EAT e YMYL, Google cambia il documento per i quality raters

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Un documento PDF che diventa più leggero, perdendo altre 5 pagine rispetto all’ultima versione di ottobre 2021, e che soprattutto contiene nuove definizioni per alcuni temi chiave per la SEO, come qualità della pagina, topic YMYL e peso dei criteri EAT nelle valutazioni. Il 28 luglio 2022 Google ha apportato una serie di aggiornamenti significativi alle sue Linee guida per i valutatori della qualità della Ricerca, ovvero le Search Quality rater guidelines, il documento destinato appunto ai quality raters di Google, i collaboratori esterni che hanno il compito di valutare la pertinenza dei suoi risultati di ricerca in tutto il mondo per migliorare le risposte del motore di ricerca.

Aggiornamento 2022 delle linee guida per i quality raters, cosa cambia

A dare notizia di questo rilevante cambiamento è Lily Ray, che sintetizza subito quali sono i fronti su cui si è concentrata l’attenzione di Google.

Dal punto di vista pratico, questo aggiornamento è datato 28 luglio 2022 e arriva a distanza di circa 9 mesi dal precedente, risalente come detto all’ottobre 2021, e di 21 mesi da quello dell’ottobre 2020: elemento curioso, il numero complessivo delle pagine continua a ridursi, passando da 175 pagine nel 2020 a 172 pagine nel 2021, fino a giungere ora a 167 pagine nel 2022, come si può vedere nella pubblicazione attualmente live.

Venendo alle questioni più succose, le revisioni più significative sono state le definizioni di Google di YMYL (Your Money, Your Life) e la misura in cui EAT (poi diventato EEAT) è importante in termini di qualità della pagina.

Per la precisione, Google ha fornito nuove e chiare definizioni di cosa significa che i contenuti siano YMYL, per lo più inquadrati nella misura in cui i contenuti possono causare danni agli individui o alla società, e ora il documento ora presenta una nuova tabella che stabilisce chiari esempi di cosa significa che i contenuti siano YMYL o meno.

Inoltre, si spiega ancora che, per i contenuti altamente YMYL, EAT è fondamentale al di sopra di tutti gli altri fattori – e che, allo stesso tempo, è possibile avere contenuti di bassa qualità su siti altrimenti affidabili e autorevoli.

Le cinque modifiche principali secondo il changelog

È il changelog in chiusura di documento, poi, a evidenziare più precisamente quali sono i cinque passaggi più nuovi dell’ultima revisione delle linee guida. In particolare, Google comunica di aver messo mano a:

  • Perfezionamento di YMYL per concentrarsi su argomenti che richiedono un alto livello di accuratezza per prevenire danni significativi; aggiunta di una nuova tabella di esempi e aggiornamento degli esempi esistenti.
  • Aggiunta di chiarimenti alle sezioni “Qualità pagina bassa e più bassa” per sottolineare che il tipo e il livello di EAT dipendono dallo scopo della pagina e che possono verificarsi pagine di bassa qualità e dannose su qualsiasi tipo di sito Web.
  • Refactoring completo del linguaggio, per renderlo applicabile a tutti i tipi di dispositivi.
  • Modifiche minori in tutto (screenshot aggiornati; esempi e concetti obsoleti rimossi o aggiornati; posizione dell’utente rimossa quando irrilevante; ecc.).
  • Aggiornamento complessivo del linguaggio.

Le nuove indicazioni sui temi YMYL

Un grande aggiornamento riguarda la Sezione 2.3 Your Money or Your Life (YMYL) Topics, perché Google ha completamente riformulato la sua definizione di YMYL.

Nella versione precedente delle Linee guida, gli argomenti YMYL erano suddivisi in alcune categorie come Notizie e attualità, Educazione civica, governo e diritto, Finanza, Acquisti, Salute e sicurezza, Gruppi di persone e Altro, ma ora Google ha rimosso completamente queste categorie.

