Code coverage, lo strumento per ridurre gli errori nel codice digitale
Indipendentemente dal suo livello di esperienza, ogni programmatore può commettere errori, causati da vari fattori come disattenzioni, specifiche poco chiare o una conoscenza non ottimale dell’ambiente di programmazione o del linguaggio utilizzato. Ecco perché è fondamentale impostare un sistema per rilevare e correggere questi errori il più rapidamente possibile, evitando perdite di tempo e possibili disservizi. Ciò assume ancora più rilevanza per progetti di alto livello, dove anche un piccolo bug può avere un impatto significativo e creare disagi e disservizi, influenzando l’esperienza di un gran numero di clienti. In questo contesto, la code coverage o copertura di codice si rivela un alleato prezioso, perché testa e misura la qualità del codice software, consentendoci di compiere un primo passo verso il successo del nostro sito.
Che cos’è la code coverage
In informatica, la code coverage o copertura di codice è un metodo per misurare la quantità di codice di un programma che è stato effettivamente eseguito durante un test, così da determinare se il codice è stato testato in modo completo ed efficace. Se una parte del codice non è mai stata eseguita, infatti, ci sono maggiori probabilità che contenga errori che non saranno mai scoperti.
È quindi uno strumento prezioso per chiunque sviluppi software, dai grandi team di sviluppatori alle piccole startup, fino ai freelance, e serve anche ai siti web per assicurare che il codice alla base del sito sia solido e affidabile, in grado di funzionare senza intoppi in ogni situazione. In particolare, se possediamo o gestiamo un sito web, come un e-commerce o un’applicazione web che gestisce dati sensibili, un bug potrebbe non solo causare problemi agli utenti, ma anche provocare ripercussioni legali o di immagine.
Dal punto di vista più tecnico, la copertura del codice è una tecnica di test white-box che serve a verificare la misura in cui il codice è stato eseguito; per eseguire la code coverage serve una strumentazione statica in cui le istruzioni che monitorano l’esecuzione del codice vengono inserite nei punti critici del codice e, come spiega una utile guida degli