Pochi movimenti sulle SERP nel November 2021 Core Update di Google

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Un altro aggiornamento in tono minore, come già visto con gli effetti del July 2021 Core Update e come, in qualche modo, promesso anche da Danny Sullivan: in effetti, il November 2021 Core Update di Google non ha apportato cambiamenti enormi per la maggior parte dei siti e non si sono visti particolari cambiamenti di ranking o di traffico nelle due settimane di rollout, concluso ufficialmente lo scorso 30 novembre. Ma andiamo a vedere insieme cosa rivelano SEOZoom e gli altri strumenti sugli effetti sulle SERP di questo intervento autunnale di aggiornamento degli algoritmi di Google.

L’analisi del November 2021 Core Update

Partito nel pomeriggio del 17 novembre, l’ultimo aggiornamento di Google è stato ufficialmente completato il 30 novembre scorso, come confermato dall’account ufficiale @searchcentralc.

Si chiude il rollout dell'update

Dunque, sono serviti esattamente 13 giorni per concludere il rollout del November 2021 Core Update a livello globale, un dato in linea con quelli degli ultimi aggiornamenti del motore di ricerca. Come conseguenza, se il nostro sito ha riscontrato modifiche nei ranking e nel traffico nel periodo compreso tra il 17 e il 30 novembre, probabilmente queste variazioni sono state correlate all’aggiornamento principale di Google.

I dati di SEOZoom: pochi movimenti salienti

Come di consueto, gli strumenti della nostra suite ci permettono di tenere sotto controllo i movimenti delle SERP e sono utili per capire anche visivamente quali sono stati gli effetti del November 2021 Core Update nelle varie versioni di Google.

Ebbene, a livello generale spicca l’azzurro, segno di un’attività che non si discosta dalla media storica registrata, perché le variazioni che effettivamente sono state riscontrate nelle pagine di Google tra il 17 e il 30 novembre sono a dir poco minime. E ciò vale per tutti i database presenti nell’Osservatorio SERP di SEOZoom, e quindi Italia, UK e Spagna.

Le tabelle che mostrano gli effetti in Italia

In particolare, in Italia c’è stato qualche scossone solo il 18 novembre – primo giorno effettivo di rollout – e poi di nuovo il 25, che ha interessato in entrambe le circostanze le oscillazioni prima pagina (movimenti interni alla prima pagina di Google) e le grandi variazioni (il segnale più evidente delle attività di testing di Google, che sposta letteralmente i risultati in su o in giù nelle SERP).

Tabelle di Google UK nel periodo dell'update

Simile la situazione su Google UK, dove però qualche effetto si è visto anche il 26 novembre rispetto a risultati usciti dalla top10 (e quindi stravolgimenti di ranking che hanno interessato l’ingresso di nuovi siti tra i migliori) e le piccole variazioni (movimenti di entità ridotta), mentre un po’ più articolato si è rivelato l’impatto su Google ES.

Ultimi scossoni dell'update in Spagna

Qui, infatti, il Core Update di novembre ha avuto una coda piuttosto velenosa, provocando scossoni dal 27 al 30, in particolare tra oscillazioni prima pagina e grandi variazioni in SERP, con le piccole variazioni che curiosamente sono state parecchio scombussolate nei giorni immediatamente precedenti al rilascio dell’aggiornamento (cioè tra il 12 e il 17 novembre).

I grafici sull'impatto dell'update in Spagna

Le osservazioni degli analisti stranieri

Come di consueto, per offrire un quadro più approfondito sugli effetti del core update proponiamo anche le osservazioni degli analisti internazionali, che ci confermano sostanzialmente le sensazioni fornite da SEOZoom.

Ad esempio, proprio il 30novembre Marie Haynes ha lanciato su Twitter un sondaggio per chiedere ai SEO quale impatto avesse avuto il November 2021 Core Update, e circa il 60% dei partecipanti ha risposto di “non aver sentito molto” questo aggiornamento sui siti di cui si occupa – di contro, il 19% ha dichiarato di aver visto cali e il 21% di aver notato miglioramenti.