La nuova versione delle Linee guida per la valutazione della qualità ora definisce YMYL in base al suo “potenziale impatto in termini di danni causati“: sono quindi YMYL gli argomenti che presentano un “rischio elevato di danni” e possono avere un impatto significativo sulla “salute, stabilità finanziaria o sicurezza delle persone o sul welfare o sul benessere della società”.

Google definisce quindi chi potrebbe essere danneggiato dai contenuti YMYL, inclusa la persona che visualizza o utilizza direttamente il contenuto, altre persone interessate dalla persona che ha visualizzato il contenuto, gruppi di persone o la società nel suo insieme interessate dalle azioni delle persone che hanno visualizzato il contenuto, facendo rientrare in questa “categoria” potenzialmente ogni riferimento a contenuti violenti, estremisti o terroristici.

Google quindi definisce gli argomenti YMYL come intrinsecamente pericolosi (contenuti che manifestano apertamente un’intenzionalità nociva, verso se stessi o altri, anche in termini di estremismo criminale) o dannosi perché presentano disinformazione relativa all’argomento, che può provocare effetti deleteri; ad esempio, fornire cattivi consigli relativi a infarti, investimenti o terremoti potrebbe causare danni all’utente.

Anziché elencare le singole categorie che possono essere considerate YMYL, come nelle versioni precedenti delle linee guida, Google ora chiede ai quality raters di pensare a YMYL in termini di quattro tipi di danni che i contenuti YMYL possono causare agli individui o alla società:

  • Salute o sicurezza
  • Sicurezza finanziaria
  • Società
  • Altro.

Proseguendo con le novità della sezione (e del tema), il documento specifica che una “ipotetica pagina dannosa” su un argomento non dannoso, come la “scienza dietro gli arcobaleni”, non è tecnicamente considerata YMYL: secondo la definizione aggiornata, il contenuto deve avere il potenziale per causare danni o influenzare in altro modo il benessere delle persone.

Ne consegue, come esplicitato successivamente, che per Google molti o la maggior parte degli argomenti non sono YMYL perché non hanno il potenziale per causare danni. Per semplificare la valutazione, Google fa (per la prima volta) riferimento a uno spettro: per la precisione, le linee guida dicono che “poiché la valutazione YMYL è uno spettro, può essere utile pensare agli argomenti come chiaramente YMYL, decisamente non YMYL o qualcosa di intermedio“, con le pagine su argomenti chiaramente YMYL che richiedono (com’è facile intuire) il massimo controllo per la valutazione della qualità della pagina.

Per rendere più chiare queste nuove affermazioni, Google ha inserito una nuova tabella, che delinea in modo specifico le tipologie di argomenti che Google considera YMYL o meno, con esempi chiari.

Le nuove indicazioni per i topic YMYL

Come si determina la qualità di una pagina e perché una pagina è di bassa qualità

Molto rilevante ai fini SEO è anche l’intervento che modifica i contenuti della sezione 6.0 Low Quality Pages, dedicata appunto alle definizioni di ciò che significa “una pagina di bassa qualità”.

Nella versione precedente, Google affermava che una pagina poteva essere di bassa qualità, in parte, perché il creatore del contenuto principale non aveva competenze sufficienti per lo scopo della pagina.

Oggi, con l’update 2022 questa dichiarazione è stata cancellata e si fa un più ampio riferimento al ruolo di EAT nel determinare se una pagina è di bassa qualità, e in particolare:

  • Google spiega che il livello di EAT richiesto per la pagina dipende interamente dall’argomento stesso e dallo scopo della pagina.
  • Per argomenti che richiedono solo l’esperienza quotidiana non è necessario che i creatori di contenuti forniscano informazioni su se stessi.  
  • Google suggerisce anche che una pagina di bassa qualità può esistere su un sito Web altrimenti autorevole, come un sito accademico o un sito governativo. L’argomentostesso della pagina è dove entra in gioco YMYL: se il contenuto potrebbe potenzialmente causare danni all’utente, i valutatori della qualità devono valutare quell’aspetto quando determinano la qualità della pagina. 

