Google Ads, cambiano le norme sugli annunci a tema salute

Questo mese di settembre si sta rivelando denso di novità per Google e il suo ecosistema: l’addio alla vecchia versione della Google Search Console, le evoluzioni della ricerca per immagine, i problemi all’indice, l’aggiornamento delle linee guida per i quality raters e poi soprattutto la nuova interpretazione del rel nofollow e dei nuovi attributi per i link ci raccontano di un sistema che continua a cambiare e a svilupparsi. Questi movimenti hanno interessato anche Google Ads, per cui sono allo studio nuove regole più stringenti.

Google Ads elimina le pubblicità di terapie sanitarie non provate

Ad annunciare questo giro di vite è un post sulla guida ufficiale di Google Ads, in cui Adrienne Biddings, Policy Adviser della compagnia californiana, spiega la nuova policy “sulla pubblicità per trattamenti medici speculativi e sperimentali“, svelando quindi il topic su cui si concentra l’attenzione del gruppo (legato, come nel sistema di Google Search, ai contenuti YMYL e specificamente alla salute).

Bando per gli annunci clinici non passati al vaglio della ricerca scientifica

La decisione del colosso statunitense rappresenta una vera e propria presa di posizione: in Google Ads non saranno più accettati annunci e pubblicità che promuovono trattamenti sanitari che non hanno passato il vaglio della ricerca scientifica. Strada simile a quella intrapresa a inizio anno da Facebook e da YouTube.

I primi ban alle pubblicità non regolari

E il passaggio dalle parole ai fatti è stato immediato, come racconta il Washington Post, che dà notizia dei primi ban eseguiti dal sistema di annunci a scapito di cliniche statunitensi che vendevano terapie dagli effetti “miracolosi” a base di staminali che, stando alle promesse della sponsorizzazione, avrebbero potuto curare qualsiasi tipo di problema, dalla sclerosi multipla al cancro fino all’Alzheimer. In realtà, stando alla cronaca del prestigioso quotidiano americano, alcuni trattamenti hanno provocato lesioni gravi ai pazienti, e almeno cinque donne sono rimaste accecate dopo che iniezioni di cellule staminali agli occhi.

Protezione dell’ecosistema degli annunci digitali

Era dunque necessario un intervento di Google, che ha voluto in questo modo difendere “l’ecosistema degli annunci digitali“, che aiuta “ad alimentare un Internet aperto per le persone di tutto il mondo, consentendo a miliardi di persone di porre domande, trovare risposte e scoprire nuove idee”, ma che può “prosperare solo se è un luogo sicuro e affidabile per gli utenti”. Per questo, Google ha rafforzato le sue già solide norme sugli annunci, definendo con maggior rigore quale tipo di pubblicità è consentita e quale invece è bannata dalla piattaforma.