Una rivoluzione nella keyword research: la ricerca per domande

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Come si fa oggi una keyword research efficace? Sappiamo che non basta più partire da una keyword di ampio volume o da un gruppo di parole chiave affini, perché il fulcro su cui costruire contenuti vincenti è il search intent individuato da Google e il nostro obiettivo deve essere soddisfare le esigenze delle persone che usano il motore di ricerca, ma in concreto come si fa a cambiare approccio? SEOZoom è il primo strumento al mondo a fornire uno strumento specifico che rivoluziona per davvero la classica attività di keyword research: si chiama Question Explorer e permette di trovare tutte le domande che gli utenti hanno in mente e cercano su Google quando devono risolvere un problema reale.

Question Explorer, un modo completamente nuovo di fare Keyword Research

La nuova funzione sviluppata da Ivano Di Biasi e Giuseppe Liguori ricerca le domande che vengono mostrate nelle SERP di Google e rivela tutte le parole chiave che gli algoritmi di Google considerano pertinenti e utili per soddisfare l’esigenza di ricerca dell’utente.

In pratica, SEOZoom sa esattamente quando e in quali query Google mostra le domande, e ha già raccolto un database di oltre 75 milioni di domande solo per la versione italiana del motore di ricerca.

Il nuovo strumento rivoluzionario di SZ

Ogni domanda fa riferimento a un’esigenza specifica e le keyword che compongono il cluster di query in cui Google le mostra rappresentano la search journey che gli utenti fanno sul motore di ricerca per riuscire a soddisfare le proprie necessità. Domande diverse (anche se apparentemente simili) generano risposte diverse e afferiscono a intenti diversi, richiedendo perciò risposte e contenuti a loro volta differenti: grazie a Question Explorer, possiamo scoprire esattamente cosa cercano i nostri utenti quando devono risolvere un problema reale, e questo è un passo decisivo per strutturare un contenuto specifico e utile, che abbia maggiori chance di posizionarsi.

Abbiamo ripetuto spesso che oggi non è più sufficiente sapere semplicemente se l’intent di una keyword sia Informational, Transactional, Commercial o Navigational, perché questa è solo una fotografia statica di una realtà in movimento: ciò che serve per costruire contenuti efficaci è sapere cosa dobbiamo offrire agli utenti che presentano delle necessità e farlo nel modo giusto, provando a capire cosa abbia appreso Google dalle tante richieste che gli vengono fatte ogni giorno. Ed è esattamente questo che fa la nuova funzione di SEOZoom, che riesce a scandagliare tutte le domande e a presentare le relative keyword rilevanti secondo il motore di ricerca, semplificando quindi le operazioni di content strategy.

Come usare Questions Explorer di SEOZoom

L’interfaccia della feature, che si trova all’interno degli strumenti di keyword research di SEOZoom, è molto semplice e intuitiva e ricalca quella di Keyword Infinity: basta inserire parole o intere frasi che compongono la domanda che abbiamo in mente di analizzare e lanciare la scansione. Per perfezionare la ricerca, poi, possiamo anche escludere alcuni termini, così da limitare il focus al settore e alla tipologia di nicchia in cui operiamo e a cui siamo interessati.

la schermata di Question Explorer

Nella schermata successiva, SEOZoom ci mostra quindi l’elenco completo delle keyword in cui compare la domanda, ovvero delle query che attivano il box “Le persone chiedono anche” nella SERP di Google in cui è appunto presente (anche) la relativa domanda, oltre a una serie di informazioni sull’intero gruppo di parole chiave e sulle singole keyword.

In particolare, possiamo visualizzare immediatamente il numero totale delle keyword legate alla domanda, il volume globale delle ricerche generate da queste keyword, i valori medi di Keyword Difficulty, Keyword Opportunity e CPC medio, che ci aiutano ad avere una prima panoramica sul livello di competizione che possiamo attenderci sull’intero cluster.

Guardando la tabella, invece, possiamo scoprire il dettaglio delle informazioni sulle singole keyword, con indicazioni su volume di ricerca preciso, livello di stagionalità, ma anche tipologia principale di intent e presenza di eventuali feature in SERP.

Non più ricerca per parole chiave ma per domande ed esigenze

La ricerca per domande è disponibile anche nella barra di ricerca di SEOZoom: quando scriviamo una query, infatti, possiamo selezionare l’opzione “domanda” dal menu contestuale e scoprire quindi se effettivamente è legata a possibili domande degli utenti.

la lista delle domande

Lanciando l’analisi, otteniamo le informazioni relative e, rispetto alle funzioni del tool, possiamo scoprire un dato ulteriore: il numero totale di domande correlate, ovvero le altre questioni che si pongono gli utenti interessati al tema e che Google mostra in SERP. Cliccando su una nuova domanda possiamo approfondire i suoi dati, scoprendo quindi il numero totale di keyword che l’attivano e così via.

L'analisi delle domande

Anche in questo caso, conoscere le domande significa capire quali sono le vere esigenze degli utenti e di cosa hanno davvero bisogno, e anche individuare le keyword pertinenti che ci servono all’interno dei nostri contenuti per rispondere a questi intenti in maniera esaustiva e utile.

Una rivoluzione nell’approccio alla keyword research

Grazie a Question Explorer abbiamo un nuovo, rivoluzionario sistema per scrivere contenuti allineati alle vere esigenze delle persone e di Google.

Il classico modo di fare keyword research, partendo appunto da una keyword, è legato a una vecchia concezione del lavoro SEO e della creazione di contenuti: SEOZoom ha invece inventato un sistema completamente differente di eseguire queste attività, partendo dalle esigenze degli utenti e da quello che davvero scrivono e cercano nella barra del motore di ricerca, o ciò che Google mostra loro in termini di domande pertinenti per soddisfare le loro intenzioni.

Finora, era impossibile trovare tutte le domande precise (come detto, ne abbiamo trovate già più di 76 milioni!) che le persone fanno al motore di ricerca e che Google mostra nei suoi box People Also Ask – le possibilità sono quasi infinite, a cominciare dal pronome interrogativo usato, dalle conoscenze sull’argomento e anche dal livello di cultura, ad esempio – e l’impostazione di ricerca per filtri e termine consente appunto di allargare la scansione anche a varianti più “strane” a cui non avremmo mai pensato.

Fatto ancor più rilevante per le nostre strategie, non è umanamente possibile immaginare di individuare correttamente tutte le keyword correlate a domande, perché ci possono essere stringhe molto specifiche e settoriali che non conosciamo, magari con volume di ricerca molto basso, che rischiano di sfuggirci inevitabilmente.

Con il nostro nuovo tool, il primo del suo genere a livello mondiale, abbiamo in pochi secondo suggerimenti su articoli con focus particolari, che possiamo approfondire con gli altri strumenti della suite, come ad esempio l’Assistente Editoriale per scrivere un contenuto perfettamente SEO-oriented.

Fattore ancora più strategico, con Question Explorer possiamo individuare rapidamente keyword long tail a basso livello di competizione da “intercettare” con i nostri contenuti, che possono rivelarsi interessanti opportunità per guadagnare traffico organico e visibilità su Google.

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