Ciao Milano, anche quest’anno è stato bello ritrovarsi a Inbound Strategies

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Due giorni, 27 esperti di strategie digitali, 10 workshop pratici, ma soprattutto tante ore passate a parlare di argomenti interessanti e a instaurare relazioni e contatti anche fuori da Internet: si è conclusa con un bilancio positivo, grazie anche a un format migliorato, la seconda edizione di Inbound Strategies, il primo appuntamento in Italia interamente dedicato alle tematiche dell’inbound marketing, alle strategie di Lead generation e alle tecniche SEO avanzate, che noi di SEOZoom abbiamo organizzato insieme a SEOChef con l’intenzione di creare un ambiente ideale anche per realizzare momenti di confronto e networking “offline”.

Come l’anno scorso, il Grand Hotel Barone di Sassj a Sesto San Giovanni è stato la location in cui abbiamo riunito alcuni dei principali professionisti italiani del settore e nomi noti del Web nostrano, che hanno offerto al pubblico consigli, spunti e chiavi per competere in questo mercato, sempre più decisivo anche in Italia, fornendo consigli su come apprendere una metodologia di lavoro pratica e acquisire i mezzi per creare la propria strategia di inbound marketing.

Ad aprire la kermesse e a tenere insieme i vari interventi è stato Paolo Zanzottera, uno dei pionieri del Web tricolore e attivo da venti anni nel settore della SEO; nella prima giornata, protagonisti sono stati tra gli altri Jacopo Matteuzzi, Valentina Vellucci e Carlotta Silvestrini, che hanno approfondito alcune tematiche legate al marketing digitale, così come Iris Devigli, Giannicola Montesano, Maura Cannaviello, Alessandro Frangioni e Daniele Vietri. Nella giornata di sabato il testimone è passato a Riccardo Rodella, Francesco De Nobili, Emanuele Chiericato, Gianluca Fiorelli, Ivan Cutolo, Massimo Chieruzzi, Antonio Meraglia e Ivano Di Biasi, il “papà” di SEOzoom.

A convincere i partecipanti, come abbiamo avuto modo di notare guardando anche le reazioni in sala (ma anche gli ottimi riscontri social, con l’hashtag ufficiale dell’evento #Inbound18 che è stato trend topic su Twitter, occupando le prime posizioni in entrambi i giorni), è stata anche la filosofia con cui abbiamo pensato l’evento. Gli interventi infatti non hanno avuto il tono cattedratico e noioso delle “lezioni” o delle relazioni fredde, perché abbiamo voluto dare un taglio tecnico e verticale alle relazioni e un minutaggio ben limitato. È così, per noi, che si offre al pubblico una modalità di formazione vera, concreta e diretta, con aggiornamenti, approfondimenti e spunti di riflessione utili anche a chi opera già nel settore del digitale e non è alle prime armi su temi come Local SEO e SEO internazionale, Content Marketing, Affiliate Marketing, Lead Generation, posizionamento strategico di marca, personal branding, che sono stati solo alcuni dei temi affrontati durante gli speech del nostro evento.

Altro elemento chiave e molto apprezzato sono stati i dieci laboratori pratici, i workshop in cui i “docenti” selezionati hanno svelato alcuni dei loro attrezzi del mestiere per operare in ambito inbound marketing e non solo, presentando direttamente casi pratici attraverso cui chiarire al meglio i concetti teorici. Quest’anno abbiamo affidato questi momenti a esperti del calibro di Emanuele Tolomei (che ha delineato i segreti della UX, la user experience fondamentale soprattutto per siti e-commerce e aziendali), Andrea Pernici (che si è rifatto a Socrate invitando a non trascurare il desiderio di conoscenza per continuare a crescere), Flavio Mazzanti (che ha parlato di SEO come volano per la propria attività online), Giovanni Sacheli (che si è concentrato su Progressive Web App e Notifiche Push) e Francesco Piersimoni (che ha incentrato l’attività sul piano editoriale del proprio sito).

Anche i workshop della seconda giornata sono stati piuttosto partecipati, e hanno avuto come protagonisti Fabio Sutto (con un approfondimento sulle strategie di promozione rivolte alle performance a medio e lungo termine), Francesco Gavello (che si è soffermato sull’importanza di usare al meglio Google Analytics all’interno di una strategia di Inbound Marketing), Matteo Zambon (che ha realizzato una sessione pratica sull’impiego strategico di Google Tag Manager), Alessandra Maggio, che ha fornito alcuni spunti per realizzare una strategia di inbound marketing per vendere online un prodotto complesso, mentre Giuseppe Liguori ha avuto il compito di analizzare in maniera concreta un sito Web grazie a Search Console, Screaming Frog e SEOZoom, alla ricerca di errori che ne possono mettere a repentaglio l’efficienza.

Ecco qualche scatto dell’evento mentre aspettiamo l’album fotografico che verrà pubblicato sulla Pagina Facebook di Inbound Strategies: