Sorpresa di marzo: aggiornamento per l’algoritmo di Google

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Non capita spesso che Google comunichi in modo tempestivo e ufficiale gli aggiornamenti al proprio algoritmo, ma questa volta è stato il profilo Twitter ufficiale @searchliaison a svelare che il team californiano ha introdotto nuove modifiche al proprio sistema nell’ambito del costante progetto di riequilibrio dei contenuti Web.

Aggiornamento dell’algoritmo di Google del 9 marzo 2018

Di solito, “ogni giorno Google rilascia uno o due cambiamenti pensati per migliorare i nostri risultati“, si legge nella prima parte del tweet, che poi passa al “cuore” del messaggio quando svela che la scorsa settimana (per la precisione, il 9 marzo) è stato rilasciato un “broad core algorithm update“, ovvero un ampio aggiornamento dell’algoritmo di base, che con ogni probabilità comincerà a mostrare i suoi effetti anche in termini di posizionamento sui motori di ricerca.

Arrivano i primi movimenti nelle SERP

Nelle parti successive del messaggio, l’azienda di Mountain View parla proprio delle possibili conseguenze immediate che i siti possono avere da questo aggiornamento, a cominciare ovviamente dai movimenti nelle SERP: “alcuni siti potrebbero notare perdite o guadagni“, leggiamo nel secondo tweet, che però invita anche a non preoccuparsi perché “non c’è niente di sbagliato nelle pagine che potrebbero ora funzionare meno bene“. Al contrario, le “modifiche ai nostri sistemi stanno avvantaggiando pagine che in precedenza erano sotto-premiate“.

Cosa cambia per il posizionamento

Ancora più interessante il terzo tweet di Google Search Liaison, che parla in maniera piuttosto esplicita della questione “posizionamento“. Chi nota peggioramenti per il proprio sito non può ricorrere a correzioni miracolose con implementazioni o modifiche di natura tecnica (la parola scelta è “fix“, aggiustamenti), ma deve “to remain focused on building great content“, ovvero continuare a concentrarsi nella creazione di contenuti di qualità, che rappresenta l’unica strada per scalare le SERP visto che “nel corso del tempo, potrebbe essere che il contenuto possa aumentare rispetto ad altre pagine“, come chiarisce ancora Big G.

Google in costante aggiornamento

Se questi sono i fatti, o per meglio dire le (come al solito) scarne informazioni ufficiali che arrivano da Google, proviamo ora ad analizzare in maniera più dettagliata alcune delle indicazioni che si possono leggere “tra le righe” e che possono tornare utili per la nostra attività. Innanzitutto, la compagnia di Mountain View ci dice che il suo motore di ricerca è in costante aggiornamento, con modifiche (più o meno piccole) che vengono effettuate addirittura ogni giorno e più volte al giorno, mentre l’algoritmo principale viene implementato e migliorato con cadenza ovviamente più rallentata, un paio di volte all’anno. L’ultimo evento di rilievo di questa portata era stato registrato lo scorso mese di dicembre 2017 e, secondo alcuni addetti ai lavori, l’aggiornamento dell’algoritmo di marzo 2018 (che non ha ancora un nome ufficiale) potrebbe rappresentare proprio una correzione necessaria a quanto introdotto sul finire dello scorso anno.

Per il posizionamento bisogna realizzare contenuti di qualità

Con questa serie di attività e movimenti periodici (che una volta si chiamavano “Google Dance”), l’azienda americana cerca di ottimizzare i risultati delle sue SERP, con la conseguenza che alcuni siti vengono premiati e altri penalizzati dalle novità introdotte. Un altro passaggio importante riguarda il messaggio (indirettamente) inviato a webmaster e gestori di siti: è l’algoritmo di Google a decidere tutto, pertanto non c’è molto da fare per migliorare il posizionamento dei propri contenuti e modificare il ranking del proprio sito in caso di variazione negativa, se non concentrarsi sulla realizzazione di contenuti di qualità.

Gli effetti dell’aggiornamento dell’algoritmo di Google

Al momento, a pochi giorni di distanza dal rilascio dell’aggiornamento, non sembrano ancora notarsi effetti di enorme portata sulle SERP che abbiamo analizzato; come sempre, in questi casi, bisogna però attendere ancora un po’ di tempo per capire cosa sta cambiando con le novità sull’algoritmo di Google e quali siti ne sono interessati, nel bene o nel male. Il consiglio, nel frattempo, è di seguire le indicazioni ufficiali di Big G, e quindi dedicarsi alla realizzazione di contenuti di qualità e nell’analisi del comportamento dei propri progetti e delle varie pagine, utilizzando ovviamente tutti i tool specifici di SEOZoom.

Gennaro Mancini

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