Oltre 4500 interventi di miglioramento a Google Search nel 2020

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La mission di Google è “organizzare le informazioni di tutto il mondo e renderle accessibili e utili a livello globale”, e per raggiungere questo ambizioso obiettivo è necessario un continuo e costante lavoro di miglioramento del sistema di ricerca: e così, se qualche anno fa furono necessari 3200 interventi per perfezionare il motore, le continue evoluzioni del Web e delle esigenze degli utenti hanno portato a un incremento ulteriore di questa opera, culminata in oltre 4500 cambiamenti apportati nel 2020.

Il lavoro di miglioramento di Google nel 2020

La notizia arriva direttamente da Danny Sullivan, Public Liaison for Search, che ha scritto un articolo sul blog The Keyword per presentare i risultati di questo lavoro di aggiornamento di Google Search, orientato a rispondere ai bisogni e alle aspettative in evoluzione delle persone che utilizzano Google.

Per la precisione, nel solo 2020 Google ha eseguito:

  • 887 lanci nei risultati di ricerca.
  • 323 esperimenti con traffico in tempo reale.
  • 605 test sulla qualità della ricerca
  • 937 esperimenti fianco a fianco

Come funzionano e a cosa servono i miglioramenti di Google

I quasi 5000 lanci – ovvero il 40 per cento in più rispetto al 2018 e dieci volte in più rispetto a quelli del 2010, quando Google dichiarava un ritmo di circa un cambio al giorno – riguardano interventi sul ranking (come i broad core update), cambiamenti dell’interfaccia utente e molto altro. I numeri dimostrano che la compagnia ha accelerato l’impegno su questo fronte nel corso degli anni e sta aumentando la velocità con cui aggiorna Ricerca Google.

Le modifiche a Google Search

Prima di essere effettivamente pubblicata e mostrata agli utenti, ogni singola modifica proposta per la Ricerca viene sottoposta a una rigorosa procedura di valutazione, che serve ad analizzare attentamente i dati e le metriche provenienti dai vari esperimenti per determinare se davvero migliora il servizio per le persone (altrimenti non viene lanciata). E così, a fronte di oltre 600mila esperimenti, solo (si fa per dire) 4887 sono poi sfociati effettivamente in miglioramenti alla Ricerca.

Gli esperimenti con traffico in tempo reale servono a verificare in che modo le persone reali interagiscono con una determinata funzionalità prima di lanciarla per tutti. Google prende in esame un lungo elenco di metriche – ad esempio su cosa le persone fanno clic, quante ricerche sono state portate a termine e se alcune sono state annullate, quanto tempo hanno impiegato le persone a fare clic su un risultato e così via – e utilizza questi risultati per valutare se il coinvolgimento dell’utente rispetto alla nuova funzionalità può garantire che i cambiamenti migliorino la pertinenza e l’utilità dei risultati.

Esempi di test di Google

I test sulla qualità della ricerca sono svolti grazie ai quality rater di Google, valutatori della qualità della Ricerca esterni reclutati per misurare la qualità dei risultati di ricerca in modo continuo e controllare in che misura i contenuti soddisfano una richiesta di ricerca e rispondono ai requisiti richiesti in termini di qualità sulla base del livello di specializzazione, dell’autorità e dell’affidabilità dei contenuti – il famoso paradigma EAT di Google. L’articolo ricorda che queste valutazioni non influiscono direttamente sul ranking (ma aiutano a definire gli standard di qualità dei risultati) e si basano sulle pubbliche linee guida per i valutatori della qualità della Ricerca che forniscono le stesse istruzioni ed esempi di valutazioni appropriate.

Gli esperimenti fianco a fianco completano questo lavoro di miglioramento e rappresentano una sorta di test A/B: Google presenta ai valutatori due gruppi diversi di risultati di ricerca, uno in cui la modifica proposta è già implementata e l’altro senza, e chiede loro qual è la versione preferita e per quali motivi.

Il nuovo sito How Search Works

Contestualmente a questi dati, Sullivan ha anche annunciato il lancio della nuova versione completamente ridisegnata del sito web How Search Works, che spiega agli utenti i dettagli della ricerca.

Pubblicato online per la prima volta nel 2016, questo portale presenta varie informazioni pratiche che descrivono alle persone normali alcuni aspetti basilari del funzionamento di Google Search; rispetto alla versione precedente, oggi il sito è aggiornato con nuove informazioni, ha una navigazione più semplice la anche grazie all’aggiunta di segnalibri alle sezioni e presenta collegamenti a risorse aggiuntive che condividono il funzionamento della Ricerca e rispondono a domande comuni.

Il sito presenta dettagli su come i sistemi di ranking di Google ordinano centinaia di miliardi di pagine web e altri contenuti nell’indice di ricerca, esaminando fattori come significato, pertinenza, qualità, usabilità e contesto, per offrire agli utenti i contenuti più pertinenti e risultati utili in una frazione di secondo.

Come dice Sullivan, rappresenta “una finestra su ciò che accade dal momento in cui inizi a digitare nella barra di ricerca al momento in cui ottieni i risultati della ricerca”, fornendo una panoramica della tecnologia e del lavoro necessari per organizzare le informazioni del mondo, capire cosa l’utente sta cercando e quindi metterlo in contatto con le informazioni più pertinenti e utili.

Un impegno costante e in evoluzione

Nel corso degli anni, il Web e il mondo sono cambiati; anche la Ricerca Google si è evoluta ed è migliorata, attraverso un lavoro continuo che ha mantenuto lo stesso approccio, orientato alla trasparenza e all’impegno nel fornire informazioni universalmente accessibili a tutti.

Eppure, come Sullivan non può fare a meno di evidenziare, Google ha anche la responsabilità di proteggere l’integrità dei suoi risultati e di mantenere i risultati il ​​più puliti possibile dallo spam di ricerca: per questo motivo, pur “condividendo molte informazioni sugli aggiornamenti della Ricerca, non possiamo condividere ogni dettaglio”, altrimenti “i cattivi attori avrebbero le informazioni di cui hanno bisogno per eludere le protezioni che abbiamo messo in atto contro contenuti ingannevoli e di bassa qualità”.

Per tutti gli altri – proprietari di siti e produttori di contenuti, ad esempio – questo sito offre comunque un interessante riferimento per sapere come sta evolvendo il motore di ricerca, a cui si aggiungono le altre fonti di informazione e comunicazione usate dai Google per fornire notizie e consigli sui cambiamenti in corso che possono impattare sui risultati e sui ranking.

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