Stiamo andando verso un Google My Business a pagamento? È da qualche anno che si vocifera l’intenzione di Google di lanciare una versione paid della vetrina online per le aziende locali, che si sta rivelando un eccezionale strumento per la local SEO, ma questa volta c’è qualcosa di più ufficiale: è solo una delle ultime novità degli ultimi mesi che riguardano GMB, per cui ecco un veloce recap!
La Garanzia Google per i profili GMB
Dagli Stati Uniti rimbalza la prima notizia rilevante: la compagnia di Mountain View ha lanciato il programma Google Guaranteed, una certificazione rilasciata alle aziende che superano un processo di screening e qualificazione attraverso i Servizi Locali di Google.
In pratica, si tratta di un badge verde con spunta bianca che compare sotto al nome del brand nella scheda GMB, che indica in maniera immediatamente visibile agli utenti che sono di fronte a una sorta di profilo speciale.
Nuovo programma a pagamento?
La notizia sta nel fatto che l’accesso a Google Guaranteed prevede il pagamento di un canone mensile di 50 dollari, soggetto alle normali regole di idoneità del servizio, che includono controlli di base e di licenza, e quindi il badge costa 600 dollari all’anno presupponendo che i requisiti di ammissibilità siano soddisfatti.
Come ricorda un articolo di Search Engine Land, Google Guaranteed è stato introdotto in relazione agli annunci di servizi locali per trasmettere maggiore fiducia dei consumatori nelle attività pubblicizzate, e si è anche evoluto in un programma distinto utilizzato per certificare le attività commerciali locali da includere nei risultati di ricerca di Google Home e Assistant.
Finora, il sistema Google Guaranteed è stato utilizzato nella categoria dei servizi per la casa (home service) e l’anno scorso Google ha introdotto un programma simile per servizi professionali chiamato Google Screened, che potrebbe quindi essere destinato ai profili GMB delle categorie di servizi professionali.
Per Google è “un esperimento”
In risposta all’articolo, un portavoce della compagnia statunitense ha dichiarato che il badge Google Guaranteed a pagamento che compare sul profilo aziendale di Google My Business è un esperimento, ricordando che Google testa “sempre nuovi modi per migliorare la nostra esperienza per i nostri inserzionisti, commercianti e utenti” e chiosando con “non abbiamo altro da annunciare in questo momento” (formula che non dirime la questione e lascia aperta in pratica ogni possibilità).
Interventi costanti su GMB
In aggiunta al badge, in queste settimane agostane Google ha lavorato anche su altri aspetti che riguardano il suo prodotto per la SEO locale, con interventi mirati sia a migliorare le informazioni per gli utenti che a semplificare le modifiche da parte dei proprietari delle schede.
Modifiche al profilo GMB direttamente da Search e Maps
Va in quest’ultima direzione la possibilità di aggiornare il profilo di ogni attività direttamente dai prodotti Google che già si utilizzano, e in particolare di creare post, rispondere alle recensioni, aggiungere foto e aggiornare le informazioni sull’attività direttamente da Ricerca Google e Maps.
Come spiegato in un post sul blog The Keyword, sempre più titolari di aziende si affidano agli strumenti digitali per connettersi con i clienti e mantenere in funzione le operazioni aziendali e “quando si tratta della presenza online della tua azienda, è importante dare il massimo”. E solo su Google My Business si contano oltre 15 milioni di modifiche apportate ogni mese ai profili aziendali, a cui Big G ha voluto offrire un’opportunità di intervento più rapida.
È infatti davvero semplice procedere per fare le modifiche e il primo passo è eseguire l’accesso con l’account Google utilizzato per verificare l’attività. Su Google Maps, basta toccare semplicemente l’immagine del profilo nell’angolo in alto a destra dell’app per dispositivi mobili e selezionare “Il tuo profilo aziendale”. Su Google Search, invece – dove questa possibilità è attiva dal 2017 – si può cercare l’attività per nome o digitare “my business” per aggiornare il profilo (attualmente tale funzionalità è disponibile in inglese e verrà estesa ad altre lingue nei prossimi mesi).
