Oggi lasciamo da parte le classiche tematiche SEO che sono in genere il nostro piatto forte per concentrarci su qualche nozione di base sulla SEM e, in particolare, sul programma Google Ads, che resta il più noto e usato a livello italiano e mondiale per chi vuole promuovere il suo sito sui motori di ricerca.
Che cos’è Google Ads
Il servizio Google Ads è nato ufficialmente il 24 luglio 2018 ed è la piattaforma di Google che permette di acquistare inserzioni pubblicitarie all’interno delle SERP del motore di ricerca o sulla rete dei siti che partecipa ai programmi di Google AdSense. In realtà, in quella data è solo avvenuto il cambio di denominazione e la migrazione del sito dal vecchio programma Google AdWords, sviluppato da Mountain View già nel 2000, mantenendo quasi inalterate le funzioni e le caratteristiche del servizio.
Le differenze tra Google Ads e Google AdWords
A voler essere pignoli, le trasformazioni hanno riguardato questioni meno basilari: è stato modificato l’Url per accedere all’account con cui gestire le campagne (da adwords.google.it ad ads.google.it), è cambiato l’Url per il Centro assistenza del servizio (da support.google.com/adwords a support.google.com/google-ads), è stato realizzato un nuovo luogo che elabora e aggiorna quello precedente e poi, sul versante più pratico, sono state rinnovate l’interfaccia del prodotto e le informazioni nel Centro assistenza. Come spiegato anche da Google, questo passaggio al branding di Google Ads non ha influito “sul rendimento delle campagne, sulla navigazione o sulla generazione dei rapporti”.
Perché scegliere Google Ads
Il sistema di advertising online di Google è sicuramente uno degli strumenti più diffusi e apprezzati per chi fa advertising e di campagne pubblicitarie PPC sui motori di ricerca, e due semplici dati statistici ci fanno capire immediatamente alcuni motivi. Innanzitutto, Google è il motore di ricerca più usato al mondo in assoluto, con una quota di mercato del 92,5 per cento, mentre in Italia la sua incidenza supera addirittura il 96 per cento; oltre all’ampia fetta di mercato, Google Ads comprende importanti siti partner aderenti e interagisce con i siti e gli spazi di Google AdSense.
Le caratteristiche di Google Ads
Il brand Google è dunque una garanzia per chi cerca il canale di advertising più appropriato sui motori di ricerca, e le caratteristiche intrinseche del prodotto Ads sono altri importanti punti di forza che ne determinano la diffusione e il successo: solo per offrire brevemente qualche indicazione, Google Ads prevede annunci di vario formato e su diverse reti, consente di personalizzare i settaggi delle campagne, di definire in modo preciso target desiderato, budget e costi spendibili in clic, ma anche di monitorare in modo efficace i risultati degli annunci.
Come iniziare una campagna su Google Ads
Per iniziare a pubblicare annunci bisogna utilizzare un account Google e creare una campagna in Google Ads, decidendo tra l’altro il budget da investire e dove pubblicare gli annunci; fondamentale è dunque già partire con una strategia pianificata sia sui target di utenza che sugli obiettivi di marketing che si intendono perseguire, così da poter scegliere le configurazioni migliori per creare inserzioni pubblicitarie efficaci e attirare nuovi clienti e coinvolgerli, valutando anche elementi come la localizzazione.
I vantaggi di Google Ads nel targeting
Uno dei vantaggi di questa forma di marketing online sta nella possibilità di indirizzare gli annunci al tipo di clienti desiderato, escludendo quindi la platea fuori target; inoltre, Google Ads utilizza metodi di targeting per i potenziali clienti nel momento esatto in cui queste persone cercano i prodotti o servizi offerti dal sito. Ancora più specifici sono i sistemi di targeting della Rete Display di Google, per la quale si possono selezionare età, tipi di siti visitati e aree di interesse degli utenti.
I costi delle campagne su Google Ads
È bene sapere che non esiste un budget minimo per avviare una campagna su Ads, anche se Google consiglia ai nuovi inserzionisti di stimare un investimento iniziale tra i 5 e i 50 dollari per massimizzare le opportunità di essere pubblicati per i potenziali clienti. Ad ogni modo, Google Ads permette di fissare il limite di spesa e questa caratteristica rende il sistema accessibile anche a chi ha budget pubblicitari ridotti.