Bassa qualità e mancanza di E-A-T, i nuovi chiarimenti

Va più nello specifico la sezione successiva 6.1 Lacking Expertise, Authoritativeness, or Trustworthiness (E-A-T), che vede ora un ulteriore punto all’elenco degli esempi di mancanza di EAT. In particolare, è segno di bassa qualità quando “Le informazioni [del contenuto principale] sugli argomenti YMYL sono leggermente imprecise o fuorvianti“.

Inoltre, anche in questa sezione Google ribadisce ancora una volta che il livello di EAT richiesto da una pagina dipende dallo scopo e dall’argomento della pagina: se la pagina tratta argomenti YMYL (e potenzialmente presenta danni all’utente o ad altri), EAT è fondamentale. In questi casi, anche se il sito Web ha una reputazione positiva, la presenza di un potenziale rischio significativo – in assenza di EAT pertinente – porta a una valutazione di bassa qualità per la pagina.

In altre parole, più una query è “sensibile“, maggiore è il livello di EAT richiesto affinché la pagina sia considerata di buona qualità e viceversa.

Proseguendo l’analisi delle modifiche al nuovo documento 2022, Lily Ray ha notato anche l’aggiunta di informazioni alla sezione 7.0 – Lowest Quality Pages, dedicata appunto alle pagine col livello più basso di qualità riscontrata. In particolare, Google specifica che anche fonti autorevoli o esperte possono comunque presentare contenuti dannosi – ad esempio contenuti compromessi o video caricati dagli utenti – e invita a prestare attenzione al singolo contenuto, perché il fatto che il sito in generale dimostri una buona qualità non deve far approcciare superficialmente alla valutazione di contenuti che si dimostrino ingannevoli, dannosi, inaffidabili o spam, e che vanno quindi categorizzati come di “qualità più bassa” o lowest quality.

Il valore delle Quality Rater Guidelines (anche per la SEO)

Le linee guida sono il documento ufficiale che la compagnia rivolge ai suoi quality raters, una pattuglia di 14mila valutatori della qualità della ricerca, impiegati da Google per valutare la pertinenza dei suoi risultati di ricerca in tutto il mondo.

Questo documento PDF interamente scritto in inglese spiega concretamente ciò che Google considera una pagina di qualità o, al contrario, di scarso valore (e quindi potenzialmente meno degno di apparire in posizioni di visibilità nelle SERP); inoltre, le linee guida passano in rassegna alcuni concetti – come EAT, YMYL, Main Content (MC), o Supplementary Content (SC) – che sono utili a comprendere meglio come funzionano gli algoritmi del motore di ricerca preposto alla classificazione dei risultati di ricerca organica.

Si comprende, quindi, che le Google quality rater guidelines sono una miniera di informazioni per i SEO che si prendono il tempo per leggere e studiare le informazioni riportate, soprattutto per chi tratta argomenti che possono scaturire in topic YMYL. Se finora eravamo abituati a pensare ai temi Your Money Your Life in termini di categorie di contenuti o attività, infatti, le nuove indicazioni di Google ci devono imporre a considerare piuttosto i potenziali effetti – e soprattutto i possibili danni agli utenti – delle informazioni fornite dal contenuto.

Legato a doppio filo a questo aspetto c’è poi la questione del livello di EAT: se operiamo in contenuti ordinari o quotidiani (senza alcuna connotazione negativa) potrebbe essere sufficiente garantire un livello di esperienza base, ma quando il contenuto si qualifica come YMYL (ovvero ha il potenziale di causare danni alle persone o alla società o può influire sul benessere finanziario, sulla salute o sulla sicurezza di una persona) dobbiamo giocoforza verificare che i parametri percepiti da Google siano di buona qualità, pena una bassa valutazione della pagina, intervenendo eventualmente per migliorare i segnali E-A-T offerti dalla pagina stessa e dal sito.

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