Impatto Covid-19, il primo algoritmo sui volumi di ricerca in tempo reale
Come sono cambiate le nostre priorità in questo primo mese di lockdown? Ma, soprattutto, quanto sono cambiate le ricerche degli italiani (e non solo) su Google a causa di tutte le misure di contrasto al Coronavirus? E quali sono stati gli effetti sulle SERP sui volumi di ricerca delle singole keyword e sui vari settori, dal turismo al fai da te? Ora in SEOZoom c’è un algoritmo capace di dare questi risultati in tempo reale, analizzando i volumi di ricerca attuali e offrendo dati sempre aggiornati.
Impatto Covid-19, un nuovo algoritmo per misurare i volumi di ricerca in tempo reale
Si chiama “impatto Covid-19” ed è una funzione già integrata all’interno del grafico della stagionalità nell’analisi keyword, che permetterà a tutti di avere informazioni chiare ma soprattutto dati veri per capire cosa sta succedendo alle ricerche oggi, praticamente in tempo reale.
In termini tecnici, il nuovo “algoritmo Coronavirus” – primo al mondo, ci teniamo a sottolinearlo! – è in grado di proiettare l’interesse mostrato nei 12 mesi precedenti sullo scenario reale odierno utilizzando i trend di ricerca.
Come funzionano le stime di traffico
Fino a ieri, per avere dei volumi di ricerca attendibili in qualsiasi tool era necessario attendere che Google raccogliesse le sue stime e contasse il numero reale di utenti che hanno effettuato determinate ricerche in un mese; quando le statistiche annuali erano pronte, si potevano raccogliere queste informazioni, relative appunto all’anno precedente.
Quindi, e come noto, tutti gli strumenti SEO finora offrivano solo fotografie basate su medie statistiche relative a periodi di normalità. Ma poi è arrivato il Coronavirus, una situazione di emergenza globale improvvisa, e ha stravolto tutte le nostre priorità di vita, compresi i trend delle ricerche: molte cose che prima erano fondamentali per noi, ora sono diventate completamente inutili, secondarie o impossibili da fare, come le uscite al cinema, le cene al ristorante o i viaggi.
L’impatto del Coronavirus su Google e sulle ricerche
Il Coronavirus ha totalmente invalidato il senso stesso delle procedure di analisi dei SEO tool, perché la media tradizionale basata sui 12 mesi precedenti non ha più continuità in uno scenario mondiale assolutamente differente, e quindi i volumi di ricerca di molte parole chiave non erano più attendibili e precisi.
Con SEOZoom dati aggiornati e attendibili
Da sempre abbiamo fatto la differenza in SEOZoom lavorando sulla qualità dei dati, ed è proprio quello che stiamo offrendo ora: l’algoritmo “impatto Covid-19” elabora i dati e gli andamenti delle parole chiave per valutare quanto il Coronavirus abbia concretamente condizionato il volume di ricerca di qualsiasi parola chiave e settore.
Grazie a questa nuova funzionalità è possibile sapere quali siano le nuove esigenze degli utenti in anticipo, senza attendere l’aggiornamento classico dei volumi di ricerca.
Funzione utile per impostare strategie migliori
Per chi gestisce siti web o opera nel settore digitale, avere informazioni immediate sulla portata del cambiamento delle abitudini di ricerca su Google è fondamentale per restare competitivi e intercettare i nuovi bisogni i nuovi search intent degli utenti in modo tempestivo. E tantissimi siti e business accusano colpi pesanti e che devono provare a reagire immediatamente, senza attendere altro tempo o mesi per avere dati concreti con cui capire esattamente cosa sia cambiato.
Qualche esempio di variazione causata dal Coronavirus
È sufficiente guardare queste immagini per comprendere e quantificare la variazione delle ricerche tra periodi regolari e quelli attuali.
La keyword viaggi, che in media aveva 22.200 ricerche mensili, ora è crollata a 6.600 (meno 70 per cento).
La keyword easyjet, che generava 1,5 milioni di ricerche medie mensili, è passata a 301mila (quasi l’80 per cento in meno).
La keyword pane fatto in casa aveva una media di 18.100 ricerche, mentre ora ne genera 673mila (più 3618,23 per cento!).
La keyword attrezzature palestra è passata dal volume 1000 a 18.100 (più 1710 per cento).
È facile comprendere il motivo di queste variazioni pensando all’attualità che stiamo vivendo – viaggiare è impossibile e sicuramente non è il primo pensiero delle persone a casa (e il turismo online è in generale uno dei settori che ha visto i crolli maggiori in termini di ricerche e di visite sui siti), mentre al contrario è molto più urgente la necessità di scoprire metodi per preparare del pane o per mantenersi in forma anche in casa, in rispetto alle ordinanze e alle misure di sicurezza. Si tratta, insomma, di una dimostrazione concreta di come e quanto il search intent influenzi Google.
Avere i dati aggiornati in tempo reale
Ovviamente e intuitivamente, se l’interesse degli utenti verso un qualsiasi argomento/settore diminuisce, accadrà di conseguenza che il volume di ricerca di tutte le keyword di quel determinato settore si abbasserà drasticamente, mentre per i settori emergenti accadrà l’esatto contrario.
Con SEOZoom e con l’impatto Covid-19, per la prima volta, si possono avere dati reali e precisi sugli effetti di queste tendenze e sui nuovi volumi di ricerca, da usare per mettere a punto strategie efficaci di contrasto o consolidamento.