Google dà 3 suggerimenti per impostare una buona sitemap

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Ritrovarsi senza alcuna indicazione in una complessa rete di una metropolitana, con le sue molteplici linee che si intrecciano e si diramano in diverse direzioni: questo è il rischio in cui possono ricadere i crawler dei motori di ricerca quando si affacciano per la prima volta sul nostro sito in assenza di una mappa adeguata. Ed è per risolvere questo rompicapo che può essere utile impostare una sitemap XML, che funziona appunto come la mappa di una metropolitana per i motori di ricerca, mostrando le diverse “linee” o percorsi che i crawler possono seguire per navigare tra le pagine del sito, dove ogni “stazione” rappresenta una pagina web e le “connessioni” tra le stazioni sono i link che permettono di passare da una pagina all’altra. Chiarire la struttura di un sito web ai motori di ricerca è un compito semplificato dall’uso di una sitemap ben impostata, e Google ci offre 3 semplici suggerimenti per ottenere il massimo dalle nostre sitemap, consentire alla Ricerca Google di conoscere tutte le nostre pagine e “salire e scendere” nelle stazioni giuste!

I 3 suggerimenti di Google per fare sitemap efficaci

Una sitemap ben organizzata può ottimizzare il processo di indicizzazione e garantire che tutte le sezioni e i contenuti del sito vengano scoperti e correttamente inseriti nell’Indice di Google. In estrema sintesi, è semplicemente un elenco di pagine di un sito web accessibili ai crawler e serve letteralmente a guidare i crawler attraverso le pagine del sito, indicando quali sono disponibili per l’indicizzazione.

Non tutti i siti ne hanno in realtà bisogno, come ricorda Martin Splitt nel nuovo appuntamento con “SEO Made Easy” su Youtube dedicato a questo tema, perché i siti “piccoli” (ma non c’è una soglia specifica, neppure nelle documentazioni ufficiali di Google) sono solitamente trovati e indicizzati completamente, ma ad ogni modo ci sono alcuni vantaggi nel creare sitemap che possono estendersi anche a loro.

Per la precisione, è ancora Splitt a dire che una sitemap in formato XML può aiutare i motori di ricerca a conoscere tutte le pagine del sito, scoprire le nuove pagine più velocemente, eseguire la scansione del sito in modo più efficiente e, non ultimo, a riconoscere rapidamente i cambiamenti effettuati.

Ci sono in particolare tre suggerimenti rapidi per ottenere il massimo dalle Sitemap, ovvero fare una selezione strategica delle pagine da includere ed elencare prioritariamente gli URL che ci interessano davvero che siano indicizzati, assicurandoci che siano canonici, indicizzabili e indirizzati a contenuti pertinenti e validi; usare lastmod in modo responsabile per aiutare i crawler a capire quando ripetere la scansione di un URL per nuovi contenuti; suddividere le sitemap diventate troppo grandi in file più piccoli.

Le best practices per la gestione della sitemap

Entriamo nel dettaglio dei suggerimenti di Google per impostare una sitemap efficace e realmente utile.

  1. Scegliere strategicamente quali URL includere

L’obiettivo di questo file, e in generale il nostro desiderio, è consentire ai motori di ricerca di eseguire in modo efficiente la scansione del sito e scoprire le pagine: per questo, dovremmo includere nella Sitemap solo URL canonici indicizzabili e, preferibilmente e principalmente, quelli che riteniamo strategici e che quindi devono veramente “essere presenti nei risultati di ricerca”. Questi contenuti possono essere articoli, video, immagini o qualsiasi tipo di pagina web.

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