Google non sa tutto: ecco cosa succede se la ricerca non dà risultati

Ogni giorno, il 15 per cento delle ricerche su Google è del tutto inedito – diceva qualche tempo fa Pandu Nayak, vicepresidente di Google Search – ovvero domande mai poste prima a cui il motore di ricerca prova a rispondere nella maniera più precisa, organizzando al meglio in pochi istanti i risultati di qualcosa che non ha mai visto o incontrato prima.

Anche un sistema quasi perfetto come Google non è però infallibile e, alle volte, le nostre ricerche possono produrre zero risultati precisi: da oggi debutta una nuova funzione che consiglia come riformulare la query immessa per avere corrispondenze più efficaci alla propria esigenza.

Una nuova feature per le query senza risposte pertinenti

È la Product Manager della compagnia, Elizabeth Tucker, a firmare un post sul blog ufficiale intitolato “Getting to great matches in Google Search”, vale a dire “fornire le migliori corrispondenze nella ricerca”, attraverso cui comunica la novità che attende gli utenti statunitensi (e probabilmente poi estesa a tutte le altre versioni nazionali di Google).

Google prova a fornire sempre risposte adeguate

Il punto di partenza è una situazione frequente (nonostante gli sforzi di Google): “fai una ricerca di qualcosa e i risultati non sembrano essere correlati a quello che stavi cercando”. Tucker spiega appunto che Google non vuole che ciò accada e cerca di prevenirlo in diversi modi, come la correzione di misspelling in tempo reale grazie a sistemi che rilevano gli errori di ortografia commessi nella digitazione e forniscono previsioni ortografiche adeguate, in modo da consentire all’utente di trovare pagine Web e informazioni che corrispondono alle keyword che stava realmente cercando.

Il lavoro sulla comprensione del linguaggio

Inoltre, Google sta continuando a migliorare i suoi sistemi di comprensione della lingua di base nella ricerca – anche attraverso processi sempre più elaborati, come l’algoritmo BERT che si avvicina al linguaggio naturale – ed è in grado di comprendere le parole e i concetti per fornire una buona corrispondenza alle ricerche delle persone anche quando la query è scritta o pronunciata in modo diverso da quello con cui è esattamente scritto online sul sito.

Anche Google si arrende