Analisi di SEO tecnica, come funziona lo spider di SEOZoom

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Sono serviti diversi mesi di sviluppo e una notevole mole di lavoro, ma (mettendo la modestia da parte) crediamo proprio che il risultato possa ripagare lo sforzo e offrire a tutti gli utenti uno strumento incredibile per fare profonde e complete analisi di siti web. È così che è nato il SEO Spider di SEOZoom, che potremmo chiamare SpiderMax, uno strumento che analizza a fondo il sito e consente di avere tutte le indicazioni tecniche e le informazioni su autorevolezza e traffico delle pagine per perfezionare la strategia di ottimizzazione e posizionamento sui motori di ricerca

Che cos’è uno spider

In linea generale, si definisce spider il software di crawling che analizza un sito web e riesce a emulare il comportamento dei bot dei motori di ricerca, come Googlebot e gli altri. Questo strumento è utile per visualizzare i contenuti tecnici di una pagina web e per scoprire le principali informazioni di analisi automatica del sito, da inserire nel lavoro di ottimizzazione della cosiddetta SEO tecnica, la branca che si occupa e preoccupa del miglioramento di tutte le componenti legate a prestazioni appunto tecniche.

A cosa serve uno spider

L’analisi SEO tecnica e l’ottimizzazione onpage sono attività basilari per ogni strategia che voglia risultare efficace: se i principali tool di SEOZoom consentono di intervenire sui limiti dei contenuti o sull’individuazione delle keyword research più utili al progetto, con il nuovo Spider SEO è possibile avere un quadro di insieme sulla salute del sito, un vero e proprio SEO audit che servirà a individuare le problematiche da risolvere in maniera analitica.

Le caratteristiche dello spider di SEOZoom

In breve, SpiderMax consente di eseguire una scansione completa del sito (di qualunque sito, anche se non inserito tra i progetti) proprio come farebbe il crawler di Google, e mostra tutti i parametri invisibili a occhio nudo che descrivono le caratteristiche strutturali del dominio, a cominciare da errori e warning, falle da sistemare, problemi più o meno gravi, anomalie e ostacoli che possono compromettere le prestazioni del sito, ma è necessario essere in grado di interpretare i dati per poter intervenire con le correzioni.

Lo strumento analizza a fondo ogni sito web e ricerca eventuali errori nel codice e l’errato utilizzo di tag importanti per la SEO, identificando problemi tecnici e valuta ogni pagina unendo i dati tecnici a quelli che ne identificano l’autorevolezza sui motori di ricerca.

Inoltre, rispetto a tool simili c’è un grande vantaggio: lo spider di SEOZoom è integrato nella suite ed è completamente fruibile da web, e quindi non c’è bisogno di acquistare o installare alcun software aggiuntivo perché la scansione dei siti web viene effettuata da centinaia di nostri appositi spider che non rallentano il lavoro né sprecano risorse del computer degli utenti.

Imparare a leggere e interpretare i dati

Come ha scritto Ivano Di Biasi in un lungo post su Facebook in occasione del rilascio della funzione, un “SEO Spider è qualcosa di estremamente complesso, non solo per chi lo realizza ma anche per chi deve interpretarne i dati“, perché impegna a fare quell’inevitabile “passo avanti se si vuole essere realmente in grado di migliorare il proprio sito web”. Avere degli specchietti riassuntivi e uno “score da 0 a 100 che vi dica se le cose vanno bene o male” è utile e pratico, ma la SEO “non è solo punteggi tirati fuori da un software”.

È infatti necessario compiere quel passo in più, dicevamo, ovvero acquisire conoscenze sempre nuove e scovare gli errori nei posti più nascosti, e SpiderMax accompagnerà gli utenti nel processo, non lasciandoli soli ma supportandoli a capire come intervenire sui siti web.

Le funzioni dello spider

Lo spider di SEOZoom è un tool potente e completo per migliorare il sito, verificare le pagine indicizzate da Google, individuare errori di struttura, correggere le problematiche di vario tipo che sussistono e che possono dare noia a Googlebot e sprecare crawl budget: inoltre, grazie all’integrazione con gli altri strumenti della suite, è possibile ottenere informazioni su ogni URL sottoposto a scansione, visualizzando immediatamente il numero di keyword, il traffico e altri dettagli strategici.

La dashboard del SEO spider

Inoltre, questo audit tecnico avanzato ricapitola rapidamente gli “errori” e gli “avvisi” individuati ed è capace di scansionare anche siti con framework Javascript come React o Angular.

Le attività dello spider

Il crawling eseguito dallo strumento restituisce una serie di dati utili per capire quali sono gli aspetti critici eventualmente presenti e le aree su cui intervenire per un’ottimizzazione SEO. La dashboard principale riporta 10 campi analizzati dal tool, ovvero URL, Immagini, Titoli, Descrizioni, Meta Keywords, Response Code, H1, H2, Canonical e Links, che rappresentano le aree sulle quali si è concentrata l’attività dello spider.