Nuovi insight e informazioni
Inoltre, Google ha annunciato che sta implementando altri strumenti gratuiti su Google Maps e Ricerca che aiuteranno a capire il rendimento dell’attività e a ottenere consigli per migliorare la propria presenza online, “che si tratti di aggiungere informazioni al profilo della tua attività, rispondere alle recensioni recenti dei clienti o utilizzare Google Ads per aiutare la tua attività a emergere”. Ad esempio, i proprietari e i gestori delle aziende vedranno una pagina delle prestazioni rinnovata con nuove informazioni sull’interazione con i clienti, con metriche aggiornate su base mensile.
Aggiunta della data di ultima modifica agli orari
È maggiormente rivolto agli utenti l’altro intervento, ovvero l’aggiunta dell’indicazione dell’ultimo aggiornamento degli orari di apertura dell’attività che compare in fondo alla scheda apposita del profilo.
In questo modo, le persone interessate possono sapere con maggior precisione se le informazioni riportate sono affidabili e recenti, soprattutto riguardo ad attività e servizi professionali che hanno subito contraccolpi dalla pandemia mondiale.
I principali aggiornamenti del 2020 di Google My Business
Il badge è solo l’ultima novità in ordine temporale che riguarda il servizio di Big G per chi fa business, che – lo abbiamo visto in altri approfondimenti – ha inevitabilmente subito il contraccolpo causato dal lockdown per Coronavirus, perdendo clic e impressioni così come i negozi fisici hanno perso clienti.
Anche per questo, negli ultimi mesi Google ha lanciato diverse funzionalità progettate per aiutare le aziende a reagire alla pandemia aggiornando i propri profili GMB con informazioni pertinenti che incidono sulle loro operazioni. Adam Dorfman su Search Engine Land ha ripercorso quali sono le nuove feature e come le imprese dovrebbero visualizzarle, anche alla luce del fatto che gli utenti sono tornati a prestare attenzione e fare affidamento su GMB, che si conferma uno strumento potente per gestire le aspettative dei clienti e supportare la propria attività.
- Chiuso temporaneamente
L’introduzione di una funzionalità che segnala agli utenti che l’azienda è “temporaneamente chiusa” (temporarily closed) è stata fondamentale nel periodo più duro delle misure restrittive contro il Covid-19 per consentire alle persone di distinguere tra un business non più attivo o magari fermo per chiusura stagionale regolare e un altro che invece aveva sospeso le attività a seguito della pandemia. Potrebbe essere una feature destinata a restare, sia nell’eventualità (fatti tutti gli scongiuri) di nuovi lockdown futuri sia, più semplicemente, per segnalare chiusure temporanee nella norma.
- Rimozione delle restrizioni Google Post per le catene di business
La funzione di Google Posts – tecnicamente nota come Posts with Google – consente alle organizzazioni con elenchi GMB di aggiornare i loro knowledge panel con contenuti dinamici, come eventi speciali, cambiamenti di orario, offerte speciali o l’apertura di una nuova posizione.
Classicamente, Google non permetteva alle catene (aziende con più di 10 sedi) di pubblicare automaticamente post di Google su più posizioni, ma la portata della pandemia ha convinto Big G a revocare questa limitazione per facilitare la comunicazione di aggiornamenti critici tra questa tipologia di aziende con più sedi e i propri clienti.
Questa funzione può essere utilizzata in maniera strategica per promuovere vendite, promozioni ed eventi speciali durante le vacanze o informare i clienti sui protocolli previsti per la sicurezza in loco, ma secondo l’esperto potrebbero anche tornare le restrizioni (e quindi conviene approfittare del momento).
- Nuovo post type COVID-19
I post sull’emergenza COVID-19 consentono a un’azienda di pubblicare contenuti informativi su questo tema e di metterli evidenza sul profilo GMB. Si tratta di post etichettati specificamente come informazioni correlate a COVID-19 che influiscono sulla propria attività e appaiono in posizione preminente rispetto agli altri standard (anche temporalmente successivi).
- Nuovi attributi e posizione
Google ha aggiunto nuovi attributi per le aziende per segnalare il ritiro a domicilio e la consegna senza contatto, che sono diventati essenziali per ristoranti e rivenditori.
