Problemi tecnici e di indicizzazione, i consigli di Google per il debug

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Abbiamo speso mesi a perfezionare il design del sito web, a curare i contenuti e a ottimizzare ogni pagina seguendo le più recenti indicazioni; finalmente arriva il giorno della pubblicazione e, dopo qualche tempo, andiamo su Google per “trovarci”. Digitiamo una query rilevante per il nostro business … e niente: nessuna traccia della nostra fatica e del nostro impegno, non siamo neppure in decima pagina. È un’esperienza frustrante, vero? Non c’è da temere, per fortuna, perché questa situazione non è così infrequente e ci sono strumenti e tecniche che possiamo utilizzare per risolvere il problema, come ci suggerisce anche l’episodio finale di SEO Made Easy.

Tre suggerimenti per il debug dei problemi tecnici nella Ricerca Google

A guidarci nell’individuazione di alcuni problemi legati alla SEO tecnica del sito è ancora una volta Martin Splitt, Search Relations Engineer per Google, che propone in particolare condivide tre suggerimenti per il debug dei problemi tecnici nella Ricerca Google, per superare il rischio di mancata indicizzazione delle pagine del nostro sito.

Seo made Easy, Martin Splitt spiega come individuare problemi di indicizzazione su Google

“Una pagina non viene visualizzata nei risultati di ricerca e non sei sicuro del motivo“, dice Splitt nell’introduzione del video, confermando anche che si tratta di una problematica tutt’altro che rara e che praticamente chiunque può aver sperimentato.

Il primo passo per la risoluzione sta nell’individuare la causa della situazione, e quindi il Googler ci mostra in che modo utilizzare lo strumento di controllo URL della Google Search Console per fare debug degli errori tecnici che potrebbero bloccare l’inserimento del sito nell’Indice di Google e quindi ostacolare la visibilità organica.

  1. Analizzare l’URL problematico.
  2. Verificare stato di scansione e indicizzazione.
  3. Verificare HTML renderizzato.

Gli interventi pratici per risolvere i problemi

Il primo suggerimento è piuttosto “standard”, ovvero utilizzare lo strumento Controllo URL della Google Search Console per analizzare lo stato della pagina in cui si verifica il problema.

Splitt specifica di non utilizzare in questo operatori di ricerca avanzata come “site:” o “cache:” e funzionalità perché non sono pensati per scopi di debug e potrebbe dare risultati fuorvianti quando proviamo a usarli per il debug – al contrario, come sappiamo, questi comandi possono aiutarci per verificare se l’intero sito è indicizzato su Google.

Nello strumento Controllo URL, invece, possiamo vedere se una pagina è indicizzata e indicizzabile, possiamo vedere se e quando è stata eseguita l’ultima scansione e se non è stata ancora eseguita la scansione, se non può essere indicizzata e se non verrà visualizzata nei risultati di ricerca.

Analizzare l'URL con lo strumento Controllo URL

A volte “è questione di pazienza”, dice il video, perché i tempi dell’indicizzazione non sono certi e può capitare che un crawler non riesca a raggiungere questo URL specifico. Però, è bene sapere che possiamo anche richiedere una scansione da questo strumento, per “incentivare” il passaggio del bot.

Dopo la scansione, dobbiamo ora controllare se l’URL è stato ignorato in quanto duplicato e se c’è un URL canonico che punta su un’altra pagina. Nella maggior parte dei casi, questa impostazione va bene ed è corretta – ad esempio, quando l’URL servito in HTTP viene ignorato a favore dell’URL servito in HTTPS.

Verificare se l'URL è canonico

Anche se l’URL scelto da Google non è l’URL canonico che ci aspettavamo, il contenuto è indicizzato e potrà essere visualizzato nei risultati, quindi generalmente va bene.

Ultimo, ma non meno importante, se c’è ancora qualcosa che non va possiamo controllare l’HTML renderizzato e lo stato di risposta HTTP per vedere se c’è qualcosa di inatteso, come ad esempio un messaggio di errore vagante o contenuto mancante provocati da problemi tecnici sul server o nel codice dell’applicazione. L’HTML renderizzato è ciò che Google effettivamente vede e analizza quando visita una pagina del nostro sito, ma a volte l’utilizzo di JavaScript o CSS mal digerito può alterare il contenuto renderizzato, rendendo difficile per Google comprendere e indicizzare correttamente le nostre pagine.

Controllare in profondità altri aspetti, come il rendering

Lo strumento Controllo URL è un ottimo modo per verificare rapidamente perché un URL non viene visualizzato come previsto e perché avviene questa situazione: è una sorta di microscopio che ci permette di osservare da vicino la situazione di uno specifico URL, fornendoci informazioni preziose su come Google vede quella pagina. Possiamo così scoprire se ci sono problemi di indicizzazione, se la pagina è stata scansionata correttamente e se ci sono errori che impediscono a Google di inserirla nei suoi risultati di ricerca.

L’importanza dei controlli di indicizzazione

Ma perché è così importante assicurarsi che il nostro sito sia indicizzato e che le nostre pagine (soprattutto le più strategiche) compaiano tra i risultati di ricerca di Google? La risposta è semplice: se non siamo presenti nell’indice di Google, è come se non esistessimo nel mondo digitale.

La visibilità sui motori di ricerca è vitale per attrarre traffico qualificato, generare lead e, in definitiva, per il successo del nostro business online. Eseguire questi controlli e correggere eventuali problemi tecnici è quindi un investimento sul futuro del nostro sito, un passo necessario per assicurarsi che il nostro lavoro sia riconosciuto e apprezzato dall’audience che desideriamo raggiungere.

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