Archetipo di Jung: cos’è e come si applica a brand e marketing
Mago, Saggio, Esploratore. Non sono i protagonisti di una saga fantasy o di un gioco di ruolo, ma alcuni degli archetipi universali elaborati dalle teorie dello psichiatra Carl Gustav Jung. Queste figure simboliche, radicate nell’inconscio collettivo, rappresentano modelli di comportamento, emozioni e narrazioni che attraversano culture, epoche e lingue. Ogni fiaba, ogni mito, ogni grande marchio racconta infatti una storia che conosciamo già, anche senza rendercene conto. Ed è proprio questa familiarità a renderli potenti: gli archetipi tessono trame universali che parlano direttamente alle emozioni più profonde dell’essere umano. Da strumenti di analisi della psiche, gli archetipi sono diventati centrali nelle strategie di branding e marketing, perché un brand che incarna un archetipo è immediatamente riconoscibile, capace di costruire un’identità unica che ispira fiducia e crea connessioni emotive durature. Inoltre, applicare un archetipo consente ai marchi di dialogare in modo autentico e coerente con il proprio pubblico, offrendo una personalità che risuona come credibile e affine ai valori condivisi. Pensiamo a Nike, che incarna l’Eroe spingendo al superamento dei limiti, o a Coca-Cola, che celebra l’Innocente con semplicità e positività. Non sono solo aziende: sono simboli che entrano nei nostri ricordi, nelle nostre storie personali. E la loro forza risiede proprio nella capacità di evocare archetipi universali, trasformando prodotti in esperienze e messaggi in emozioni. In questo approfondimento scopriremo all