Inoltre, queste informazioni sono mostrate in modo molto evidente nel knowledge panel dell’azienda, in posizione above the fold, e Google nota la loro esistenza con un segno di spunta o una X che rende l’attributo ancora più visibile.
- Aggiornamento dell’attributo Local Service Ads
Le aziende di servizi, come gli idraulici e le imprese di manutenzione della casa, hanno requisiti speciali: ad esempio, devono chiarire ai clienti come proteggeranno la loro salute mentre visitano le case. Google è andato incontro a questa esigenze con un attributo di annuncio di servizio locale che consente alle aziende di condividere questo tipo di informazioni essenziali, che aiutano a rassicurare i clienti sulle misure prese per garantire un intervento in piena sicurezza.
- Assistenza sanitaria a distanza e link informativi sul Covid-19
Specialmente nel periodo di massima allerta per il Coronavirus, il sistema sanitario ha avuto necessità di bloccare gli accessi incondizionati alle strutture e ai centri di emergenza laddove possibile; per rispondere a questa esigenza, Google ha permesso ai sistemi sanitari di condividere sui propri profili GMB importanti link alle opzioni di assistenza online (telehealth) e a contenuti per ottenere informazioni sul COVID-19 senza dover visitare una struttura medica, riuscendo a dare un certo sollievo ai sistemi sanitari già assediati.
- Link per supporto e donazioni
Google ha consentito alle aziende di pubblicare informazioni su come gli utenti possono dare un contributo per supportare le loro attività, ad esempio attraverso l’acquisto di una carta regalo o una donazione. Queste opzioni sono destinate a restare, soprattutto perché molti settori produttivi attraversano una fase di forte recessione a livello globale, e il sistema dei link di supporto può essere un mezzo per fare leva sul senso di comunità e ricevere aiuto dai propri clienti.
- Orari di servizio speciali
Fino a qualche tempo fa, le aziende che offrono orari di apertura speciali non avevano modo di segnalarli sui propri profili, ma nelle ultime settimane Google ha supportato anche questi servizi.
Un esempio – come già dicevamo in un articolo su come ottimizzare la scheda Google My Business – è quello delle senior hours, aperture riservate alle sole persone anziane, ma ci sono altri casi di negozi che adattano i propri orari di servizio per soddisfare le esigenze di clienti con bisogni speciali.
- Feature di sicurezza aggiornate per le mappe
Il team di Big G è intervenuto anche su Google Maps per aiutare le persone che usano l’app a trovare percorsi e orari che possono rendere il viaggio più sicuro, ad esempio segnalando un treno locale o un percorso di guida che evita la folla. La funzione di sicurezza si concentra anche sulle persone che viaggiano verso i siti dove si eseguono test sul COVID-19: Google Maps presenta un avviso che ricorda alle persone di verificare l’idoneità e le linee guida della struttura per evitare di essere respinti o causare ulteriore stress al sistema sanitario locale.
Contenuti visual su GMB
L’uso di queste funzionalità correlate a COVID-19 non devono però far trascurare una delle più importanti funzionalità GMB: il contenuto visivo. Video e immagini “parlano la lingua della nostra era visual”, sostiene Dorfman e, da qualche tempo, Google fornisce alle aziende la possibilità di caricare tali contenuti nella propria scheda.
In questa fase, può risultare importante che le aziende aggiornino le immagini, seguendo alcuni di questi consigli:
- Mostrare concretamente i protocolli di sicurezza adottati, ad esempio con foto di dipendenti che indossano maschere e guanti.
- Mostrare le misure prese per i clienti, ad esempio con immagini di persone in fila all’ingresso o in coda alle casse negli spazi marcati per garantire il distanziamento sociale, o clienti dei ristoranti seduti a tavoli posizionati alla giusta distanza.
- Un consiglio è di umanizzare l’attività con volti sorridenti e accoglienti, perché “un sorriso caldo splende anche attraverso una mascherina!”
- Si può anche considerare di usare dei video per offrire ai potenziali clienti un tour della struttura, mostrando loro come è configurata per offrire un’esperienza di acquisto piacevole e sicura.