Case Study di SEOZoom: il rilancio di Legal for Digital

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Ritorna l’appuntamento con i case studies di SEOZoom, l’angolo dedicato alla voce in prima persona degli utenti della nostra suite, che possono raccontare la propria esperienza diretta di utilizzo dei vari tool per accompagnare la crescita del proprio progetto online. Oggi la parola passa a Francesca Giovannetti, che negli ultimi due anni ha lavorato ai contenuti di Legal for Digital, uno dei siti posizionati meglio come studio legale specializzato nel diritto del web anche grazie al supporto di SEOZoom, come vedremo!

L’inizio del progetto

Legal for Digital “ha rappresentato per me il ritorno al grande amore: la SEO e il content marketing, dopo una breve parentesi come Facebook advertiser”, inizia a raccontare Francesca, che da qui in poi diventa narratrice in prima persona della sua esperienza.

Agli inizi del 2020, il cliente mi presenta un progetto da costruire da 0 a livello di SEO onpage: un sito web nato da 5 mesi, con alcuni servizi presenti, ma le cui pagine non erano posizionate su kw commerciali, 4 articoli scritti dal titolare del sito, e SEOzoom, che era il tool che mi era stato affidato insieme al sito.

Il cliente aveva lasciato l’agenzia con cui aveva fatto il sito, quindi non c’era un piano editoriale per il blog, e tanto meno una strategia: avrei dovuto fare “solo” la copywriter, “ma l’intuito mi ha fatto percepire che avrei dovuto avere un ruolo molto più attivo.

Rimbocchiamoci le maniche

Da buona amante delle sfide e della legge, mi sono subito messa al lavoro e ho capito che se avessi conosciuto meglio anche la suite di SEOZoom, avrei potuto dare di più anche al progetto, quindi mi sono iscritta all’Academy.

Avevo due obiettivi con questo sito, e potevo contare solo sul blog:

  • Posizionarlo nelle SERP giuste: cioè quelle rispondenti alle query dei nostri potenziali clienti
  • Farlo crescere in autorevolezza nel settore legale affinché acquisisse anche link naturali

Quali erano le conoscenze che mi servivano:

  • Conoscere i servizi e le buyer personas del mio cliente: interviste a lui
  • Le query che i suoi potenziali clienti cercano, che non sono altro che le loro esigenze. Tradotto: che volume dii ricerca hanno queste richieste e l’utente come esprime le sue esigenze? E qui SEOZoom è una vera e propria àncora.

Queste due informazioni si possono tradurre con un’unica espressione: “individuazione del search intent”.

Ad ogni categoria del blog corrisponde una kw research all’interno dallo strumento apposito di SEOZoom. Sono partita creando un contenuto pillar per ogni categoria, che sarebbe stato anche il muro portante della struttura dei link interni.

Contenuto pillar significa partire dalla main kw più generica che c’è, per poi ramificare le main kw più piccole nei gruppi (articoli correlati) al cui interno ho inserito le keyword di coda lunga e le correlate.

Per questo sono stati utilissimi i suggerimenti di SEOZoom per le keyword correlate e Infinity.

L’interest finder mi fa capire le priorità e a trovare a colpo d’occhio quel termine che serve a me.

Ho anche utilizzato anche il site builder come primo punto di riferimento per la costruzione del piano editoriale.

Su cosa baso la scelta delle kw? Quando si parla di kw di tipo legale, come GDPR o marchi o copyright, in SERP ti trovi dei colossi. Quindi ho sempre guardato alla kw difficulty: quando il sito non aveva autorevolezza sceglievo la correlata più vicina e con meno competizione (mi sono sempre basata sulle stime di SEOZoom). Poi quando abbiamo raggiunto 40-41 di autorevolezza, alloro ho osato.

Dove siamo arrivati in due anni esatti

In poco più di un anno ho pubblicato un articolo a settimana (adesso siamo a 101 articoli) e da marzo 2020 a giugno 2021 siamo passati da Zoom authority 11 a Zoom Authority 44 e da Volume di traffico 7 a voluume di traffico, prima dell’update di Google, di oltre 8500.

La ZA originale

L'ultima ZA

Il volume di traffico originale

Il volume di traffico aggiornato

Poi l’update di Google di giugno, come mi aspettavo, ci ha ammazzato. Ma, appunto, me lo aspettavo.

Siamo scesi di autorevolezza a 40 e abbiamo dimezzato il volume di traffico e le kw posizionate in prima pagina.

Come faccio una kw research

Sfrutto SEOZoom dal calendario alla redazione di ogni articolo: parto sempre dalla SERP e dalle info che mi dà il cliente.