Secondo le analisi di Barry Schwartz su Search Engine Land, l’update ha “colpito duramente entro le prime 24 ore dall’annuncio e poi ha rallentato rapidamente”, rivelandosi comunque “più sostanziale del July 2021 Core Update” per molte query tracciate dai fornitori di dati; più specificamente, ha avuto tre grandi giorni con picchi di movimenti (almeno su Google US), ovvero tra il 17-18 novembre, il 24-25 e infine il 30.

È soprattutto la volatilità delle SERP che è stata superiore rispetto a luglio scorso, sia da desktop che da mobile; tra i settori, i più colpiti sono come di consueto quelli legati a topic YMYL, a cominciare dal settore sanitario. Tra i dati più curiosi, “il 16% dei primi 20 risultati non era elencato nei risultati di Ricerca Google prima dell’aggiornamento di novembre”, ma appariva quindi dalla terza pagina a scendere.

Cosa hanno notato gli esperti SEO

Anche Roger Montti ha raccolto alcune considerazioni e dati sul November 2021 Core Update, riportando le valutazioni di vari esperti internazionali; ad esempio, per il noto search marketer Kenichi Suzuki il core update di novembre 2021 ha avuto un impatto molto minore sulle classifiche di Google in Giappone rispetto ad altri aggiornamenti, con “modifiche alla classifica che non sono così diverse dalle fluttuazioni giornaliere“, anche se riscontra una maggior attenzione di Google nel “guardare chi (autore/azienda) pubblica i contenuti” – un aspetto in linea con il focus su E-A-T che è centrale in questa fase, come confermato anche dall’ultimo aggiornamento delle linee guida per i quality raters.

Offre il suo contributo a Montti anche Jim Boykin, founder di Internet Marketing Ninjas, che rivela che “12 clienti hanno avuto miglioramenti di ranking/traffico davvero notevoli, circa 25 clienti non hanno visto particolari effetti e 7 clienti hanno subito un leggero calo; circa 5 dei 7 che sono scesi sono scesi di 1-3 posizioni in classifica, due di quei sette hanno avuto cali più grandi”. In definitiva, per Boykin questo è stato “solo un altro aggiornamento dell’algoritmo: ci saranno sempre vincitori e vinti ogni volta”.

Jason Barnard ha invece notato un’estrema volatilità nel Knowledge Graph, segnalando che Google stava restituendo il 6% in più di risultati basati sul Knowledge Graph nei giorni immediatamente precedenti al lancio dell’update – un aumento che definisce “enorme, in una misura mai vista prima”. Per l’esperto Ammon Johns, ancora, la natura tranquilla di questo aggiornamento potrebbe indicare che Google ha apportato più modifiche relative all’infrastruttura per rendere più efficienti gli algoritmi di Google.

Montti stesso ci lascia due considerazioni interessanti. La prima è di carattere pratico: i social media sono stati relativamente tranquilli durante questo aggiornamento, il che lascia intuire che qualunque impatto abbia avuto non è stato ampiamente percepito nel modo in cui si sentirebbe un aggiornamento importante – e ciò vale anche per i nostri social, piuttosto quieti.

L’altro aspetto che sottolinea il redattore di Search Engine Journal è che pochi giorni fa Google ha pubblicato un documento di ricerca che “segnala miglioramenti agli algoritmi che possono accelerare notevolmente le attuali attività di risposta alle domande e, in futuro, aumentare notevolmente la capacità di Google di rispondere a domande più complesse”. Uno di questi modelli si chiama FLAN e “focalizza l’addestramento del linguaggio naturale sulla risoluzione di compiti di diverso tipo e quindi generalizza il metodo, in modo da consentirne l’applicazione a un’ampia varietà di compiti”, e proprio in concomitanza con questo Google ha anche presentato ufficialmente “una nuova architettura AI chiamata Pathways, che sembra fare molte delle cose che FLAN afferma di migliorare”. Montti non si azzarda a trovare un legame tra update e tali novità, ma fa comunque notare che sono molteplici i fronti su cui Google è al lavoro per migliorare le sue risposte.

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