei punteggi tra mobile e desktop?

In questo momento, scriveva Cheney Tsai, “l’utilizzo dell’esperienza in pagina come fattore di ranking si applica solo alla ricerca da mobile”.

Tuttavia, “se stai misurando Core Web Vitals utilizzando il tuo strumento Real user monitoring (RUM) preferito, potresti scoprire che i punteggi differiscono tra Web mobile e Web desktop” perché, pur avendo usato una tecnologia simile per creare il sito, “gli utenti reali delle due versioni avranno vincoli diversi come il dispositivo, le dimensioni del viewport, la connettività di rete e altro”.

  1. Le sessioni che non riportano il FID possono essere considerate sessioni “rimbalzate”?

No, FID esclude gli scroll e ci sono sessioni legittime senza input non-scroll. La frequenza di rimbalzo e la frequenza di abbandono possono essere definite come “parte della suite di analisi prescelta e non vengono considerate nella progettazione delle metriche CWV”.

  1. In che modo Core Web Vitals tiene conto dei siti la cui base di utenti comprende traffico NBU ad alto volume o altri utenti con scarsa connettività Internet?

I Core Web Vitals hanno lo scopo di misurare la qualità dell’esperienza di un utente su un sito. La popolazione di utenti di ogni sito è diversa e alcuni siti, non limitati a una particolare regione, possono avere popolazioni significative di utenti che potrebbero utilizzare dispositivi meno recenti, reti più lente e così via. In tali casi, i siti dovrebbero adattare il contenuto per garantire che tali utenti continuino a ricevere un’ottima esperienza utente e, idealmente, soddisfare comunque le soglie consigliate per i Core Web Vitals.

  1. I segnali Web essenziali influiscono sul posizionamento?

A partire da giugno 2021, i Core Web Vitals saranno inclusi nei segnali di esperienza pagina insieme ad altri fattori di ranking già esistenti, tra cui mobile-friendliness, sicurezza HTTPS e linee guida per interstitial intrusivi.

  1. In che modo Google determina quali pagine sono interessate dalla valutazione della page experience e dall’utilizzo come segnale di ranking?

L’esperienza sulla pagina è “solo uno dei tanti fattori utilizzati per classificare le pagine” e il Googler sottolinea che “l’intento della query di ricerca è ancora un segnale molto forte, quindi una pagina con un’esperienza di pagina inferiore alla media può comunque avere una posizione elevata se ha contenuti interessanti e pertinenti”.

  1. C’è una differenza tra ranking desktop e mobile?

Al momento di scrittura delle FAQ (2020, come detto) era previsto che “l’utilizzo della page experience come segnale per il posizionamento si applica solo alla ricerca mobile”.

  1. Cosa possono aspettarsi i proprietari di siti dal loro traffico se non raggiungono le metriche sulle prestazioni di Core Web Vitals?

Cheney Tsai ammette che “è difficile fare qualsiasi tipo di previsione generale” e che ci potrebbero essere maggiori dettagli “da condividere in futuro, quando annunceremo formalmente che le modifiche entreranno in vigore”. Anche qui, però, si ripete e mette in evidenza che “il contenuto stesso e la sua corrispondenza con il tipo di informazioni che un utente sta cercando rimangono un segnale molto forte” per il posizionamento.

  1. Quali informazioni fornisce la Search Console su Core Web Vitals? Cosa significano questi errori?

Nella Google Search Console è presente il report Segnali Web Essenziali, basato sui dati del report Chrome UX, per aiutare i proprietari dei siti a identificare potenziali problemi di esperienza utente. L’obiettivo è garantire che il report sia coerente e fornisca ai proprietari del sito una visione sullo stato di ciascuno dei Core Web Vitals sul proprio sito.

  1. La mia pagina è veloce: perché ci sono warning nel rapporto Segnali Web Essenziali in Search Console?

Dispositivi diversi, connessioni di rete, localizzazione geografica e altri fattori possono contribuire al modo in cui una pagina viene caricata e viene vissuta da un particolare utente. Sebbene alcuni utenti, in determinate condizioni, possano osservare una buona esperienza, ciò potrebbe non essere indicativo dell’esperienza di altri utenti. I Core Web Vitals “esaminano l’intero corpo delle visite degli utenti e le sue soglie sono valutate al 75esimo percentile in tutto il corpo degli utenti”.

A seconda di come si sta valutando la velocità, è bene ricordare che i “Core Web Vitals puntano a qualcosa di più della rapidità: ad esempio, Cumulative Layout Shift descrive situazioni fastidiose per gli utenti come i contenuti in movimento”. Inoltre, è possibile “anche utilizzare strumenti di test sintetici che tentano di emulare un utente, ma tale rappresentazione potrebbe differire dai tuoi utenti reali”, avverte il Googler.

  1. Nell’analisi in Lighthouse non vedo errori: perché ne compaiono nel rapporto di Search Console?

Il report della Search Console “mostra il rendimento delle tue pagine in base ai dati sull’utilizzo del mondo reale dal rapporto CrUX (a volte chiamati dati sul campo); d’altra parte, Lighthouse mostra i dati basati su quelli che vengono chiamati dati di laboratorio”, ricorda Cheney Tsai.

I dati di laboratorio sono utili per eseguire il debug dei problemi di prestazioni durante lo sviluppo di un sito Web, poiché vengono raccolti in un ambiente controllato, ma “potrebbero non catturare i colli di bottiglia del mondo reale”. Quindi, il consiglio è utilizzare entrambi i rapporti per migliorare l’esperienza degli utenti, sapendo però che le informazioni fornite da ciascun rapporto sono diverse.

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