Le kw le metto inizialmente tutte insieme nelle preferite, dalle preferite le divido nei gruppi della kw research, dalla kw research mi salvo le più importanti e le metto nel progetto.

Per la scelta dei topic dell’articolo utilizzavo molto la sezione “preposizione, domande, azioni” presente nelle kw correlate dello strumento analisi keyword, che ora sono state messe nelle FAQ. Per partire ora nella redazione di un contenuto, con la nuova suite, la sezione “analisi della SERP” la trovo davvero super: dall’indicarmi se Google risponde alla query, la quantità di pixel dedicati ai contenuti, non c’è una singola informazione che sia poco utile. Ma anche la sezione delle correlate offre tante informazioni in più rispetto a prima.

Per oltre un anno ho pensato solo a redigere articoli con costanza e ho sfruttato molto l’autorevolezza dell’autore, che nella materia legale digitale è molto conosciuto.

Questo ha inciso, e ha inciso anche la presenza di comunicazione cross-channel del mio cliente. Infatti in SERP ci siamo con tutti i canali e comunichiamo in maniera costante e con coerenza. Le kw non servono solo sul sito, rappresentano ciò che cerca l’utente su tutti i canali, dove si aspetta però un approccio comunicativo diverso.

Il progetto del nuovo sito

Poi si è presentata la nuova sfida, era un bel progetto ma a metà: mancavano tutte quelle kw ricercate da chi vuole acquistare il servizio, le c.d. kw transazionali e commerciali. Il sito non era più in linea con la crescita dello studio e non era versatile per accogliere nuovi servizi e più di nicchia. SEOZoom insieme alle mie ricerche è stato fondamentale anche per la struttura del nuovo sito che è andato online a settembre. Qui ho lavorato molto sullo studio dei competitor e di siti affini.

Ma SEOZoom non mi è stato utile solo per la seo on-page, ma mi è stato utile, e lo è a tutt’ora, per analizzare lo stato di salute del sito a livello di seo tecnica: solo pochi giorni fa ho lanciato lo spider e vedendo errori strani (snippet duplicati) ho capito che dei redirect non avevano funzionato, infatti avevo ben 10 pagine duplicate, non solo lo snippet!

Legal for Digital oggi

Siamo posizionati su kw molto competitive e arriva traffico di qualità.


Stanno arrivando anche buoni posizionamenti per le kw transazionali, anche se ce ne sono meno rispetto a settori meno di nicchia.

In un anno e mezzo abbiamo anche acquisito circa 80 backlink naturali, ma ci sono ottime potenzialità per averne altri e più strategici. Anche per la scelta degli anchor text kw è un ottimo strumento di orientamento.

Siamo in posizione zero per numerose kw, e come vediamo le serp sono molto difficili perché il box domande non manca mai!

Quello che amo di SEOZoom è che stimola l’approfondimento. Quello che amo dell’Academy di SEOZoom è che ti spinge a ragionare e ti guida nell’acquisire un metodo di lavoro.  

Cosa faccio attualmente sul sito

Per quanto riguarda questo sito, il mio obiettivo attuale è quello di ottimizzare il crawl budget: appena apro SEOZoom il mio occhio punta sempre lì. Il sito nuovo conta quasi il triplo delle pagine rispetto al precedente e molte, sono sincera, puntano molto più sullo UGC con testi brevi e molto accattivanti che sulle kw in primis.

Molte pagine poi avevano perso posizionamento, e ci sono stati grossi problemi di SEO tecnica per cui il sito è stato penalizzato.

Oggi quello che faccio è sì creare contenuti nuovi ogni 2 settimane, ma investo molto più tempo ad ottimizzare il vecchio. E in questo SEOZoom è davvero uno strumento eccezionale: partendo dall’analisi delle pagine monitorate o in calo, scopro spesso nuove kw per generare nuovi contenuti. L’ottimizzazione del vecchio si basa tanto sullo studio dei competitor, anche se siti verticali come il nostro che sfidano la SEO ce ne sono pochi. Ma leggendo contenuti posizionati meglio del mio e facendo sui competitor l’analisi SEO, mi si apre un mondo.

I risultati ci sono: il sito è appena tornato ad avere l’autorevolezza del pre- aggiornamento di Google, il crawl budget diminuisce a vista d’occhio e Google è tornato ad aver fiducia nel sito.

Quello che aspiro adesso a fare è supportare il sito con video Youtube, e anche qui SEOZoom con lo strumento scopri keyword, che io uso molto in altri ambiti, può darci una grossa mano.

È vero che i tool senza metodo non servono, ma SEOZoom ti ci porta ad avere un metodo!

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