Come funziona il sistema degli annunci
In termini pratici, Google Ads utilizza tre sistemi di determinazione del costo per le sue campagne. Il più famoso è il pay per click (PPC), formula che prevede una spesa per l’inserzionista solo in seguito a un clic vero sull’ad eseguito da un utente; è però possibile impostare anche campagne pubblicitarie basate sul cost per mille (CPM), che invece determina un costo fisso per mille visualizzazioni visibili (e non sui click), e una delle ultime soluzioni è chiamata Smart Bidding.
Offerte automatiche e Smart Bidding
È sempre la guida di Google a spiegare che questa funzionalità imposta in automatico le offerte utilizzando un sistema di machine learning per ottimizzare le conversioni o il valore di conversione durante ogni singola asta. Sono a disposizione 4 strategie Smart Bidding: CPA (costo per acquisizione) target; ritorno sulla spesa pubblicitaria target; massimizza le conversioni; costo per clic ottimizzato.
Inoltre, Google Ads prevede un sistema di offerte automatiche che sfrutta i propri dati per ottimizzare le offerte, con spesa totale che deriva dal budget; questa soluzione è usata spesso dai nuovi inserzionisti perché efficace e semplice, ma anche perché si può monitorare la spesa effettiva tramite il budget.
Dove si trovano gli annunci Ads
Sono due i canali su cui trovano visualizzazione gli annunci: le pagine di Google e la rete display, che rappresenta la totalità dei siti web che utilizzano AdSense per ottenere remunerazioni (e che è gestita in collegamento con Ads).
Le tipologie di annunci in Google Ads
Dal punto di vista pratico, le tipologie di annunci in Google Ads sono essenzialmente tre: la più comune è quella degli annunci di testo, posizionati nelle pagine SERP e caratterizzati da uno standard ben preciso. Sono cioè composti da un titolo (25 caratteri), una stringa con l’Url del sito web pubblicizzato e altre due linee da 35 caratteri al massimo che rappresentano la descrizione del servizio o del prodotto promosso. Oltre a questo annuncio ci sono poi i banner, anche interattivi, che sono posizionati soltanto nella rete display, e le estensioni che sono utili soprattutto per le attività locali, perché consentono ad esempio di visualizzare il numero telefonico e indirizzo per entrare in contatto con l’azienda o localizzarla sulla mappa (da dispositivo mobile).
Gli annunci testuali e le SERP
Gli annunci di Google Ads compaiono nelle SERP di Google e sono contraddistinti dall’etichetta “Ann.” e da dall’Url della pagina promossa, e possono sia anticipare i classici risultati organici di ricerca (la SERP basata sul posizionamento dei siti in base ai fattori di ranking dell’algoritmo di Google) che seguire la posizione numero 10.
L’annuncio viene pubblicato quando un utente esegue una query correlata al prodotto o servizio del sito, oppure quando si trova su un sito web con contenuti correlati alla propria attività: le parole chiave di interesse possono essere definite nella fase di pianificazione della campagna Google Ads.
I fattori di ranking degli annunci su Google Ads
Similarmente ai risultati organici, anche in Ads esiste un ranking dell’annuncio che determina quali annunci Google decide di pubblicare in SERP o sui siti e la posizione in classifica. In questo caso, i fattori di ranking di Ads sono solo 5:
- Valore dell’offerta, ovvero importo massimo che si è disposti a pagare per un clic sull’annuncio.
- Qualità e pertinenza di annunci e pagina di destinazione, utilizzando il punteggio di qualità di Google Ads.
- Soglie qualitative dell’annuncio valutate da Google.
- Contesto di ricerca, considerando posizione geografica dell’utente, dispositivo utilizzato, competitor e altri fattori.
- Estensioni annuncio, ovvero valutazione dell’impatto delle informazioni supplementari aggiunte in fase di creazione sul rendimento dell’annuncio.
Annunci Ads e risultati organici
Una leggenda metropolitana sostiene che pagando è possibile “posizionare un annuncio in alto nella pagina dei risultati di ricerca”, sottintendo una commistione tra Google Ads e Google Search. In realtà, fonti ufficiali di Google hanno più volte smentito questa voce, perché annunci e risultati organici sono due mondi diversi e separati. In particolare, gli annunci su Google compaiono solo prima o dopo le 10 posizioni classiche della ricerca organica, sempre con l’etichetta annuncio che li differenzia, e non c’è possibilità che compaiano all’interno dei risultati di ricerca organici stessi.
C’è invece una correlazione, come detto, tra importo massimo fissato per un annuncio e posizione in cui esso compare rispetto agli altri per determinate keyword, ma tale pagamento non avrà alcun effetto sui risultati di ricerca organici prodotti dalla ricerca di quell’utente.
GM