Google Search News, cosa è cambiato a settembre 2022

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Search Console, e-Commerce, algoritmi di ricerca e tanto altro: anche per Google il mese di settembre è stato all’insegna di uno sprint, con tanti interventi e novità che hanno interessato il complesso mondo della Ricerca (e più in generale tutto l’ecosistema di Big G). Per ricapitolare tutti gli effetti di questo lavoro arriva in nostro supporto il tradizionale appuntamento con Google Search News, la serie su YouTube affidata a John Mueller, che per l’appunto ci racconta tutto ciò che è cambiato o sta cambiando in casa Google.

Google Search, le principali novità degli ultimi mesi

Come di consueto, il Googler ci accompagna alla scoperta delle principali novità che negli ultimi mesi hanno riguardato Google Search e che hanno avuto impatto anche sull’attività di SEO e gestori di siti: nello specifico, i temi di questo episodio riguardano i nuovi rapporti in Search Console, i consigli sul ranking per i creatori di contenuti, la maggiore attenzione dedicata al commercio digitale e altri aggiornamenti provenienti dalle risorse di Search Central, la casa informativa di Google.

John Mueller ricapitola le novità di Google

Il primo aspetto messo in luce da Mueller è la crescita significativa dell’e-Commerce in Search, che ha convinto Google a introdurre alcune funzioni e strumenti specifici per chi si occupa di siti impegnati nel commercio digitale.

Gli interventi per i siti e-Commerce

“Che tu stia vendendo prodotti direttamente o lavorando indirettamente con i commercianti, abbiamo alcuni aggiornamenti per te”, dice John Mueller presentando appunto gli sviluppi più recenti disponibili sul sistema Search.

Il primo intervento è l’introduzione di una nuova annotazione all’interno dei dati strutturati, ovvero “Pros and Cons” (letteralmente, pro e contro), che può aiutare gli utenti a visualizzare un riepilogo di alto livello di una recensione. Questa sintesi compare direttamente nella ricerca sotto forma di piccolo snippet di testo che mette in evidenza quali sono appunto i principali vantaggi e svantaggi segnalati dalle recensioni.

Annuncio di pros and cons per ecommerce

Inoltre, di recente Google ha annunciato l’estensione dell’idoneità a esperienze di prodotti attraverso l’uso di dati strutturati, in precedenza disponibili solo per gli utenti di Merchant Center: tra le feature ci sono lo shopping knowledge panel, prodotti popolari e funzionalità di Google Immagini e Lens. Google ha aggiornato la documentazione per attivare queste funzioni e aggiunto un nuovo report “merchant listings” in Search Console.

Gli aggiornamenti al sistema di ranking

Sono stati sostanziosi anche gli interventi inerenti al sistema di ranking e agli algoritmi di ricerca, interessati negli ultimi mesi da varie tipologie di update e miglioramenti.

Il primo citato da Mueller è Helpful Content system, che come sappiamo è l’aggiornamento lanciato a fine agosto solo per le ricerche in inglese (almeno per il momento) con l’obiettivo di “aiutare le persone a trovare ottimi contenuti realizzati da e per le persone”. In breve, ricorda il Search Advocate, i creatori di contenuti dovrebbero concentrarsi sulla realizzazione di “contenuti incentrati sulle persone, evitando di concentrarsi solo sui motori di ricerca”, e dal punto di vista tecnico HCU “è un segnale a livello di sito, il cui processo è completamente automatizzato”: per i siti interessati, i miglioramenti saranno presi in considerazione nel tempo.

Inoltre, nelle ultime settimane sono arrivati altri due interventi legati a Google Search: il primo è uno dei classici e periodici core update, chiamato per l’appunto September 2022 Core Update, che servono a Google a mettere a punto la qualità delle sue SERP. Più o meno in contemporanea, poi, è partito per le sole ricerche in inglese il quinto Product Reviews System, la modifica algoritmica che interessa i contenuti che trattano recensioni di prodotti.

Cosa cambia nella Search Console

Novità sono arrivate anche per la Search Console, la piattaforma che “aiuta a spiegare come sta andando un sito web in Ricerca Google e fornisce ai proprietari del sito informazioni su potenziali problemi e aree di miglioramento”, come sintetizza Mueller.

Il primo intervento è l’introduzione di un rapporto sull’indicizzazione dei video, che permette di determinare quali video sono stati indicizzati e cosa potrebbe impedire l’indicizzazione degli altri. Sempre su questo tema, Google ha anche migliorato lo strumento Ispezione URL per fornire informazioni sui video.

Un’altra modifica riguarda il rapporto HTTPS: “I siti utilizzano HTTPS per comunicare in modo sicuro con gli utenti, perché autentica il sito web e protegge la riservatezza e l’integrità dei dati trasmessi”, dice il Search Advocate, che poi sottolinea come “HTTPS fa parte del fattore di ranking della Page Experience“. Con il nuovo rapporto, è più facile riconoscere eventuali problemi che impediscono a una pagina di essere servita in modo sicuro.

Più in generale, negli ultimi tempi Google ha semplificato il modo in cui classifica pagine, elementi e problemi in Search Console, così da rendere più facile concentrarsi su questioni critiche che possono influire sulla visibilità del sito nella Ricerca e dare le giuste priorità al lavoro.

Ancora, l’impostazione del targeting geografico e il rapporto hreflang in Search Console non saranno più disponibili, anche se (ovviamente) le annotazioni hreflang continuano a essere supportate.

Gli aggiornamenti alle documentazioni ufficiali

Nell’ultima parte del video, Mueller cita alcune modifiche introdotte in questi mesi alle documentazioni ufficiali di Google.

In particolare, il Search Advocate segnala che a luglio sono state aggiornate le Search Quality Rater guidelines, ovvero le linee guida destinate prioritariamente ai quality raters che aiutano Google a valutare l’efficienza dei suoi algoritmi (ma utili anche a noi per capire la direzione intrapresa dal motore di ricerca nell’individuazione della qualità delle pagine).

Infine, sono state apportate alcuni cambiamenti anche alla documentazione per gli sviluppatori, dove ad esempio è stata aggiunta una informazione tecnica sulla quantità di byte di HTML che Googlebot scansionerà: il limite è di 15MB e, anche se non influisce sulla maggior parte dei siti, è una “bella curiosità da menzionare agli sviluppatori”. Ancora, Google ha aggiunto le best practice per i feed per la funzione Segui in Google Discover, attualmente disponibile in inglese negli Stati Uniti.

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