Keyword research, come usare correlate e search intent simile

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Qual è la differenza tra keyword correlate e keyword con lo stesso search intent? Il nostro focus odierno è dedicato proprio a rispondere a questa domanda, per fornire a tutti gli utenti di SEOZoom delle indicazioni utili per ottimizzare la keyword research sfruttando in maniera combinata due funzionalità molto utili della nostra piattaforma.

Le basi per creare una keyword research utile

Prima di approfondire la questione, è bene tornare a parlare di come eseguire la ricerca di parole chiave utili alla strategia di business del proprio sito: il primo passo è conoscere se stessi e quindi individuare quali sono le SEO keywords fondamentali a cui dedicare attenzione, legate a prodotti, funzionalità o i servizi intorno a cui si costruirà il funnel del search intent.

Migliorare il contenuto aumentando le parole chiave strategiche

Come ben sappiamo, la creazione di elenchi di parole chiave può essere considerata un’arte e i suggerimenti sono sempre importanti, sia per ampliare il ventaglio delle opzioni a disposizione sia per migliorare il contenuto, correggendo il tiro di testi on page in modo da renderli più performanti. E proprio a questo servono i keyword research tool di SEOZoom, che ora andiamo a descrivere in modo più dettagliato.

Gli strumenti di SEOZoom per le parole chiave

La funzionalità di base di inserimento di una parola chiave o una query più lunga ci permette di avviare la ricerca di due tipologie di keyword affini, ovvero le keyword correlate e le keyword con stesso search intent: si tratta di due elenchi che consentono di espandere la nostra copertura di ricerca, fornendoci un punto sicuro da cui cominciare nel perfezionamento della strategia di creazione di contenuti.

Tabella search intent e keyword correlate

Cosa sono le keyword correlate

L’elenco di parole chiave correlate è piuttosto semplice da comprendere, perché è una lista di varianti di query in cui compare la keyword obiettivo, ciascuna delle quali fornita di indicazioni su volume di ricerca, CPC medio, Keyword Difficulty e Keyword Opportunity e rimandi al trend e all’ultima SERP.

Volendo semplificare ancora, possiamo dire che le keyword correlate consentono di approfondire tutte le long tail legate alla parola chiave inserita nel campo di ricerca di SEOZoom. Le variazioni di questa sezione riguardano la posizione della keyword obiettivo nella query (all’inizio o alla fine della stringa, come in keyword research o research keyword nella schermata scelta come esempio in pagina), l’aggiunta di altri termini che specificano il contesto di ricerca (le parole Google o SEO) e così via.

Capire la composizione della query e degli argomenti rilevanti per Google

SEOZoom ci consente di scendere ancor più nei dettagli di questa attività di ricerca grazie a Keyword Infinity, lo strumento che individua e mostra gli argomenti rilevanti per il topic ricercato, permettendoci di scoprire in maniera efficace la composizione delle query e le diramazioni della parola inserita. Usando il Knowledge Graph possiamo poi visualizzare le formulazioni più frequenti per la keyword, ovvero preposizioni più usate, domande più gettonate e azioni collegate, così da avere una panoramica praticamente completa sugli argomenti rilevanti per il tema individuato e orientare di conseguenza il contenuto o i contenuti da realizzare.

Usare SEOZoom per capire il search intent

Come diceva Ivano Di Biasi qualche giorno fa, il valore aggiunto che SEOZoom ha fornito ai suoi utenti per la keyword research è la funzione che analizza il search intent della keyword e permette di capire quali sono le parole chiave realmente necessarie nel testo e quelle che invece possono portare off topic l’articolo e quindi compromettere il posizionamento.

La considerazione di base è che per potenziare e rendere performante davvero il sito e i suoi contenuti bisogna pensare alle intenzioni degli utenti che utilizzano i loro motori di ricerca, perché solo così è possibile far diventare le pagine più competitive e aumentare le chance di posizionarsi su una gamma maggiore di parole chiave.

La visualizzazione di keyword con search intent simile

Che cosa sono le keyword con search intent simile

L’elenco di keyword con stesso search intent serve proprio a questo, perché fornisce una lista di parole chiave semanticamente affini a quella inserita nella ricerca pur non essendo direttamente correlate ad essa, che quindi può essere importante utilizzare per la creazione di testi SEO oriented più performanti e mirati che rispondono in modo più ampio agli interessi e alle esigenze degli utenti.

Un’analisi sulle ricerche degli utenti

La differenza maggiore rispetto alle keyword correlate è semplice: in questo caso, sono inseriti anche termini dove la keyword iniziale non è presente. In termini pratici, la schermata mostra concretamente questa differenza: quando ricercano keyword research gli utenti vogliono anche avere informazioni su “parole chiave”, “trova la parola” e così via, che sono termini sinonimi che può essere utile inserire nel testo per mettere a punto il contenuto delle pagine e aumentare le possibilità di posizionamento. O, ancora, SEOZoom ci rivela che chi cerca keyword research è interessato anche a scoprire quali sono i keyword tool da utilizzare, a comprendere cosa sono i volumi di ricerca o quali sono le ricerche frequenti su Google.

L’importanza del search intent

Approfondire l’analisi delle SERP e dell’intenzione di ricerca degli utenti ci permette anche di individuare due fattori legati al funzionamento di Google, ovvero il livello di comprensione che l’algoritmo ha di determinate query (la capacità di riconoscere – e premiare con posizionamento – anche sinonimi o termini legati contestualmente alla keyword, come nel caso delle entità) e la possibilità che la SERP esaminata non abbia un’intenzionalità univoca, e che sia composta dunque da intenti transazionali e informazionali allo stesso tempo.

Migliorare i contenuti e la keyword research con SEOZoom

Grazie a SEOZoom è possibile avere tutte queste informazioni a portata di mano, conoscere meglio il contesto, intuire quali sono gli interessi e le intenzioni del pubblico di riferimento, così da poter poi sviluppare al meglio il contenuto che risponda a tutte queste domande e raggiungere le posizioni top su Google.

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