Sono trascorsi poco più di nove mesi dall’entrata in vigore definitiva del GDPR, il regolamento europeo che disciplina la protezione dei dati personali e, per estensione, la privacy dei cittadini europei, che era stato presentato come un atto rivoluzionario anche perché riguardava in maniera esplicita anche il trattamento di dati raccolti da siti Web.
Quasi 100 mila reclami per il GDPR in Europa
In questi giorni sono stati rivelati i primi effetti di questo regolamento, sia a livello europeo che più dettagliatamente a livello nazionale, con numeri a prima vista sorprendenti per quantità. In generale, i reclami presentati dai cittadini europei dal 25 maggio scorso al 25 febbraio sono stati quasi 100 mila, per la precisione 95.180, mentre in Italia si sfiorano le cinquemila segnalazioni.
Il telemarketing è il settore più molesto
A fornire queste cifre è un interessante approfondimento di Newslinet, che analizza anche i settori più critici verso i quali si sono rivolti i cittadini. Gli illeciti maggiormente denunciati a livello comunitario hanno riguardato innanzitutto il telemarketing, sia nella forma di telefonate promozionali o che di messaggi via posta elettronica, che secondo i cittadini viola la tutela dei propri dati personali; al secondo posto si impongono i sistemi di videosorveglianza, che gli utenti come un elemento lesivo della propria privacy.