La tabella con tutti gli errori

L’analisi degli URL

Ad esempio, la scansione degli URL permette di scoprire i principali dettagli tecnici sull’indirizzo specifico esaminato: per la precisione, appaiono indicazioni sullo status code della pagina, eventuale blocco imposto attraverso il file robots.txt e un focus sulle keyword (parole chiave in top10 su Google, numero complessivo di keyword, volume di traffico organico potenziale generato). Si torna al tecnico con i valori click da Home (ovvero i passaggi necessari per raggiungere quella pagina dalla home page) e con le informazioni sui link, suddivisi tra link interni al sito, link verso risorse esterne e link totali che partono dall’URL scansionato.

la tabella con gli avvisi

Correggere e migliorare i titoli e le descrizioni del sito

Molto interessante anche la sezione che permette di avere un quadro sull’efficacia teorica di tag title, heading e meta description del sito: teorica perché lo spider non esamina i contenuti, come detto, ma solo gli aspetti tecnici e formali dei campi compilati. In queste tabelle è possibile dunque verificare se ci sono problemi a questi fattori SEO, come titoli duplicati o mancanti, testi troppo lunghi o troppo brevi e così via.

Uno spider per analizzare ogni pagina del sito

L’analisi dettagliata e approfondita dello spider consente di ricavare altri dati importanti sul livello di ottimizzazione raggiunto, come gli status code reali delle varie pagine, per capire se presentano errori o se tutto è ben impostato. Gli avvertimenti sui link rotti, poi, permettono di evitare un errore frequente sui siti, che rischia di penalizzare il rendimento in SERP, mentre in Canonical si reperiscono tutte le informazioni relative a questo parametro gerarchico.

Un focus sulla visual SEO per ottimizzare le immagini

Non manca poi un focus sulle immagini, che come sappiamo hanno un ruolo sempre più importante per la SEO e per gli utenti: lo spider di SEOZoom permette di gestire al meglio anche queste risorse, perché mostra in modo facile da interpretare qual è la condizione di tutte le immagini caricate nelle pagine, fornendo anche un’anteprima di visualizzazione. Grazie alla scansione è possibile capire se le funzionano correttamente, innanzitutto, ma anche verificare l’inserimento degli alt text e l’eventuale validità del link impostato, per completare l’analisi sulla visual SEO del sito.

Studiare l’alberatura del sito

Lo strumento ha anche un’altra funzione molto valida per tutti coloro che gestiscono siti, soprattutto se grandi e pesanti: oltre all’analisi spider, infatti, è possibile anche visualizzare l’alberatura del sito con il tab “SEO Crawl Tree”, che mostra e rende visibile il percorso compiuto dai crawler e da GoogleBot per eseguire la scansione. Ogni URL evidenziato è cliccabile, così da poter approfondire lo studio sul suo status specifico in maniera più precisa e specifica e comprendere al meglio la struttura del sito, così da poter eventualmente intervenire con correzioni e miglioramenti.

La visuale sulla struttura del sito

Il SEO Spider di SEOZoom per controllare il sito

In definitiva, dunque, il tool SEO di SEOZoom si candida a essere un alleato eccezionale per rendere più efficace la propria strategia online, uno strumento fantastico senza avere la necessità di acquistare ulteriori software.

Come sempre, la suite mette a disposizione degli utenti gli “attrezzi” giusti per essere competitivi e vincenti sul Web, da utilizzare con accortezza per avere un quadro preciso sulla salute del sito e conoscere gli errori tecnici presenti.

Intervenendo sulle criticità, correggere i problemi e limitare tutti quelli che possono essere gli aspetti che contrastano rispetto alle linee guida di Google non dà certo la garanzia di un posizionamento in prima pagina, ma allo stesso tempo rappresenta la base su cui cercare di costruire il successo del proprio progetto.

C’è un ultimo aspetto su cui vale la pena soffermarsi: per avere un sito perfetto è sicuramente bene limitare il numero di segnalazioni di allerta dello Spider, ma non serve per forza puntare allo zero assoluto! L’approccio più corretto (e anche più pratico) parte dal presupposto che Avvisi ed Errori sono tutti elementi tecnici legati alle impostazioni automatiche dello strumento, e serve quindi un’analisi umana sulle singole sezioni per scovare errori e risolverli, affiancata a una visione ampia e consapevole degli aspetti tecnici.

Per dirla più semplicemente, non tutte le voci sono un “problema” e non hanno lo stesso peso: ad esempio, e solo rapidamente, una pagina cruciale del sito di cui sia stata inavvertitamente bloccata l’indicizzazione via robots è sicuramente un errore, mentre l’assenza di un alt text o la duplicazione di un H2 sono elementi secondari che non dovrebbero impattare sul posizionamento – o, quanto meno, non in maniera diretta e così netta – e quindi non richiedono un intervento tempestivo e prioritario.

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