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URL (Uniform Resource Locator)

URL è l’acronimo di Uniform Resource Locator: in termini semplici, un URL è l’indirizzo web di una risorsa specifica su Internet.

Più precisamente, è l’indirizzo di una risorsa disponibile su una rete, come Internet, che fornisce i mezzi per recuperare una pagina web, un’immagine, un file, un video o qualsiasi altro tipo di dati e contenuti digitali. Ogni URL è unico, il che significa che conduce a una posizione specifica su Internet.

La storia degli URL inizia con l’avvento del World Wide Web nel 1989, quando Tim Berners-Lee e il team del CERN ne hanno sviluppato il concetto per facilitare l’accesso e la navigazione delle risorse online. Da allora, gli URL sono diventati uno standard fondamentale per la localizzazione di risorse su Internet e sono essenziali per l’architettura del web, e oggi sono fondamentali anche per la SEO, poiché i motori di ricerca li utilizzano per comprendere la struttura del sito e il contenuto delle pagine.

Un URL è composto da diverse parti, tra cui il protocollo (ad esempio, http o https), il dominio (che può includere un sottodominio) e talvolta un percorso e parametri di query che indicano una specifica pagina o risorsa all’interno di un sito web.

La struttura degli URL è standardizzata per garantire che le risorse su Internet possano essere localizzate e accessibili in modo affidabile da utenti e applicazioni in tutto il mondo, e si compone in questo modo:

  1. Schema (o Protocollo): Indica il protocollo di comunicazione utilizzato per accedere alla risorsa. I più comuni sono “HTTP” (Hypertext Transfer Protocol) e “HTTPS” (Hypertext Transfer Protocol Secure), che indica una connessione crittografata.
  2. Separatore di Schema: Seguito dal protocollo, il separatore di schema è rappresentato da “://”. Serve a separare il protocollo dal resto dell’URL.
  3. Sottodominio: Facoltativo, è una terza parte del dominio che può specificare una sottosezione o un servizio particolare del sito principale, come “blog” in “blog.esempio.com”.
  4. Dominio: È il nome univoco che identifica il sito web e di solito riflette il nome dell’entità o del servizio che lo gestisce, come “esempio” in “www.esempio.com“.
  5. TLD (Top-Level Domain): È l’estensione finale del dominio, come “.com”, “.org”, “.net”, che indica spesso il tipo o la provenienza geografica della risorsa.
  6. Porta: Facoltativa, specifica la porta di rete utilizzata per accedere alla risorsa, come “:80” per la porta standard HTTP.
  7. Percorso (o Path): Indica la posizione specifica della risorsa all’interno del server, strutturata in sottocartelle e file, come in “/pagina/subpage”.
  8. Parametri di Query: Facoltativi, iniziano con un “?” e sono seguiti da una serie di coppie chiave-valore separate da “&”, utilizzati per passare dati aggiuntivi al server, come in “?chiave1=valore1&chiave2=valore2”.
  9. Frammento (o Anchor): Facoltativo, inizia con un “#” e segue il percorso e/o i parametri di query. Indica una posizione specifica all’interno di una pagina, come un titolo o una sezione.

Un esempio completo di URL potrebbe essere:

https://www.esempio.com:443/pagina/subpage?chiave1=valore1&chiave2=valore2#sezione

in cui “https” è lo schema, “www” è il sottodominio, “esempio.com” è il dominio, “443” è la porta, “/pagina/subpage” è il percorso, “?chiave1=valore1&chiave2=valore2” sono i parametri di query, e “#sezione” è il frammento.

 

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