Quando serve un web developer? Lo suggerisce Google!

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Lo aveva anticipato, se non promesso, anche John Mueller nell’ultimo video Google Search News dei giorni scorsi: anche l’altra serie sul canale YouTube della compagnia, dedicata ai principianti del mondo del Web e della Ricerca, avrebbe avuto presto nuovi episodi. E così, eccoci a presentare il terzo capitolo di “Search for Beginners“, incentrato sulla costruzione tecnica di un sito di qualità, in particolare per i negozi online.

Consigli per creare un eCommcerce

“Per trovare nuovi clienti online, la tua presenza sul web richiederà qualche sforzo“, dice in apertura di episodio la voce guida di Google Webmasters, che poi elenca alcune delle attività tipiche di un eCommerce, come ad esempio “caricare foto di prodotti, scriverne le descrizioni, impostare i prezzi, spiegare i metodi di spedizione e così via”.

Gli elementi da valutare in fase progettuale

Nel contesto attuale, ci sono tantissime piattaforme su cui indirizzare il proprio business – classico sito web desktop, tablet o il sempre più prevalente smartphone, per la navigazione mobile – ognuna delle quali si distingue per “tempistiche, sforzo e capitale investito“, così come benefici e rendimenti saranno variabili.

Quindi, già nella fase di progettazione dell’attività bisogna prendere decisioni, come “ad esempio, il controllo che vuoi avere sull’aspetto del sito e se vuoi concedere una percentuale dei tuoi profitti ad una piattaforma“.

Affidarsi a una piattaforma o creare un sito web da zero?

Il video prosegue citando alcuni casi concreti per spiegare questo aspetto, ovvero la possibilità di “optare per una piattaforma fotografica sulle proprie pagine online”, che potrebbe dare “minori possibilità di scelta su aspetti come colori, disposizione testo o su come viene visualizzato il logo aziendale”. Inoltre, il proprio sito sarà “vincolato a termini di servizio e condizioni di quella specifica piattaforma”.

L’altra strada è “creare un sito web specifico per il tuo business“, con una inevitabile conseguenza, ovvero “uno sforzo maggiore” che però viene ripagato da una maggiore libertà, che si traduce nella possibilità di “decidere esattamente come far apparire qualsiasi cosa e aver più controllo sui contenuti da proporre”.

Senza dimenticare che “alcune piattaforme come Google My Business” permettono di “fare tutto da solo, dal mostrare il tuo indirizzo su una mappa fino all’aggiungere una foto del tuo negozio”. Tuttavia, specificano i Googler, “è possibile che l’uso di funzionalità per personalizzare il proprio sito web richieda l’intervento di un esperto”.

Consigli per cercare sviluppatori e web designer

Ed ecco che si arriva al secondo topic di questo video, incentrato sulla domanda “dove si ricerca la persona giusta?”, declinata anche in “Come si trova un buon web designer o uno sviluppatore?”. Secondo Google, “web designer e sviluppatori hanno spesso i propri portfolio online“, e quindi il primo step è molto semplice: cercare online per “dare un’occhiata e scoprire se hanno già creato dei siti web user friendly e di aspetto gradevole e funzionale“.

Un consiglio importante è di verificare questi siti anche da smartphone per controllare se la velocità è soddisfacente, se le immagini si caricano rapidamente, se l’interazione è ottimale, se è facile ordinare i prodotti: in definitiva, se offrono una esperienza positiva per l’utente, segno che sono costruiti secondo una strategia efficace e ragionata.

Una strategia condivisa per raggiungere gli obiettivi

La ricerca di web designer o sviluppatori adatti alle esigenze del proprio sito continua, secondo Google for Beginners, con la fase di contatto che serve a restringere il campo, fino ad arrivare all’accordo con la figura che possiede tutte le caratteristiche ricercate. Attenzione però a lasciare tutto il lavoro nella “virtualità”, perché “è importante incontrarsi ed esaminare i contenuti e la struttura del sito” di persona.

Tra le questioni da valutare insieme per avere un sito ben costruito ci sono domande pratiche – Quante pagine dovrebbe avere? Come cliccheranno gli utenti per passare da una pagina all’altra? – e strategie più complessive: non bisogna infatti mai dimenticare gli obiettivi del sito, da comunicare e chiarire al web developer per consentirgli di sapere “esattamente cosa vuoi ottenere” e, quindi, di studiare la proposta da strutturare.

Costruire un sito è un processo lungo

È bene preventivare un processo lungo di costruzione del sito, perché tale attività “può durare qualche settimana, come qualche mese”, e “feature come i carrelli o i processi di pagamento possono rallentare le cose”. Per verificare in corso d’opera le implementazioni e capire se serva ancora migliorare le prestazioni, bisogna testare il lavoro “con persone delle quali ti fidi”, analizzando le pagine e controllando che il sito si veda bene, sia efficiente e funzionante in modo corretto su vari dispositivi e browser.

Se questo è il lavoro sulla struttura, non bisogna però dimenticare che le pagine web dovranno essere aggiornate regolarmente “e che dovrai probabilmente aggiungere info su nuovi prodotti o eseguire lavori di manutenzione tecnica: pertanto, assicurati che i tuoi tecnici siano a disposizione per eseguire questi interventi e per aggiungere nuovi contenuti in futuro, o che ti insegnino ad utilizzare gli strumenti in modo che tu possa farlo da solo”.

Sito online? È appena l’inizio del lavoro!

Solo dopo aver completato tutti questi passaggi e previsto tutte queste operazioni il sito può andare live online: come dice Google, però, non bisogna pensare di aver terminato la fatica, perché “il lavoro è appena cominciato” e può proseguire con le ottimizzazioni SEO e con SEOZoom, aggiungiamo noi!

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